Bobi Wine

musicista, attivista e politico ugandese

Bobi Wine, pseudonimo di Robert Kyagulanyi Ssentamu (Distretto di Gomba, 12 febbraio 1982), è un politico e musicista ugandese[1].

Bobi Wine

Parlamentare
In carica
Inizio mandato2017
CircoscrizioneKyadondo County East

Dati generali
Partito politicoPiattaforma di Unità Nazionale
ProfessioneCantante
Bobi Wine
NazionalitàBandiera dell'Uganda Uganda
GenereHip hop
Periodo di attività musicale2010 – in attività
Album pubblicati7
Sito ufficiale

Biografia modifica

Kyagulanyi ha frequentato la Kitante Hill School, dove ha conseguito il diploma nel 1996, ed in seguito la Kololo Senior Secondary School, dove ha conseguito il suo certificato avanzato di istruzione nel 1998. Ha poi frequentato l'Università Makerere di Kampala, dove ha studiato musica, danza e teatro, diplomandosi nel 2003.

Nel 2016 Kyagulanyi è tornato all'università per studiare legge presso l'Università Internazionale dell'Africa Orientale (IUEA), dove ha conosciuto il suo allora docente David Lewis Lubongoya, che da allora diventa segretario esecutivo capo del movimento People Power, Our Power.[2][3]

Carriera musicale modifica

Kyagulanyi ha iniziato la sua carriera musicale nei primi anni 2000 con il nome d'arte Bobi Wine. I suoi primi singoli "Akagoma", "Funtula" e "Sunda" (con Ziggy D) gli hanno portato il successo nella scena musicale dell'Africa orientale. La sua musica è stata caratterizzata come reggae, dancehall e afrobeat, spesso veicolando messaggi sociali. È stato il leader del gruppo Fire Base Crew fino al suo scioglimento, dopo di che ha fondato un nuovo gruppo noto come Ghetto Republic of Uganja. Ha pubblicato più di 70 canzoni in 15 anni.

Nel 2016, la sua canzone "Kiwani" è stata inclusa nella colonna sonora del film Queen of Katwe della Disney.

Il principale genere musicale di Bobi Wine è sempre stato l'afrobeat. Possiede uno studio di produzione commerciale in Kamwokya noto come FireBase Records.

Carriera politica modifica

Dopo aver ottenuto un seggio alle elezioni parlamentari del luglio 2017, è diventato uno dei leader dell'opposizione al presidente Yoweri Museveni, ritenuto un dittatore.[4][5]

In seguito al suo arresto, avvenuto nell'agosto 2018 disposto dall'autorità per aver guidato una protesta antigovernativa nella capitale, Kampala, senza aver ottenuto una previa autorizzazione,[6][7] alcuni musicisti, tra cui Damon Albarn e Brian Eno, hanno firmato una lettera aperta per chiederne la scarcerazione.[8] Il 30 aprile 2019 è stato incarcerato in una prigione di massima sicurezza.[7]

Si è candidato per la carica di Presidente alle elezioni presidenziali 2021, sfidando il presidente Yoweri Museveni, in carica dal 29 gennaio 1986. È stato il principale candidato d'opposizione sostenuto dalla Piattaforma di Unità Nazionale[9]. La campagna elettorale del 2020 è stata contraddistinta da violenze perpetrate dalle autorità ugandesi.[4] È stata disposta la chiusura di Internet fino a quattro giorni dopo le elezioni.[4] La polizia ha sparato contro l'auto di Wine, spingendolo a sospendere brevemente la sua campagna.[4] Una sua guardia del corpo è stata uccisa.[4] Oltre 50 persone sono state uccise dalle forze di sicurezza.[4] Nel novembre 2020 è stato arrestato una prima volta.[4] A fine dicembre lo ha arrestato nuovamente.[4] L'Unione europea, gli Stati Uniti d'America e l'ONU si sono rifiutati di monitorare le elezioni poiché a diversi loro funzionari è stato negato l'accreditamento.[10]

