Armoriale dei comuni del libero consorzio comunale di Ragusa

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Questa pagina contiene le armi (stemmi e blasonature) dei comuni del libero consorzio comunale di Ragusa.

Stemma Comune e blasonatura Gonfalone
Acate

Un'aquila ad ali spiegate sovrastata da una corona, sotto, un ramo di alloro e un ramo di acanto formano un arco aperto verso l'alto incrociando i gambi e legati tra di loro da un nastro.

Statuto del Comune di Acate, delibera del 22 novembre 2005, n. 55 - Titolo I, capo II, articolo 14[1]

Gonfalone:

Drappo partito verticalmente d'azzurro e di bianco, con al centro riportato lo stemma del Comune.

Statuto del Comune di Acate, delibera del 22 novembre 2005, n. 55 - Titolo I, capo II, articolo 14 [2]

Chiaramonte Gulfi

D'azzurro, alla catena montagnosa di cinque vette, d'argento, fondata in punta, accompagnata in capo dal monogramma della S.S. Vergine Maria, d'oro, e da due tortelli di verde, posti nei cantoni del capo. Ornamenti esteriori da Comune.

Statuto del Comune di Chiaramonte Gulfi, delibere del 21 e 31 marzo 2005, nn. 18 e 25 - Titolo I, articolo 3, comma 5[3]

Gonfalone:

Drappo d'azzurro, con al centro riportato lo stemma del Comune.

Statuto del Comune di Chiaramonte Gulfi, delibere del 21 e 31 marzo 2005, nn. 18 e 25 - Titolo I, articolo 3, comma 6[4]


Stemma in uso dal comune

Stemma secondo la blasonatura ufficiale, caricato sul gonfalone

Comiso

Diana seduta su di una brocca rovesciata, posta su una terrazza balaustrata dalla quale partono vari getti d'acqua, con a sinistra una mezzaluna, con sopra la scritta Post Casmenarum fata nitida resurgo ("Dopo la distruzione di Casmene splendida rinasco").

Statuto del Comune di Comiso, delibere del 6 ed 11 settembre 2001, nn. 54 e 55 - capo I, articolo 2, comma 2[5]

Incongruenza tra disegno e blasonatura: mancano la mezzaluna e la scritta nella versione utilizzata dal Comune.

Gonfalone:

Drappo trinciato di azzurro e bianco caricato dello stemma sopra descritto.

Statuto del Comune di Comiso, delibere del 6 ed 11 settembre 2001, nn. 54 e 55 - capo I, articolo 2, comma 2[6]

Giarratana

D'argento alla giara di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.

D.P.R. del 9 gennaio 1971, registrato alla Corte dei Conti il 2 marzo 1971[7]

Gonfalone:

Drappo di rosso, con al centro riportato lo stemma del Comune.

D.P.R. del 9 gennaio 1971, registrato alla Corte dei Conti il 2 marzo 1971
D.P.C.M. del 3 giugno 1986[8]

Ispica

Inquartato: nel 1º e 4º d'oro, all'alabarda astata di nero; nel 2º e 3º di rosso, alla torre di pietra, merlata alla guelfa, aperta di nero, fondata sul piano di verde. Ornamenti da città. Al di sotto delle fronde che costituiscono gli ornamenti, è posto un nastro di rosso ondulato alle estremità, con la dicitura CITTÀ DI ISPICA di colore giallo, posta nella parte centrale.

Statuto della Città di Ispica, delibera del 7 novembre 2006, n. 65 - titolo I, capo II, articolo 12, comma 1[9]

Incongruenza tra disegno e blasonatura: manca il nastro posto al di sotto delle fronde nella versione vettoriale utilizzata su Wikipedia.

Gonfalone:

Drappo di azzurro, con al centro riportato l'emblema suddescritto della Città.

Statuto della Città di Ispica, delibera del 7 novembre 2006, n. 65 - titolo I, capo II, articolo 12, comma 2[10]

Incongruenza tra disegno e blasonatura: manca il nastro posto al di sotto delle fronde dello stemma nella versione vettoriale utilizzata su Wikipedia.


Gonfalone

Bandiera

Stemma in uso dal comune

Stemma secondo la blasonatura ufficiale

Modica

D'azzurro all'aquila monocipite d'argento tenente con gli artigli un nastro con la scritta "Contea di Modica". Lo scudo sarà fregiato dalla corona comitale.

Gonfalone:

Drappo rettangolare verticale di velluto azzurro con in centro riportato, in colore argento, lo stemma del comune.

Monterosso Almo

Inquartato: nel 1° partito: a)inquartato in croce di Sant'Andrea nel 1° e nel 4° di rosso a tre pali d'oro, a due aquile spiegate, affrontate di nero; b) di rosso a tre pali d'oro. Nel 2° inquartato: nel primo e nel quarto d'oro ai due leoni rivoltati d'azzurro, nel secondo rinquartato: a e d d'argento, c e b d'oro; alla bordura di rosso; nel terzo di azzurro a due fasce scorciate d'argento. Nel 3°: d'argento al leone rivoltato di nero; al capo di azzurro caricato di tre gigli d'oro ordinati in fascia. Nel 4°: di rosso a tre sbarre concave d'oro; al capo del secondo caricato da due fasce di nero. Il terzo e il quarto sono caricati nella punta infima da uno scudo partito di nero e d'argento a due leoni affrontati dell'uno nell'altro. Ornamenti esteriori di Comune.

