Biblioteca del futuro

La Biblioteca del futuro (conosciuta anche come Future Library, in norvegese Framtidsbiblioteket) è un progetto culturale di land art concettuale presentato nell'agosto 2014 dall'artista scozzese Katie Paterson e supportato dalla città di Oslo, capitale norvegese. Prevede la realizzazione di una biblioteca composta di 100 opere inedite, offerte una all'anno a partire dal 2014 da altrettanti autori di diversa nazionalità, età, genere letterario, selezionati "per il loro eccezionale contributo alla letteratura e alla poesia e per la capacità delle loro opere di catturare l'immaginazione di questa e delle generazioni future".[1] Mille abeti rossi piantati nello stesso anno nella foresta di Nordmarka, alla periferia della capitale norvegese, forniranno la materia prima per stampare questi manoscritti, che verranno pubblicati e resi disponibili solo nel 2114, 100 anni dopo l'avvio dell'iniziativa.[2]

Progetto modifica

Il progetto unisce idealmente l'istanza di tutela e di preservazione della natura - per un secolo quella parte di foresta non potrà essere toccata - con il messaggio di speranza assegnato alla letteratura e al libro: secondo lo scrittore britannico David Mitchell, che nel 2016 ha contribuito con una sua opera inedita, "il progetto è un voto di fiducia che, nonostante le ombre catastrofiche sotto cui viviamo, il futuro sarà ancora un luogo luminoso disposto e in grado di completare un'attività artistica iniziata da persone morte da un secolo fa".[3] La scrittrice Margaret Atwood, prima collaboratrice del progetto, ha paragonato la "Biblioteca del futuro" ad un messaggio lasciato in una bottiglia,[4] e a una sorta di fiaba della Bella addormentata: "i testi dormiranno per 100 anni e poi si sveglieranno, torneranno in vita".[5]

Secondo la sua ideatrice, Katie Paterson, il progetto coinvolge l'ecologia, "l'interconnessione delle cose, coloro che sono in vita e quelli che devono ancora venire", mettendo in discussione l'attuale tendenza a concentrarsi su intervalli di tempo circoscritti: è una riflessione sulla memoria e sulla nozione del tempo, e un ponte gettato fra generazioni. È rivolta ai lettori e agli autori del futuro, ma si fonda, a partire dal presente, sul coinvolgimento di un folto gruppo di persone impegnate nel progetto: dalla Municipalità di Oslo e dai forestali che sovraintendono alla crescita degli alberi, ai bibliotecari e gli informatici che si occupano della conservazione delle copie manoscritte e dei file digitali, agli organizzatori della cerimonia, agli sponsor.[6]

Un'altra questione che il progetto solleva è quello della leggibilità delle lingue nel futuro: il manoscritto di Sjón è scritto in islandese, una lingua di cui non è possibile prevedere l'evoluzione, se non addirittura l'esistenza - nei prossimi cento anni. La stessa Atwood ha affermato di ritenere che i lettori nel 2114 per leggere i libri della Biblioteca del futuro probabilmente avranno bisogno di un "paleo-antropologo".[7]

I manoscritti saranno chiusi in scatole ermetiche e conservati in una sala appositamente progettata (Silent Room), una sorta di capsula del tempo collocata presso la nuova sede della Biblioteca pubblica di Deichmanske, in via di costruzione a Bjørvika.[8] Il Guardian ha definito questo progetto "la biblioteca più segreta del mondo".[9] La "stanza silenziosa", con vista sulla foresta, verrà costruita utilizzando il legno proveniente dagli alberi originari, abbattuti per far posto agli alberi piantati per il progetto[10]. Katie Paterson ha lavorato con il team di architetti per progettare questa parte della nuova biblioteca pubblica.

Per sostenere il progetto sono stati messi in vendita presso alcune gallerie (Ingleby Gallery a Edimburgo, James Cohan Gallery a New York, Parafin a Londra) mille stampe su carta fatta a mano, raffiguranti una sezione trasversale di un albero raffigurante 100 anelli che simboleggiano i libri che faranno parte della biblioteca e il tempo di realizzazione del progetto.[8][11]

Contributori modifica

Gli autori che partecipano al progetto - scelti da una giuria di esperti e dall'artista ideatrice del progetto - possono scrivere qualunque contenuto, in qualunque forma (poesia, racconto, romanzo o saggio), lingua e lunghezza del testo. L'identità di ciascun autore viene comunicata ogni anno verso ottobre; i manoscritti entrano a far parte della collezione la primavera successiva durante una "cerimonia di consegna" pubblica nella foresta in cui vengono fatti crescere gli alberi, destinati a fornire la carta con cui verranno stampati i futuri libri.[12] Gli attuali collaboratori della collezione sono:

Curiosità modifica

Il titolo del libro di David Mitchell, From Me Flows What You Call Time, è anche quello di un brano musicale del compositore giapponese Toru Takemitsu, a sua volta tratto dal verso di una poesia di Makoto Ooka (Clear Blue Water), un poeta giapponese amico del musicista. In un'intervista Mitchell si è lasciato sfuggire di aver citato nel libro una canzone dei Beatles, Here comes The Sun.[25]

