Bastoncini di granchio

I cosiddetti bastoncini di granchio (in giapponese: カニカマ?, kanikama) sono un alimento giapponese. Sono composti da amido e pesce bianco finemente polverizzato (surimi) che viene modellato e trattato per assomigliare alla polpa delle gambe del granchio della neve o del granchio gigante del Giappone.[1] Si tratta di un prodotto non vegetariano che utilizza carne di pesce a imitazione della carne dei crostacei.

Bastoncini di granchio
Origini
Luogo d'origineBandiera del Giappone Giappone
DiffusioneMondiale
Dettagli
Categoriacontorno
Ingredienti principaliCarne di pesce bianco

La prima carne di pesce che emula quella di granchio venne brevettata e prodotta dall'azienda alimentare giapponese Sugiyo (スギヨ?) nel 1974 con il nome Kanikama. I veri e propri bastoncini vennero però inventati soltanto l'anno seguente dalla Osaki Suisan. Nel 1977 la Berelson Company di San Francisco, collaborando con la Sugiyo, li introdusse a livello internazionale. Kanikama è ancora il loro nome comune in Giappone, ma a livello internazionale sono commercializzati con i nomi di Krab Sticks, Ocean Sticks, Sea Legs e Imitation Crab Sticks. Le restrizioni legali ora impediscono loro di essere commercializzati come "bastoncini di granchio" in molti luoghi, in quanto privi di carne di granchio.[2]

Preparazione

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Per la preparazione dei bastoncini di granchio viene spesso usata la carne di merluzzo dell'Alaska miscelata con grano, albume d'uovo[1] o altri ingredienti leganti come l'enzima transglutaminasi.[3] In seguito viene aggiunto l'aroma di granchio (naturale o, più comunemente, artificiale) e uno strato di colorante alimentare rosso viene applicato all'esterno.

  1. ^ a b (EN) The effect of egg albumen on the viscoelasticity of crab sticks made from Alaska Pollock and Pacific Whiting surimi, DOI:10.1016/j.foodhyd.2009.03.013. URL consultato il 18 marzo 2019.
  2. ^ (EN) What's in a Name: Crabless Crab Legs No Longer Imitation, su wsj.com. URL consultato il 18 marzo 2019.
  3. ^ (EN) Mystery science eater, su timeout.com. URL consultato il 18 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2018).

Voci correlate

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