Canthumeryx sirtensis

specie di animali della famiglia Giraffidae

La cantumerice (Canthumeryx sirtensis) è un mammifero artiodattilo estinto, appartenente alla famiglia Giraffidae. Visse nel Miocene inferiore (circa 20 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Africa (Libia). È considerato uno dei primi giraffidi noti.

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Cantumerice
Immagine di Canthumeryx sirtensis mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineArtiodactyla
FamigliaGiraffidae
GenereCanthumeryx
SpecieC. sirtensis

Descrizione

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Questo animale doveva avere l'aspetto simile a quello di un'antilope di media taglia, con proporzioni corporee e dimensioni simili a quelle di un daino. La corporatura era piuttosto snella, e l'altezza al garrese doveva essere di circa 1,5 metri. Sopra le orbite Canthumeryx possedeva un paio di corna semplici, non diramate, che si proiettavano all'infuori in modo quasi orizzontale. Il cranio era ampio e possedeva grandi condili occipitali che si articolavano con la prima vertebra, l'atlante; quest'ultimo non era però allungato come quello delle attuali giraffe. Come queste ultime, però, possedeva i caratteristici canini inferiori bilobati.

Classificazione

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Canthumeryx, descritto per la prima volta nel 1973, è considerato uno dei più antichi giraffidi noti. I suoi resti provengono dalla Libia, dal giacimento di Gebel Zelten risalente al Miocene inferiore, anche se la datazione del deposito non è del tutto chiara. Alcune caratteristiche (come i canini bilobati) indicano che questo animale era sulla via evolutiva delle odierne giraffe, malgrado le notevoli differenze morfologiche dello scheletro. Canthumeryx è quindi ritenuto uno dei più basali (primitivi) giraffidi, ancora simile per alcuni aspetti agli arcaici gelocidi. Inizialmente erano stati descritti due diverse specie di giraffidi provenienti da Gebel Zelten, Canthumeryx sirtensis e Zarafa zelteni, ma successive analisi hanno portato alla conclusione che i due presunti generi erano in realtà due esemplari di una stessa specie; il nome Canthumeryx ebbe quindi la priorità.

Forme simili a Canthumeryx, leggermente più recenti, indicano che questi animali ebbero un certo successo e ampliarono il proprio areale: Georgiomeryx è noto in Grecia, mentre il caratteristico Injanatherium è stato ritrovato in Arabia Saudita e in Iraq. È possibile che questa linea evolutiva abbia successivamente dato vita a forme più vicine alle giraffe, come Giraffokeryx.

Paleoecologia

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Canthumeryx era probabilmente meno agile degli altri artiodattili simili vissuti nello stesso periodo, come si evince dalle differenti proporzioni delle ossa delle zampe. I caratteristici canini inferiori bilobati potrebbero essere stati d'aiuto nello strappare il fogliame dagli alberi (Hamilton, 1978).

Bibliografia

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  • HAMILTON, W.R. 1973. The lower Miocene ruminants of Gebel Zelten, Libya. Bulletin of the British Museum of Natural History 21(3): 73– 150.
  • HAMILTON, W.R. 1978. Fossil giraffes from the Miocene of Africa and a revision of the phylogeny of the Giraffoidea. Philosophical Transactions of the Royal Society B 283: 165–229.
  • GENTRY, A.W. 1994. The Miocene differentiation of Old World Pecora (Mammalia). Historical Biology 7: 115–158.
  • G. Mitchell and J. D. Skinner. 2003. On the origin, evolution and phylogeny of giraffes Giraffa camelopardalis. Transactions of the Royal Society of South Africa 58(1):51-73

Collegamenti esterni

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