Brunello (personaggio)

nano saraceno nel ciclo carolingio

Brunello è un personaggio del ciclo carolingio, presente nei poemi Orlando innamorato e Orlando furioso. È un saraceno nano, incapace quindi di combattere, ma dotato di particolare agilità e conseguentemente utilizzato dal capo supremo dei Mori, Agramante, per compiere furti. Egli però non resiste alla tentazione di derubare anche comandanti saraceni e ciò sarà causa della sua rovina.

Brunello
Lingua orig.Italiano
Autori
Caratteristiche immaginarie
Specieumana
SessoMaschio

Appare per la prima volta nel secondo libro dell'Orlando innamorato quando Agramante intende invadere l'Europa per sconfiggere Carlo Magno. A Brunello è stato detto che non ha possibilità di salvarsi se non porterà dalla parte saracena il giovane guerriero Ruggiero, ma questi è stato nascosto in un giardino segreto dal mago Atlante e l'unico modo per trovarlo è usare l'anello magico di Angelica. Brunello si impegna a rubare il gioiello e raggiunge dunque la fortezza dell'Albracca dove non solo riesce nell'intento, ma sottrae pure il cavallo a re Sacripante e la spada alla donna guerriera Marfisa, nonostante siano anch'essi Saraceni; quest'ultima si mette quindi all'inseguimento del ladro, il quale però la elude. Avuto l'anello, Agramante premia Brunello con un regno. I Saraceni trovano quindi Ruggiero al monte Carena dove lo vedono dietro una parete di vetro. Poiché questa è troppo ripida e scivolosa per essere scalata, il nano suggerisce ai soldati saraceni di ingannare Ruggiero, che a causa del suo innato amore per il combattimento scappa dal giardino nonostante le suppliche di Atlante e si unisce dunque a Brunello.

Nel Furioso a Brunello viene affidato l'anello da Agramante. La donna guerriera Bradamante è innamorata di Ruggiero che si trova prigioniero in un castello di Atlante: seguendo le istruzioni di Merlino, ella cattura Brunello e dopo aver preso l'anello lega il nano a un albero. Marfisa trova Brunello e lo libera, ma ancora irritata per il furto della sua spada consegna il ladro ad Agramante. Questi scopre che Brunello non ha più l'anello e fuori di sé decide di condannare a morte il nano, che viene impiccato.

Di Brunello è rimasta celebre la descrizione fisica datane da Ariosto:

" La sua statura, acciò tu lo conosca,
non è sei palmi, ed ha il capo ricciuto;
le chiome ha nere, ed ha la pelle fosca;
pallido il viso, oltre il dover barbuto;
gli occhi gonfiati e guardatura losca;
schiacciato il naso, e ne le ciglia irsuto:
l'abito, acciò ch'io lo dipinga intero,
è stretto e corto, e sembra di corriero."

(Orlando furioso, III, 72)

Bibliografia modifica

  • Jo Ann Cavallo, The World Beyond Europe in the Romance Epics of Boiardo and Ariosto, University of Toronto Press, 2013.
  • Giovanni Ponte, La personalità e l'opera del Boiardo, Genova, 1972.
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