Il 14 gennaio 2020, il giorno delle votazioni, è stato fermato dalle forze di sicurezza e posto agli arresti domiciliari, presso la sua abitazione nella periferia della capitale, Kampala.[11] Dalle urne è risultato sconfitto: ha ricevuto complessivamente 3.475.298 di voti (pari al 34,83 per cento), meno di Yoweri Museveni che ha ottenuto 5.851.037 (pari a 58,64 per cento) ed è stato confermato presidente per il suo sesto mandato. L'esito elettorale è stato contestato dalle opposizioni, che hanno denunciato brogli e irregolarità. Lui ha sostenuto che Yoweri Museveni avrebbe organizzato un "colpo di stato" ed ha esortato i suoi sostenitori a protestare con mezzi non violenti.[11]

Il successivo 25 gennaio l'alta corte ugandese ha stabilito che gli arresti domiciliari erano illegittimi.[11][12]

Controversie modifica

Nel 2014 è stato criticato per le sue posizioni omofobe e gli attivisti per i diritti dei gay lo hanno accusato di incitare attacchi omofobici nei suoi testi delle canzoni. Per questa ragione il Regno Unito gli ha negato il visto d'ingresso ed è stato costretto a cancellare due concerti in programma a Birmingham e Londra.[13] Nonostante la Corte Costituzionale ugandese abbia abolito la pena di morte e l'ergastolo nel 2014, l'omosessualità resta illegale. Le persone LGBT sono discriminate dalla società e sottoposte ad arresti, violenze, abusi e torture da parte dell'autorità.[14][15]

Note modifica

  1. ^ Bobi Wine: «Mi candido alla presidenza ugandese», su africarivista.it.
  2. ^ (EN) Bobi Wine Biography, su business.co.ug. URL consultato il 14 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2021).
  3. ^ Uganda: Berretti rossi al bando per i civili, smacco all’oppositore Bobi Wine, su nigrizia.it.
  4. ^ a b c d e f g h (EN) Jason Burke e and Samuel Okiror, Bobi Wine likens Uganda election to 'a war and a battlefield', in The Guardian, 1º gennaio 2021. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  5. ^ Uganda: La star musicale Bobi Wine entra in parlamento nelle file dell'opposizione, su nigrizia.it.
  6. ^ Uganda: Bobi Wine, popstar e parlamentare, liberato su cauzione, su nigrizia.it.
  7. ^ a b (EN) Associated Press, Uganda's Bobi Wine sent to maximum-security prison over street rally, su the Guardian, 30 aprile 2019. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  8. ^ (EN) Jason Burke, Chris Martin and Damon Albarn join campaign to free Uganda star Bobi Wine, su The Guardian, 22 agosto 2018.
  9. ^ Uganda, Bobi Wine ha fondato un partito, su africarivista.it.
  10. ^ (EN) Ugandan opposition leader under arrest as Museveni wins sixth term, su the Guardian, 17 gennaio 2021. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  11. ^ a b c (EN) Associated Press in Kampala, Ugandan court rules Bobi Wine house arrest illegal, su the Guardian, 25 gennaio 2021. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  12. ^ Uganda: esercito lascia casa di Wine dopo sentenza tribunale, su ANSA, 26 gennaio 2021. URL consultato il 26 gennaio 2021 (archiviato il 26 gennaio 2021).
  13. ^ (EN) Bwesigye bwa Mwesigire, Ugandan pop star Bobi Wine 'denied UK visa over homophobic stance', su The Guardian, 13 agosto 2014.
  14. ^ (EN) ‘Nowhere to go': the young LGBT+ Ugandans ‘outed’ during lockdown, su the Guardian, 23 novembre 2020. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  15. ^ (EN) 'We were beaten': 20 LGBTQ+ Ugandans file lawsuit over alleged torture, su the Guardian, 22 luglio 2020. URL consultato il 25 gennaio 2021.

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