Canzoni (Fabrizio De André)
Canzoni | |
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Artista | Fabrizio De André |
Tipo album | Studio |
Pubblicazione | 12 aprile 1974 |
Durata | 45:51 |
Dischi | 1 |
Tracce | 11 |
Genere | Folk Musica d'autore Folk rock |
Etichetta | Produttori Associati (PA/LP 52) |
Produttore | Roberto Dané |
Note | Arrangiamenti e direzione d'orchestra di Gian Piero Reverberi |
Fabrizio De André - cronologia | |
Canzoni, conosciuto anche come album rosa per via del colore della copertina della versione in vinile (le ripubblicazioni su CD invece utilizzano una colorazione blu), è il settimo album d'inediti di Fabrizio De André.
DescrizioneModifica
Spesso ritenuto, in modo simile a Volume III, un "riempitivo" voluto dalla casa discografica, l'LP contiene stavolta solo tre brani inediti (Via della povertà, Le passanti e Morire per delle idee - che sono tuttavia traduzioni adattate di brani di altri autori, come la maggior parte dei brani dell'album), mentre le altre canzoni erano già state registrate da De André in 45 giri ed album precedenti, anche se compaiono su questo album reincise con nuovi arrangiamenti.
È considerato inoltre un album di transizione per il cantautore genovese poiché chiude l'epoca dei quattro concept album e preannuncia, con l'inedito Via della povertà (traduzione effettuata da De Gregori ai tempi del Folkstudio[1] cofirmata da De André), la collaborazione con Francesco De Gregori ed un'apertura agli influssi folk/rock anglosassoni, che si manifesteranno ancor più con gli album composti insieme al cantautore veronese Massimo Bubola.
Durante le registrazioni di questo disco De André conoscerà la sua futura compagna e moglie, Dori Ghezzi (in una pausa della sua collaborazione con Wess), che stava registrando, in uno studio a fianco, il suo nuovo disco da solista; è l'inizio di una relazione che sfocerà nel matrimonio celebrato il 7 dicembre 1989[2].
I braniModifica
Via della Povertà [Desolation Row]Modifica
Traduzione del brano di chiusura del celebre album Highway 61 Revisited (1965) di Bob Dylan, il pezzo è il primo frutto della collaborazione tra De André e Francesco De Gregori che darà vita l'anno successivo a Volume VIII. L'autore gioca con le storie, le intreccia e trasporta i personaggi nella società di oggi. Non ci vuole molto perché vengano resi dei simboli personaggi tanto pazzi e crudeli, questa gente in fondo non è poi così diversa da tutti noi, con le proprie paure e le proprie sicurezze.
Le passanti [Les passantes]Modifica
La canzone originale, incisa da Georges Brassens nel 1972, si basa su una poesia di Antoine Pol, poeta minore francese molto amato da Brassens, che il cantautore scoprì su una raccolta del 1918. Il testo, a sua volta, richiama A une passante, celebre poesia di Charles Baudelaire, musicata, tra l'altro, anche da Léo Ferré. Una recente versione dal vivo del brano, con il testo tradotto, è stata interpretata da Tiziano Ferro nel programma televisivo Che tempo che fa - Speciale Fabrizio, del gennaio 2009.
Morire per delle idee [Mourir pour des idées]Modifica
Il brano di Brassens è tratto dallo stesso album del 1972 che contiene Les passantes. La canzone, scritta e composta da Brassens, è una vigorosa polemica contro ogni forma di fondamentalismo ideologico.
TracceModifica
- Lato A
- Via della Povertà (testo italiano: Fabrizio De André e Francesco De Gregori) – 9:37 (Bob Dylan)
- Le passanti (testo italiano: Fabrizio De André; testo originale tratto da una poesia di Antoine Pol) – 3:51 (musica: Georges Brassens)
- Fila la lana – 2:40
- La ballata dell'amore cieco (o della vanità) – 3:05
- Suzanne (testo italiano: Fabrizio De André) – 3:26 (Leonard Cohen)
- Lato B
- Morire per delle idee (testo italiano: Fabrizio De André) – 4:26 (Georges Brassens)
- Canzone dell'amore perduto (testo: Fabrizio De André) – 3:21 (musica: Georg Philipp Telemann)
- La città vecchia – 3:23
- Giovanna d'Arco (testo italiano: Fabrizio De André) – 4:50 (Leonard Cohen)
- Delitto di paese (testo italiano: Fabrizio De André) – 3:55 (Georges Brassens)
- Valzer per un amore (testo: Fabrizio De André) – 3:37 (musica: Gino Marinuzzi)
NoteModifica
- ^ Enrico Deregibus, Traccia biografica, in Riccardo Bertoncelli (a cura di), Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André, Giunti, 2003, p. 56, ISBN 978-88-09-02853-1.
- ^ Enrico Deregibus, Traccia biografica, in Riccardo Bertoncelli (a cura di), Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André, Giunti, 2003, p. 55, ISBN 978-88-09-02853-1.
Altri progettiModifica
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Canzoni, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Canzoni, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Via della Povertà [Desolation Row]
- giuseppecirigliano.it - Via della Povertà, su giuseppecirigliano.it. URL consultato il 23 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2009).
- Canzoni contro la guerra - Via della Povertà (versione modificata) [collegamento interrotto], su antiwarsongs.
- Le passanti [Les passantes]
- giuseppecirigliano.it - Le passanti, su giuseppecirigliano.it. URL consultato il 22 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2007).
- (FR) analysebrassens.com - Les passantes, su analysebrassens.com.
- (FR) poesies.net - Les passantes, poesia originale (con due strofe in più rispetto alla canzone)
- Morire per delle idee [Mourir pour des idées]
- giuseppecirigliano.it - Morire per delle idee, su giuseppecirigliano.it. URL consultato il 22 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2007).
- (FR) analysebrassens.com - Mourir pour des idées, su analysebrassens.com.