Margaret Atwood ha consegnato il suo libro in una scatola da archivio grigia avvolta in un nastro viola; David Mitchell in una scatola di legno di noce. Han Kang ha consegnato il suo manoscritto dopo averlo trascinato lungo il sentiero che conduce al luogo deputato, avvolto in un panno bianco cerimoniale, come si usa nei riti sudcoreani che accompagnano la nascita e la morte. Ha spiegato questo gesto affermando di voler simboleggiare il matrimonio fra il suo libro e la foresta, un funerale da cui si attende una rinascita, una ninna nanna per un sonno lungo un secolo.[26]

Note modifica

  1. ^ (EN) Future Library. Information, su futurelibrary.no.
  2. ^ (EN) Claire Fallon, ‘Future Library’ Reminds Us How Connected Books And The Environment Really Are, in Huffpost, 6 dicembre 2017.
  3. ^ (EN) Casey Quackenbush, Scottish Artist Taps David Mitchell to Write a Book for a 100-Year Time Capsule, in Observer, 29 maggio 2015.
  4. ^ (EN) Alison Flood, Margaret Atwood's new work will remain unseen for a century, in The Guardian, 5 settembre 2014. URL consultato il 20 agosto 2019.
  5. ^ (EN) Alison Flood, Han Kang hands over book to remain unseen until 2214, in The Guardian, 28 maggio 2019.
  6. ^ Laura Leuzzi, Antonella Sbrilli, 2114, la biblioteca del futuro. Una conversazione con Katie Paterson, in alfabeta2, 23 aprile 2017.
  7. ^ La Biblioteca del futuro, in Il Post, 7 settembre 2014. URL consultato il 20 agosto 2019.
  8. ^ a b (EN) Vanessa Thorpe, Reader offer: buy a Katie Paterson Future Library limited-edition print, in The Guardian, 23 novembre 2014. URL consultato il 20 agosto 2019.
  9. ^ (EN) Alison Flood, Han Kang to bury next book for almost 100 years in Norwegian forest, su The Guardian, 31 agosto 2018. URL consultato il 25 luglio 2019.
  10. ^ (EN) Jacopo Prisco, Read Margaret Atwood's new novel... in 100 years, su CNN Style, 22 novembre 2018. URL consultato il 21 gennaio 2019.
  11. ^ (EN) Katie Paterson: Future Library certificate, su James Cohan. URL consultato il 20 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2019).
  12. ^ Fabiana Roccio, Future Library. In Norvegia nasce la biblioteca “green”, su Radio Sapienza, Università di Roma, 19 maggio 2017.
  13. ^ (EN) Alison Flood, Into the woods: Margaret Atwood reveals her Future Library book, Scribbler Moon, su The Guardian, 27 maggio 2015. URL consultato il 20 agosto 2019.
  14. ^ Il secondo libro della Biblioteca del futuro, in Il Post, 31 maggio 2016. URL consultato il 20 agosto 2019.
  15. ^ Katherine Cowdrey, Icelandic writer Sjón named next Future Library contributor, in The Bookseller, 14 ottobre 2016.
  16. ^ (EN) Ted Hodgkinson, Why are writers burying stories in a forest in Norway?, in New Statesman, 18 luglio 2017. URL consultato il 20 agosto 2019.
  17. ^ Future Library Upcoming Events, su futurelibrary.no.
  18. ^ (EN) Alison Flood, Elif Shafak joins Future Library, writing piece to be unveiled in 2114, su The Guardian, 27 ottobre 2017. URL consultato il 20 agosto 2019.
  19. ^ (EN) Alison Flood, Han Kang to bury next book for almost 100 years in Norwegian forest, su The Guardian, 31 agosto 2018. URL consultato il 20 agosto 2019.
  20. ^ (EN) Alison Flood, Karl Ove Knausgaard's latest work to remain unseen until 2114, su theguardian.com, 20 ottobre 2019. URL consultato il 29 settembre 2022.
  21. ^ (EN) Sian Cain, 'You'll have to die to get these texts': Ocean Vuong's next manuscript to be unveiled in 2114, su theguardian.com, 19 agosto 2020. URL consultato il 29 settembre 2022.
  22. ^ (EN) Alison Flood, Tsitsi Dangarembga’s next work won’t be read by anyone until 2114, su theguardian.com, 25 agosto 2021. URL consultato il 29 settembre 2022.
  23. ^ (EN) Sarah Shaffi, Judith Schalansky is ninth author to write secret work for Future Library, su theguardian.com, 28 settembre 2022. URL consultato il 29 settembre 2022.
  24. ^ (EN) Ella Creamer, ‘A feeling of total freedom’: Valeria Luiselli welcomes chance to lock her fiction away in the Future Library, su theguardian.com, 9 novembre 2023. URL consultato l'11 novembre 2023.
  25. ^ (EN) Gaby Wood, The Future Library: Why you face a big wait to read any of the books, in The Sydney Morning Herald, 13 gennaio 2017.
  26. ^ (EN) Han Kang hands over book to Norway's 'Future Library' project, in The Korea Times, 27 maggio 2019.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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