Gonfalone:

Drappo di bianco…

Pozzallo

D'azzurro alla torre quadrangolare d'argento sul mare, accostata a destra da una navicella e nel cantone sinistro del capo da una stella d'argento di cinque raggi con il motto intorno Secundis ventis ("Col vento favorevole").

R.D. dell'8 maggio 1933, RR.LL.PP. del 2 dicembre 1937[11]

Gonfalone:

Drappo rettangolare di colore azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento Comune di Pozzallo.

R.D. dell'8 maggio 1933, RR.LL.PP. del 2 dicembre 1937[11]

Ragusa
Lo stesso argomento in dettaglio: Stemma di Ragusa.

D'azzurro, all'aquila dal volo spiegato, coronata all'antica d'argento, sostenente con l'artiglio destro un caduceo posto in banda e col sinistro un corno di abbondanza, posto in sbarra, il tutto al naturale. Motto: Crevit Ragusia Hyblae Ruinis.

Gonfalone:

drappo di verde…

Stemma concesso:

D'azzurro, all'aquila al volo spiegato al naturale, beccata e rostrata d'oro, coronata dello stesso, tenente un caduceo in banda con la zampa destra e una cornucopia fruttifera in fascia con la sinistra entrambi d'oro. Motto: Crevit Ragusia Hyblae Ruinis[12]

D.C.G del 17 dicembre 1928[13]

Santa Croce Camerina

D.P.R. del 16 maggio 1962

Gonfalone:

Drappo partito di azzurro e di bianco…

Scicli

Un leone con corona radiata in atto di salire su tre monti decrescenti da sinistra a destra, il tutto dorato in campo azzurro. Lo stemma è circoscritto da rami di alloro e quercia, sormontato da corona di dominio feudale.

Statuto del Comune di Scicli, delibera del 3 novembre 2006, n. 132 - parte I, articolo 3, comma 6[14]

Gonfalone:

Drappo rettangolare di velluto cremisi, con al centro riportato, in colori dorati, lo stemma del Comune.

Statuto del Comune di Scicli, delibera del 3 novembre 2006, n. 132 - parte I, articolo 3, comma 7[15]

Vittoria

Un'aquila con corona, portante tra gli artigli un festone, su cui è scritto "Victoria pulchra civitas post Camerinam" (Vittoria bella città dopo Camarina). Sul petto dell'aquila è raffigurante una torre, simbolo della famiglia Henriquez-Cabrera. Sugli artigli dell'aquila appaiono dei grappoli d'uva.

Gonfalone:

Drappo di azzurro…

  1. ^ Statuto del Comune di Acate (RG)https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-rg-acate.pdf
  2. ^ Statuto del Comune di Acate (RG)https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-rg-acate.pdf
  3. ^ Statuto del Comune di Chiaramonte Gulfi (RG)https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-rg-chiaramonte-gulfi.pdf
  4. ^ Statuto del Comune di Chiaramonte Gulfi (RG)https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-rg-chiaramonte-gulfi.pdf
  5. ^ Statuto del Comune di Comiso (RG)https://www.comune.comiso.rg.it/attachments/article/88/Statuto%20del%20Comune%20di%20Comiso.pdf
  6. ^ Statuto del Comune di Comiso (RG)https://www.comune.comiso.rg.it/attachments/article/88/Statuto%20del%20Comune%20di%20Comiso.pdf
  7. ^ Statuto del Comune di Giarratana (RG), delibera del 18 marzo 2003, n. 35 - capo II, articolo 14https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-rg-giarratana.pdf
  8. ^ Statuto del Comune di Giarratana (RG), delibera del 18 marzo 2003, n. 35 - capo II, articolo 14https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-rg-giarratana.pdf
  9. ^ Statuto del Comune di Ispica (RG)https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-rg-ispica.pdf
  10. ^ Statuto del Comune di Ispica (RG)https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-rg-ispica.pdf
  11. ^ a b Bollettino, vol. IX, n. 44, 1939, p. 97.
  12. ^ Rangoni Machiavelli, 1934, p. 28.
  13. ^ Bollettino, vol. IX, n. 41, maggio 1931, p. 121.
  14. ^ Statuto del Comune di Scicli (RG)https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-rg-scicli.pdf
  15. ^ Statuto del Comune di Scicli (RG)https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-rg-scicli.pdf

Bibliografia

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  • Luigi Rangoni Machiavelli, Stemmi delle colonie, delle provincie e dei comuni del Regno d'Italia riconosciuti o concessi dalla Consulta Araldica del Regno al 1º novembre 1932, in Rivista del Collegio Araldico, anno XXXII, 1934.
  • Bollettino Ufficiale della Consulta Araldica del Regno, Roma, Istituto poligrafico dello Stato.
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