Ceolnoth

arcivescovo cattolico

Ceolnoth (... – 4 febbraio 870) è stato un arcivescovo anglosassone.

Ceolnoth
arcivescovo della Chiesa Cattolica
Incarichi ricopertiAntica arcidiocesi di Canterbury (833-870)
 
Consacrato arcivescovo27 luglio 833
Deceduto4 febbraio 870
 

Biografia modifica

Pochissimo è noto di Ceolnoth prima della sua consacrazione come diciassettesimo arcivescovo di Canterbury nel 833.[1] Secondo storici medievali avrebbe lavorato all'arcidiocesi già per qualche tempo prima di diventarvi arcivescovo: Gervasio di Canterbury, ad esempio, afferma che fosse stato decano di Canterbury, ma non esistono prove a supporto di questa teoria e il suo nome compare per la prima volta nei documenti solo nel 833.

Nell'836 presiedette con Wiglaf di Mercia a un concilio a Croft, mentre nel 838 si alleò con Egberto ed Etelvulfo del Wessex a Kingston upon Thames; questo accorò garanti la protezione dell'arcidiocesi contro le incursioni dei vichinghi, in cambio del supporto dell'arcivescovo all'incoronazione di Etelvulfo come nuovo re del Wessex.[2] Gli attacchi vichinghi (specialmente tra l'851 e l'855) furono il più grande dei problemi che Ceolnoth dovette affrontare durante il suo episcopato, dato che causarono un declino della vita monastica in tutta l'Inghilterra meridionale: le razzie portarono i monaci a fuggire dai monasteri, mentre la qualità dei manoscritti copiati e miniati in questo periodo precipitò vertiginosamente.[3]

Negli ultimi anni del suo episcopato, Ceolnoth fu coadiuvato da quattro arcidiaconi.[4] Morì nel febbraio dell'870.

Note modifica

  1. ^ Nicholas Brooks, The early history of the Church of Canterbury: Christ Church from 597 to 1066, collana Studies in the early history of Britain, Paperback ed., 1. publ, Leicester Univ. Pr, 1996, ISBN 978-0-7185-0041-2.
  2. ^ (EN) A. F. Wareham, Ceolnoth (d. 870), archbishop of Canterbury, vol. 1, Oxford University Press, 23 settembre 2004, DOI:10.1093/ref:odnb/4999. URL consultato il 23 aprile 2024.
  3. ^ F. M. Stenton, Anglo-Saxon England, 3rd ed, Oxford University Press, 1971, ISBN 978-0-19-280139-5.
  4. ^ The Blackwell encyclopaedia of Anglo-Saxon England, Nachdr., Blackwell, 2007, ISBN 978-0-631-22492-1.

Collegamenti esterni modifica