Beam (videogioco)
Beam è un videogioco rompicapo d'azione pubblicato nel 1989 per Amiga, Atari ST e Commodore 64 dalla Magic Bytes. Ha un'ambientazione surreale[1] e consiste nel pilotare una navicella per evitare pericoli e attivare, toccandoli, generatori di fasci di energia, da cui il nome Beam[2] (lett. "raggio" in inglese). A volte è stato accostato a Deflektor come principio generale[1][3][4][5].
Beam videogioco | |
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Schermata su Commodore 64 | |
Piattaforma | Amiga, Atari ST, Commodore 64 |
Data di pubblicazione | 1989 |
Genere | Rompicapo |
Tema | Astratto |
Origine | Germania |
Pubblicazione | Magic Bytes |
Programmazione | Ingo Böker e Jan Dark (orig. Amiga), Ingo Böker, Jan Dark e Frank Stephán (ST), Frank e Dirk Stephán (C64) |
Grafica | Carsten Neubauer (C64) |
Musiche | Thomas Hermann (Amiga), Carsten Neubauer (ST), Georg Brandt (C64) |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, due alternati |
Periferiche di input | Joystick |
Supporto | Cassetta, dischetto |
Modalità di gioco modifica
Il giocatore controlla una navicella a forma di freccetta bianca, detta "aliante"[2], che si sposta in tutte le direzioni su livelli bidimensionali a schermata fissa con vista dall'alto, pieni di ostacoli. Prima di iniziare la partita si può scegliere tra due modalità di movimento dell'aliante: in quella "diretta" l'aliante va nella direzione puntata dal joystick, in quella "razzo" può ruotare su sé stesso in 16 direzioni[6] e dare spinta in avanti. In entrambi i casi l'aliante viaggia con inerzia e il pulsante di fuoco funge da freno istantaneo.
Per completare uno schema bisogna raggiungere l'uscita, che dev'essere prima aperta, collegando tra loro tutti i generatori con una catena di fasci di energia. I raggi si possono proiettare in orizzontale o verticale tra due generatori allineati. I generatori sono oggetti quadrati che possono essere rossi o neri, ossia energizzati o meno. Toccando un generatore rosso, l'aliante cambia colore e a questo punto può toccare un generatore nero allineato per renderlo rosso e attivare il raggio tra i due generatori[2]. I raggi sono permanenti e letali al contatto con l'aliante, per cui occorre fare attenzione al lato da cui si toccano i generatori e all'ordine con cui si attivano, per evitare di restare bloccati da barriere impenetrabili[1].
Negli schermi fluttuano in modo casuale[1] alcune palline colorate dette killerball, anch'esse letali in caso di contatto. La distruzione dell'aliante causa subito la fine della partita, ma è possibile ricominciare dallo stesso livello precedentemente raggiunto oltre che dal primo[2]. C'è anche un limite di tempo per ogni livello.
I livelli sono caratterizzati, oltre che da diversi fondali decorativi, da varie disposizioni di blocchi quadrati di diversi tipi, contraddistinti da simboli. I blocchi possono essere semplici ostacoli innocui oppure avere particolari funzioni: ci sono teschi letali, blocchi mobili, numeri che indicano quante volte toccarli per farli sparire e valgono punteggio, attrazioni magnetiche e gravitazionali, teletrasporti, ecc. Anche le killerball, sebbene indistruttibili, sono influenzate dai blocchi.
Ogni livello è costituito da due schermate con lo stesso fondale: la prima volta che si apre e raggiunge l'uscita si passa a una seconda stanza più semplice, dove non ci sono generatori, l'uscita è già aperta e bisogna solo evitare alcuni blocchi e killerball.
Almeno nelle versioni Amiga e ST, i livelli sono in tutto 27[1][3].
Accoglienza modifica
Beam ricevette di solito giudizi medi o moderatamente positivi dalla critica europea del tempo, con molti voti complessivi comparabili a 6 o 7 decimi[7]. La rivista tedesca Aktueller Software Markt fu decisamente insoddisfatta solo per quanto riguardava il prezzo (80 marchi nella prima versione Amiga), eccessivo per un titolo non spettacolare o particolarmente originale[8].
Note modifica
- ^ a b c d e The Games Machine 10.
- ^ a b c d Zzap! 36.
- ^ a b Tilt 71.
- ^ Power Play 5.
- ^ Hall of Light.
- ^ Génération 4 11.
- ^ Almeno tutte le riviste in Bibliografia.
- ^ Aktueller Software Markt 7.
Bibliografia modifica
- Beam (JPG), in Zzap!, anno 4, n. 36, Milano, Edizioni Hobby, luglio/agosto 1989, p. 41, OCLC 955306919.
- Beam (JPG), in The Games Machine, n. 10, Milano, Edizioni Hobby, giugno 1989, pp. 58-59, OCLC 955708482.
- (FR) Beam (JPG), in Tilt, n. 67, Parigi, Editions Mondiales, giugno 1989, p. 68, ISSN 0753-6968 .
- (FR) Exhaustilt! (JPG), in Tilt, n. 71, Parigi, Editions Mondiales, novembre 1989, pp. 88-89, ISSN 0753-6968 .
- (FR) Beam (JPG), in Génération 4, n. 11, Pressimage, maggio 1989, p. 33, ISSN 0987-870X .
- (FR) Beam (JPG), in Génération 4, n. 13, Pressimage, luglio 1989, p. 68, ISSN 0987-870X .
- (FR) Beam (JPG), in Micro News, n. 23, Parigi, Sandyx, luglio 1989, p. 44, ISSN 0984-9629 .
- (DE) Beam (JPG), in Power Play, n. 5, Markt & Technik, maggio 1989, p. 50, ISSN 0937-9754 .
- (DE) Beam (JPG), in Aktueller Software Markt, n. 7, Eschwege, Tronic Verlag, giugno/luglio 1989, p. 33, ISSN 0933-1867 .