Con il termine Bolle blu (in inglese Blue blobs) si indicano agglomerati di stelle non appartenenti a nessuna galassia. La loro formazione avviene probabilmente attraverso collisioni di gas e turbolenze successive.

Le Bolle blu riprese dall'Hubble Space Telescope.

Nel gennaio 2008, il telescopio spaziale Hubble ha individuato questi agglomerati fra tre galassie in collisione.[1]

Queste stelle sono nate nei vortici creati da uno scontro avvenuto circa 200 milioni di anni fa; il peso di questi agglomerati è di decine di migliaia di masse solari, e non sono mai state studiate in dettaglio.

Esse si trovano lungo un esile ponte di gas che congiunge le galassie in collisione; M81, M82 e NGC 3077 che distano circa 12 milioni di anni luce dalla Terra.

Questo è un luogo dove gli astronomi non si aspettavano di trovare strutture del genere, in quanto i filamenti risultano essere troppo sottili e poveri di gas per far sì che si creassero stelle, perciò esse dovrebbero essersi formate a causa della collisione e dei potenti vortici formatisi, ed hanno dato vita ad alte densità di flussi gassosi.

La brillante stella blu a sinistra è l'emissione di un sistema di due stelle contenente o una stella di neutroni o un buco nero. La foto riprende la regione centrale della Via Lattea con una combinazione di tre immagini prese dall'Hubble Space Telescope, dallo Spitzer Space Telescope e dal Chandra X-ray Observatory.

Nell'universo primordiale queste formazioni dovevano essere più numerose perché più frequenti erano le collisioni fra galassie; ma col passare del tempo la maggior parte delle stelle ha ormai bruciato il proprio combustibile o sono esplose arricchendo lo spazio intergalattico di elementi più pesanti.

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