Motobu Chōki

karateka giapponese
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Chōki Motobu 本部 朝基 (Shuri, 5 aprile 1870Shuri, 15 aprile 1944) è stato un karateka giapponese.

Choki Motobu
Nazionalità Bandiera del Giappone Giappone
Karate
Specialità Shuri-te e Tomari-te
Ranking Sōke, Fondatore del Motobu-ryū
 

Fratello minore del karateka Motobu Chōyū, nacque nel Villaggio Akahira a Shuri, ad Okinawa, capitale del Regno delle Ryūkyū.

Suo padre, Lord Motobu Chōshin (Motobu Aji Chōsin), fu discendente e sesto figlio del Re di Okinawa, Shō Shitsu (1629-1668), noto altrimenti con il nome di Shō Kōshin, e conosciuto inoltre come Principe Motobu Chōhei (1655-1687). Chōki fu il terzo figlio di Motobu Udun ("Motobu Palace"), uno dei rami cadetti della famiglia reale okinawense Shō.

Come ultimo di tre figli, Motobu Chōki non fu indirizzato verso un'educazione al loro stile di famiglia del Te (il primo nome per il karate). Nonostante questo Motobu si interessò molto alla disciplina, utilizzando molto tempo in gioventù per allenarsi da solo, colpendo il makiwara, e sollevando pesanti pietre per incrementare la sua forza. Venne descritto dai suoi contemporanei come un atleta molto agile, guadagnandosi il soprannome di Motobu no Saru, o "Motobu la scimmia." Iniziò a praticare il karate sotto Ankō Itosu continuando con Matsumura Sōkon, Sakuma Pechin e Kōsaku Matsumora.

Allenamenti modifica

Nonostante fosse descritto dai suoi detrattori come un combattente di strada violento e crudele, senza un allenamento formale, Motobu era lo studente di karate più promettente dei praticanti di Okinawa[1]. Ankō Itosu (1831-1915), Sōkon Matsumura (1809-1899), Sakuma Pechin, Kōsaku Matsumora (1829-1898) e Tokumine Pechin (1860-1910) insegnarono tutto a Motobu. Molti maestri trovarono indesiderata la sua abitudine di testare le sue abilità combattive tramite combattimenti di strada nel tsuji (zona a luci rosse). Ma a causa delle sue nobili origini (come un discendente okinawense della famiglia reale Shō)[2] resero difficile loro rifiutarlo come discepolo.

L'incontro di boxe modifica

 
Maestri di Karate a Tokyo (Anni 1930)
(Da sinistra): Toyama Kanken, Ōtsuka Hironori, Shimoda Takeshi, Funakoshi Gichin, Motobu Chōki, Mabuni Kenwa, Nakasone Genwa e Taira Shinken

Dopo numerose attività commerciali fallite, Motobu partì per Osaka, in Giappone, nel 1921. Un amico convinse Motobu a partecipare a un incontro "boxing vs judo". Questi incontri erano popolari a quel tempo, e spesso davano la possibilità di far partecipare un pugile straniero in un match contro un jujutsu o uno judoka. Secondo un articolo del giornale King relativo al calcolo dei combattimenti del 1925, Motobu avrebbe partecipato ad una sfida in un incontro contro un pugile straniero, descritto come un pugile Russo molto forte. Dopo alcuni round, Motobu si incontrò con il più alto e il più grande boxer di quei tempi e lo eliminò con un solo colpo di mano. Motobu aveva 52 anni.

L'articolo del King descrisse come sorprendente la vittoria di Motobu, sebbene le illustrazioni mostrassero chiaramente che era Gichin Funakoshi il combattente in questione. Questo errore di pubblicazione aumentò la amara rivalità tra i due maestri, e portò ad un apparente scontro. Erano spesso in conflitto anche le loro opinioni su come dovrebbe essere usato ed insegnato il karate.

La popolarità scaturita da questa inaspettata vittoria portò Motobu ad un livello di fama mai conosciuto precedentemente in Giappone. Motobu fu consultato da numerose celebrità del tempo, incluso il campione di boxe "Piston" Horiguchi, per essere allenati da lui. Aprì un dojo, il Daidokan, dove insegnò sino all'inizio della Seconda guerra mondiale nel 1941. Motobu affrontò notevoli difficoltà nell'insegnamento. La causa principale dei suoi problemi fu la difficoltà nello scrivere e parlare il Giapponese continentale. I dialetti okinawensi erano praticamente incomprensibili ai continentali. Come risultato dovette affidarsi a delle traduttrici che lo portarono alla diceria che fosse un analfabeta. Queste voci furono largamente screditate dall'esistenza di alcuni manoscritti di Motobu, scritti con una calligrafia chiara ed istruita. In una produzione video della Tsunami sullo stile di Motobu si parlò delle sue difficoltà di espressione linguistica, che potevano essere maggiormente motivate come una protesta contro la conquista giapponese di Okinawa in qualità di membro dell'aristocrazia delle Ryukyuan piuttosto che un'incapacità.

Note modifica

  1. ^ McCarthy, Patrick and Yuriko. "Motobu Choki: Karate, My Art. International Ryukyu Karate Research Group. 2002
  2. ^ McCarthy, Patrick and Yuriko. "Motobu Choki: Karate, My Art. International Ryukyu Karate Research Group. 2002.

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