Bragi

dio vichingo della musica, della poesia e dell'arte scaldica, figlio di Odino e Gunnlöð, sposo della dea Iðunn

Nella mitologia norrena Bragi è un dio appartenente alla schiera degli Æsir, sposato con Iðunn. Dio della poesia, della musica e dell'arte scaldica, ruolo che condivide, in parte, con suo padre Odino nella sua qualità di possessore dell'ispirazione poetica, unitamente alla sapienza di carattere magico, derivatagli dall'idromele. È altresì il consigliere di Odino nel Valhalla ed è colui che accoglie i guerrieri che vi entrano.

Bragi mentre suona l'arpa e accompagnato da sua moglie Iðunn in questo quadro del XIX secolo di Nils Blommér.

Origini modifica

Bragi è solitamente associato a bragr, la parola in norreno che sta per poesia. Non si sa esattamente se il nome del dio deriva da questa parola o sia invece il contrario, cioè che la parola sia nata per descrivere ciò che fa Bragi.

Snorri Sturluson scrive nel Gylfaginning dopo aver descritto Odino, Thor e Baldr:

«Uno è chiamato Bragi: è rinomato per la saggezza, e soprattutto per la scorrevolezza del discorso e dell'abilità con le parole. Conosce la maggior parte degli scaldi, i quali dopo di lui sono chiamati bragr, e dal suo nome è chiamato bragr, chi ha un'eloquenza maggiore degli altri. Sua moglie è Iðunn

Nello Skáldskaparmál Snorri scrive:

«Un giro di parole per Bragi? Chiamarlo marito di Iðunn, primo poeta, dio dalla lunga barba e figlio di Odino

 
Bragi in un quadro di Carl Wahlbom (1810-1858).

Il Bragi figlio di Odino è citato in maniera incontrovertibile solo in questo unico passo.

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