In tecnologia delle malte il calcinello è un grumo di calce non spenta.

Quando la calce viene cotta a temperature superiori a 900 °C o per tempi molto lunghi tende a formare grani di ossido di calcio, calce viva, poco reattivi nei confronti dell'acqua che per questo motivo non si "spengono" insieme al resto della calce.

Effetti della presenza di un calcinello su una malta modifica

Quando una calce contenente questi grumi viene posta in opera, essi tenderanno ad idratarsi quando la malta è già indurita ad opera dell'umidità atmosferica, secondo la reazione:

CaO + H2O → Ca(OH)2

che produce un forte effetto espansivo.

A causa di quest'ultimo la malta indurita sovrastante il nucleo, che ha una bassa resistenza a trazione, si fratturerà generando un cratere che si espande verso la superficie caratterizzato dalla presenza di un nucleo bianco al centro.

Bibliografia modifica

  • Andrea Rattazzi, Conosci il grassello di calce? Origine, produzione e impiego del grassello di calce in architettura, nell'arte e nel restauro, Monfalcone, Edicom Edizioni, 2007. ISBN 978-88-86729-70-3
  • Elena Pecchioni, Fabio Fratini, Emma Cantisani, Le malte antiche e moderne: tra tradizione e innovazione, Bologna, Patron Editore, 2008. ISBN 978-88-555-2996-9