Battaglia di Nika
La battaglia di Nika fu una battaglia combattuta nel 510 a.C. fra le poleis di Sibari e Crotone, chiamata così perché una recente tradizione vuole che essa sia iniziata nei pressi del torrente Fiumenicà, il quale, al momento dei fatti era intermedia tra l'area di influenza di Sibari e quella di Crotone. Le fonti storico-letterarie antiche indicano approssimativamente il luogo della battaglia nel territorio dell'odierna Mirto Crosia così anche l'archeologia.
Battaglia di Nika | |||
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Data | 510 a.C. | ||
Luogo | Torrente Fiumenicà (Calabria) | ||
Causa | Politica espansionista di Sybaris | ||
Esito | sconfitta di Sibari | ||
Schieramenti | |||
Effettivi | |||
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Avvenimenti
modificaSibari alla fine del VI secolo a.C fu scossa da varie vicende politiche, quando fu capeggiata da Telys; molti aristocratici furono costretti a fuggire. Alla richiesta di Telys di consegnare gli esuli sibariti, i Crotoniati rifiutarono; i Sibariti, dunque, iniziarono la guerra con Crotone[1].
Nel 510 a.C. iniziò la battaglia tra le due città magnogreche - che si concluse presso il fiume Trionto (nei pressi di Mirto Crosia)[2].
Secondo la leggendaria tradizione, si erano fronteggiati ben 100.000 crotoniati, guidati dall'atleta olimpico Milone, contro i sibariti che li superavano per tre volte.
La vittoria arrise a Crotone nonostante l'inferiorità numerica poiché i sibariti usarono, per la battaglia, cavalli ammaestrati a eseguire passi di danza negli spettacoli al suono dei flauti. I crotoniati iniziarono a suonare i flauti, eseguendo la stessa melodia con la quale i cavalli erano stati ammaestrati per danzare, col risultato che le avanguardie delle truppe sibarite furono disarcionate immediatamente.
Dopo la disfatta e la conquista di Sibari, vi furono settanta giorni di saccheggi, dopo i quali venne deviato, sembra su idea di Pitagora, il corso del fiume Crati, i cui flutti sommersero Sibari.
Conseguenze
modificaDopo la distruzione di Sibari governi pitagorici si insediarono nelle polis della Sibaritide, venendo a costituirsi una sorta di confederazione fra città-stato con capitale Crotone, come risulta da numerose monete coniate fra il 480 e il 460 a.C.[3]
Note
modifica- ^ Redazione, Kroton: impero e influenza dopo la vittoria su Sybaris del 510 a.C.. URL consultato il 19 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2018).
- ^ Giamblico, filosofo siro di lingua greca vissuto circa tra il 250 - 330 d.C. nella Vita di Pitagora individua la battaglia tra le due città achee sul Traente
- ^ Antonio Montesanti, La monetazione 'd'Impero' e 'd'alleanza' di Crotone. Associazione Culturale Italia Numismatica. Nummus et Historia XIV, 2008.