Beamys hindei

specie di mammifero

Beamys hindei (Thomas, 1909) è un roditore della famiglia dei Nesomiidi, unica specie del genere Beamys (Thomas, 1909), diffuso nell'Africa orientale.[1][2]

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Beamys hindei
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
FamigliaNesomyidae
SottofamigliaCricetomyinae
GenereBeamys
SpecieB.hindei
Nomenclatura binomiale
Beamys hindei
Thomas, 1909

Descrizione

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Dimensioni

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Roditore di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 115 e 164 mm, la lunghezza della coda tra 112 e 145 mm, la lunghezza del piede tra 21 e 24 mm, la lunghezza delle orecchie tra 17 e 22 mm e un peso fino a 96 g.[3]

Caratteristiche craniche e dentarie

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Il cranio presenta un rostro relativamente lungo e sottile, il palato relativamente corto con due fori brevi e la bolla timpanica piccola. Gli incisivi superiori sono lisci, quelli inferiori hanno leggere striature longitudinali in rilievo di smalto, mentre i molari hanno le cuspidi ben sviluppate.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 0 0 1 1 0 0 3
3 0 0 1 1 0 0 3
Totale: 16
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto

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La pelliccia è densa e soffice. Le parti dorsali sono grigie talvolta con dei riflessi rossastri sulla schiena e la groppa, mentre le parti ventrali, la gola ed il mento sono bianche. Alcuni individui hanno una fiamma biancastra sulla fronte. Il muso è appuntito, gli occhi sono piccoli e neri, le vibrisse sono lunghe e nere. Sono presenti due tasche guanciali. Le orecchie sono relativamente corte e arrotondate. Gli arti sono corti, il dorso delle zampe è bianco. Le zampe anteriori hanno quattro dita, i piedi sono robusti, larghi e con cinque dita corte, le piante sono prive di peli e provviste di sei cuscinetti plantari. La coda è lunga circa quanto la testa ed il corpo, è tozza e parzialmente prensile, ricoperta di scaglie, uniformemente bianca con diverse macchie più scure. I maschi sono solitamente più grandi delle femmine. Il cariotipo è 2n=52.

Biologia

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Comportamento

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È una specie prevalentemente solitaria, terricola e notturna, sebbene si arrampichi con abilità sui rami degli alberi. Durante il giorno riposano nelle tane, le quali hanno un corridoio verticale che immette in diverse camere utilizzate come nidi, latrine o magazzini. Le prime vengono rivestite di foglie verdi fresche, che vengono sostituite regolarmente. Utilizzano le tasche guanciali per trasportare il cibo fino ai rifugi. Sono abbastanza lenti nei movimenti e letargici, passando gran parte del tempo avvolti su loro stesso nei nidi, pertanto potrebbero entrare in letargo nei periodi più freddi.

Alimentazione

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Si nutre di semi e frutta ed occasionalmente di insetti. Il cibo viene immagazzinato nelle tane. Ne è stata osservata una che conteneva circa 1.400 semi di diverse specie di piante, per un peso totale di 1,2 kg.

Riproduzione

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Danno alla luce 1-5 piccoli alla volta dopo una gestazione di 22-23 giorni ad intervalli di circa due mesi. I periodi riproduttivi dipendono dalle località e sono state osservate femmine che allattavano e maschi sessualmente attivi durante tutti i mesi dell'anno eccetto novembre, marzo ed agosto, periodi con piovosità minima. alla nascita sono interamente rosa e rivestiti di una finissima peluria grigia, pesano fino a 4.3 g e crescono rapidamente, raggiungendo il peso di 43 g dopo un mese. L'aspettativa di vita in cattività è di 3-4 anni.

Distribuzione e habitat

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Questa specie è diffusa nell'Africa orientale, dal Kenya sud-orientale fino al Malawi e lo Zambia nord-orientale.

Vive nelle foreste sempreverdi e decidue, foreste a galleria ed occasionalmente in campi coltivati e piantagioni di cassava fino a 2.000 metri di altitudine.

Tassonomia

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Sono state riconosciute 2 sottospecie:

Conservazione

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La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la tolleranza alle modifiche ambientali e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica B.hindei come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

  1. ^ a b c (EN) Howell, K., Oguge, N. & Chitaukali, W. 2008, Beamys hindei, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Beamys hindei, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Happold, 2013.

Bibliografia

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  • David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume III-Rodents, Hares and Rabbits, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122532

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Collegamenti esterni

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