Asia Rugby Championship

campionato asiatico di rugby a 15 (2015-)

Il campionato asiatico di rugby (in inglese Asia Rugby Championship) è, dal 2015, il campionato continentale asiatico di rugby a 15 ed è organizzato da Asia Rugby.

Asia Rugby Championship
Sport Rugby a 15
Tiposquadre nazionali
LuogoAsia
OrganizzatoreAsia Rugby
TitoloCampione asiatico
Cadenzaannuale
Aperturaaprile
Chiusuramaggio
Partecipanti3
FormulaGirone all'italiana
Retrocessione in1ª divisione
Storia
Fondazione2015
Numero edizioni4
DetentoreBandiera di Hong Kong Hong Kong
Record vittorieBandiera del Giappone Giappone (3)
Ultima edizione2018
Prossima edizione2019

Esso rimpiazza il preesistente Asian Five Nations, che si tenne dal 2008 al 2014 e fu soppresso allorquando lo sponsor, la banca d'affari hongkonghese HSBC, non rinnovò il suo contratto di partnership[1], cosa che indusse l'ARFU a ridimensionare il torneo e a inaugurare, a partire dal 2015, una nuova formula che prevede tre squadre nella divisione superiore[1] che, per la prima edizione, sono le prime tre classificate dell'Asian Five Nations 2014 (nell’ordine Giappone, Hong Kong e Corea del Sud).

Il torneo prevede un meccanismo di promozione e retrocessione tra le divisioni, e il vincitore della divisione superiore (il Top Three) è campione d’Asia.

Fino al 2014 si sono disputati 29 tornei validi per il titolo di campione asiatico; di questi, 19 erano noti come ARFU Asian Rugby Championship (dal 1969 al 2004), 3 come ARFU Asian Rugby Series (dal 2005 al 2007) e 7 i citati Asian Five Nations, dal 2008 al 2014. L’edizione inaugurale del rinnovato ARFU Asian Rugby Championship è, quindi, il 30º campionato asiatico.

Formula modifica

La prima divisione è composta da tre squadre; queste si incontrano in un girone all'italiana in gara d'andata e ritorno; ogni squadra disputa quindi quattro incontri[2]; la classifica è quella dell'Emisfero Sud con la differenza che alla squadra vincitrice di ogni incontro vengono assegnati 5 punti invece che 4.

Al di sotto del girone che compete per il titolo vi sono quattro divisioni; tra di esse vige il meccanismo di promozione / retrocessione[3]; è prevista l'eventualità di disputare uno spareggio in gara unica tra l'ultima classificata della divisione superiore e la vincitrice della prima divisione, ma solo se quest'ultima dichiara ufficialmente di volerla sfidare per la promozione[3].

La squadra prima classificata del girone superiore è campione d'Asia, mentre quelle dalle divisioni dalla seconda alla quarta avanzano alla divisione superiore. Le ultime classificate delle divisioni dalla prima alla terza retrocedono in quella inferiore.

Albo d'oro modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: ARFU Asian Rugby Championship (1969-2004).
  Lo stesso argomento in dettaglio: ARFU Asian Rugby Series.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Asian Five Nations.

Top Three modifica

Edizione Campione 2ª classificata 3ª classificata
2015   Giappone   Hong Kong   Corea del Sud
2016   Giappone   Hong Kong   Corea del Sud
2017   Giappone   Hong Kong   Corea del Sud
2018   Hong Kong   Corea del Sud   Malaysia
2019   Hong Kong   Corea del Sud   Malaysia

1ª divisione modifica

Edizione Campione 2ª classificata 3ª classificata 4ª classificata
2015   Sri Lanka   Filippine   Kazakistan   Singapore
2016   Malaysia   Sri Lanka   Filippine   Singapore
2017   Malaysia   Sri Lanka   Filippine   Emirati Arabi Uniti
2018   Filippine   Singapore - -
2019   Filippine   Singapore   Sri Lanka   Taipei Cinese

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Alvin Sallay, HSBC pulls sponsorship from Asian Five Nations and Sevens Series, in South China Morning Post, Hong Kong, 27 aprile 2014. URL consultato il 3 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2014).
  2. ^ (EN) Jones announces 31-man Brave Blossoms squad for Asian Rugby Championship, in The Japan Times, 5 marzo 2015. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2019).
  3. ^ a b (EN) Alvin Sallay, ARFU’s philosophical change a boon for Asia’s big three, in South China Morning Post, Hong Kong, 5 dicembre 2014. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2015).

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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