Il Belnord (The Belnord) è un celebre edificio residenziale di New York, situato nell'esclusivo contesto dell'Upper West Side di Manhattan. Situato in particolare all'angolo tra Broadway e l'86ª strada, questo edificio è stato inserito nel 1980 nel National Register of Historic Places, ossia nell'elenco ufficiale del governo degli Stati Uniti d'America relativo a distretti, siti, edifici, strutture e oggetti ritenuti meritevoli di conservazione per il loro significato storico.[1]

Belnord Apartments
Una veduta dell'edificio
Localizzazione
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
LocalitàNew York
Indirizzo225 West 86th Street
Coordinate40°47′18″N 73°58′34″W / 40.788333°N 73.976111°W40.788333; -73.976111
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1908
Inaugurazione27 ottobre 1884
StileNeorinascimentale italiano
Usoresidenziale
Piani10
Realizzazione
ArchitettoWeekes, H. Hobart

Storia modifica

Appartenente a quella speciale sequenza di edifici residenziali newyorkesi iniziata nel 1880 con il Dakota, progettato da Henry Hardenbergh, il Belnord fu progettato nel 1908 dallo studio di architettura Hiss and Weekes e costruito nel 1909. Alto 13 piani, con una superficie a pianta quadrangolare di circa 6000  libera sui quattro lati, e realizzato con elementi decorativi in stile rinascimentale italiano, il Belnord è uno dei pochi condomini di New York a occupare un intero isolato e, a suo tempo, fu venduto come il palazzo residenziale più grande del mondo nonché come uno dei più belli della città. Caratterizzato da due imponenti archi a due piani che forniscono l'ingresso a uno dei più vasti cortili interni di tutta New York, avente una superficie di circa 2000  e dotato di giardini all'inglese, in cui erano in origine presenti sei ascensori che portavano alle abitazioni, il Belnord aveva appartamenti dotati anche di salotti e biblioteche, nonché di un sistema di aspirazione centralizzato.[2]

Nella seconda metà del XX secolo, l'edificio fu al centro di uno storico scontro tra proprietari e inquilini, alcuni dei quali portarono avanti uno "sciopero dell'affitto" per circa vent'anni, accusando l'allora proprietaria, Lillian Seril, di non aver mai effettuato le opportune opere di manutenzione allo stabile e di averlo quindi ridotto in uno stato di decadenza. Quando la Seril e suo marito erano diventati gli unici proprietari dello stabile, nel 1974, circa due terzi dei 225 appartamenti erano protetti dalla legge sul controllo degli affitti cittadini, varata al tempo della seconda guerra mondiale, che garantiva agli inquilini un affitto bloccato di meno di 60 dollari per ogni locale dell'appartamento, una cifra molto al di sotto del valore di mercato. I coniugi iniziarono quindi a chiedere la restituzione di somme arretrate, accusando alcuni inquilini di aver, tra le altre cose, illegalmente subaffittato stanze dei propri appartamenti. Questi ultimi risposero che lo stabile stava cadendo a pezzi, con gli ascensori che erano spesso fuori uso, il tetto che perdeva e l'approvvigionamento d'acqua che andava e veniva, e smisero quindi del tutto di pagare l'affitto.[3] Lo sciopero terminò nel 1994, quando la Seril, che aveva nel frattempo sporto denuncia nei confronti degli scioperanti, vendette il palazzo alla Extell Development Company per 15 milioni di dollari.[4] Il nuovo proprietario assunse nuovo personale per manutenere l'edificio, portando parallelamente avanti, per i successivi vent'anni, una lotta atta a rimuovere il sopraccitato blocco degli affitti che ancora vigeva sullo stabile. All fine, nel 2015, il Belnord fu venduto all'HFZ Capital Group per 555 milioni di dollari. Il nuovo proprietario diede in seguito mandato all'architetto Robert A. M. Stern di rinnovare 95 appartamenti dell'edificio, venduti poi a partire dal 2017 per cifre che andavano dai 3 milioni di dollari, per un appartamento con due stanze da letto, ai 18 milioni di dollari, per uno con 7 camere da letto.[5]

Riferimenti nella cultura di massa modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

  • Il Belnord, all'interno del quale sono severamente vietate intrusioni e riprese video o fotografiche per tutelare la riservatezza degli inquilini, è stato utilizzato per le riprese esterne come l'immaginario Arconia Building nella serie comica Only Murders in the Building.[6]

Note modifica

  1. ^ Bradley Frandsen, Joan R. Olshansky e Elizabeth Spencer-Ralph, National Register of Historic Places Registration: Belnord Apartments, su oprhp.state.ny.us, New York State Office of Parks, Recreation and Historic Preservation, Ottobre 1979. URL consultato il 2 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  2. ^ Belnord Apartments, su theclio.com, Clio Foundations. URL consultato il 2 maggio 2022.
  3. ^ Stuart Lavietes, Lillian Seril, 95, Dies; Landlord at Center of Rent Strike, in The New York Times, 25 giugno 2004. URL consultato il 2 maggio 2022.
  4. ^ Elizabeth A. Harris, A Landmark Building With a Fraught History, in The New York Times, 21 ottobre 2013. URL consultato il 2 maggio 2022.
  5. ^ Oshrat Carmiel, Historic NYC Building Aims for $1.35 Billion Condo Conversion, su Bloomberg, 5 aprile 2017. URL consultato il 2 maggio 2022.
  6. ^ Michelle Young, Filming Locations for Only Murders in the Building, su Untapped New York, 31 agosto 2021. URL consultato il 2 maggio 2022.

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Collegamenti esterni modifica