I Breuci (Breuci in latino) erano un'antica popolazione della Pannonia di chiara origine illirica, che abitava il basso corso del fiume Sava. Confinavano a sud con il popolo dei Mezei, a nord con gli Andizeti, ad ovest con i Colapiani e gli Oseriati, ad est con Amantini e Scordisci, questi ultimi di stirpe celtica.

Le popolazioni illiriche e celtiche della Pannonia prima della conquista romana nel I secolo a.C.

Storia modifica

Origini modifica

Il popolo dei Breuci, viene ricordato dagli storici e cartografi dell'epoca come Plinio il Vecchio, Strabone e Claudio Tolomeo, come una popolazione di stirpe illirica posizionata lungo il fiume Sava nell'area pannonica. Si presume che sia stato coinvolto insieme ai vicini Amantini e Scordisci nel respingere un'invasione di Cimbri e Teutoni (113 a.C. circa), inducendoli a cercar miglior fortuna ad occidente.

Potrebbero essere stati coinvolti nei piani espansionistici, prima dei Celti Boi e poi del re dei Daci Burebista (56-45 a.C.). Un decennio più tardi potrebbero essere stati spettatori, dell'avanzata di Ottaviano lungo la valle della Sava con la conquista della importante roccaforte di Siscia nel 35-34 a.C.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).

La conquista romana modifica

 
Al termine della rivolta dalmato-pannonica del 6-9, tutti i territori dell'area illirica a sud del fiume Drava, erano ora sotto il definitivo controllo romano.

Dal 14 al 9 a.C. i legati di Illirico e Macedonia, sotto l'alto comando prima di Agrippa e poi di Tiberio, occuparono tutti territori compresi tra il Mare Adriatico ed i fiumi Sava e Drava, riducendo le future province di Pannonia e Dalmazia sotto il dominio romano.

Dopo quindici anni di relativa tranquillità, nel 6 il settore danubiano tornava ad essere agitato. L'insurrezione ebbe inizio (nel 6), nella zona sudorientale dell'Illirico, fra il popolo dei Desiziati, comandati da un certo Batone, a cui seguì quella dei vicini Pannoni Breuci, sotto il comando di un certo Pinnes e di un secondo Batone. I mercanti romani furono massacrati, distaccamenti legionari vennero sopraffatti e nel giro di poche settimane l'intera area dell'attuale Bosnia era andata perduta.

Tiberio, richiamato d'urgenza dalla nuova campagna che stava conducendo a nord del Danubio, contro Maroboduo re dei Marcomanni, fu costretto ad impiegare quattro lunghi anni di guerra per battere separatamente le due coalizioni (dalamta e pannone), prima che potessero riunirsi, e fissava definitivamente il confine romano sulla Drava. Era il 9. I Breuci erano definitivamente sottomessi.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Rivolta dalmato-pannonica del 6-9.

Coorti ausiliarie nell'esercito romano modifica

Con la definitiva sottomissione di tutti i territori compresi tra il Mare Adriatico ed il fiume Drava, la popolazione dei Breuci continuò a fornire truppe ausiliarie all'interno dell'esercito romano come le seguenti coorti di fanteria:

  Lo stesso argomento in dettaglio: Lista delle truppe ausiliarie dell'esercito romano.

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Fonti secondarie modifica

Voci correlate modifica