Carl Curtis
Carl Thomas Curtis (Minden, 15 marzo 1905 – Lincoln, 24 gennaio 2000) è stato un politico statunitense, senatore per lo stato del Nebraska dal 1955 al 1979 e in precedenza membro della Camera dei rappresentanti per lo stesso stato dal 1939 al 1954.
| Carl Curtis | |
|---|---|
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| Senatore, Nebraska | |
| Durata mandato | 1º gennaio 1955 - 3 gennaio 1979 |
| Predecessore | Hazel Abel |
| Successore | J. James Exon |
| Membro della Camera dei rappresentanti - Nebraska, distretto n.1 | |
| Durata mandato | 3 gennaio 1943 - 31 dicembre 1954 |
| Predecessore | Oren S. Copeland |
| Successore | Phillip Hart Weaver |
| Membro della Camera dei rappresentanti - Nebraska, distretto n.4 | |
| Durata mandato | 3 gennaio 1939 - 3 gennaio 1943 |
| Predecessore | Charles Gustav Binderup |
| Successore | Arthur L. Miller |
| Dati generali | |
| Partito politico | Repubblicano |
Biografia modifica
Nato e cresciuto nel Nebraska, Curtis si laureò in giurisprudenza ed intraprese la professione di avvocato.
Entrato in politica con il Partito Repubblicano, nel 1938 fu eletto deputato alla Camera dei Rappresentanti. Negli anni successivi venne riconfermato per altri sette mandati consecutivi.
Nel 1954 si candidò al seggio del Senato per il quale dal 1949 si erano avvicendate ben cinque persone all'interno dello stesso mandato, a seguito della morte del senatore Kenneth S. Wherry. Curtis vinse le elezioni, succedendo alla senatrice provvisoria Hazel Abel, la quale lasciò il Congresso qualche giorno prima della naturale scadenza del mandato in modo che il suo successore fosse nominato all'interno del vecchio mandato, acquisendo anzianità rispetto agli altri. Curtis divenne quindi la sesta e ultima persona ad essere incaricata di portare a termine il mandato incompiuto di Wherry.
Negli anni a venire, Carl Curtis fu rieletto senatore per altri tre mandati. Nel 1978 annunciò la propria volontà di andare in pensione e lasciò così il Congresso dopo quarant'anni di permanenza totali tra Camera e Senato.
Curtis fu un fido alleato del Presidente Richard Nixon, sostenendolo anche nel corso dello scandalo Watergate[1]. Da legislatore, votò a favore del Civil Rights Act del 1957[2], di quello del 1960[3], di quello del 1964[4] e di quello del 1968[5]. Votò inoltre a favore del Voting Rights Act[6] e per la conferma di Thurgood Marshall come giudice della Corte Suprema[7].
Note modifica
- ^ (EN) Resignation Urged By GOP Senators (PDF), su jfk.hood.edu. URL consultato il 14 marzo 2021.
- ^ (EN) HR. 6127. CIVIL RIGHTS ACT OF 1957., su govtrack.us. URL consultato il 14 marzo 2021.
- ^ (EN) HR. 8601. PASSAGE OF AMENDED BILL., su govtrack.us. URL consultato il 14 marzo 2021.
- ^ (EN) HR. 7152. PASSAGE., su govtrack.us. URL consultato il 14 marzo 2021.
- ^ (EN) TO PASS H.R. 2516, A BILL TO PROHIBIT DISCRIMINATION IN SALE OR RENTAL OF HOUSING, AND TO PROHIBIT RACIALLY MOTIVATED INTERFERENCE WITH A PERSON EXERCISING HIS CIVIL RIGHTS, AND FOR OTHER PURPOSES., su govtrack.us. URL consultato il 14 marzo 2021.
- ^ (EN) TO PASS S. 1564, THE VOTING RIGHTS ACT OF 1965., su govtrack.us. URL consultato il 14 marzo 2021.
- ^ (EN) CONFIRMATION OF NOMINATION OF THURGOOD MARSHALL, THE FIRST NEGRO APPOINTED TO THE SUPREME COURT., su govtrack.us. URL consultato il 14 marzo 2021.
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Collegamenti esterni modifica
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 108793878 · LCCN (EN) n85057581 · GND (DE) 1177417995 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85057581 |
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