Chemins de fer de la Corse (azienda)

La Chemins de fer de la Corse (CFC, Camini di Ferru di Corsica in lingua corsa) è una società a capitale misto (in francese, Société anonyme d'economie mixte in corso, Sucietà anonima di l'ecunumia mista) istituita dalla Collectivité territoriale de Corse per l'esercizio della rete ferroviaria della Corsica.

Chemin de fer de la Corse
Caminu di Ferru di Corsica
StatoFrancia (bandiera) Francia
Forma societariaSociété d'economie mixte
Fondazione2011
Fondata daCollectivité territoriale de Corse
Sede principaleBastia
Persone chiaveHyacinthe Vanni, presidente
SettoreTrasporto
Prodottiservizi e infrastrutture ferroviarie
Sito webcf-corse.corsica e cf-corse.corsica/co/

Tra il 1983 e il 2011, la rete ferroviaria della Corsica fu esercita dalla Société nationale des chemins de fer français (SNCF) all'inizio grazie al conferimento diretto da parte dello stato francese[1], in seguito dopo aver vinto il bando di gara emanato dalla Collectivité territoriale de Corse (CTC)[2]. In precedenza, le linee corse erano state gestite da società ferroviarie francesi a capitale privato.

La denominazione Chemin de fer de la Corse fu dapprima utilizzata per indicare il servizio della SNCF il quale, durante gli anni 2000, fu ribattezzato TER Corse. In seguito, l'indicazione rimase un semplice marchio ad uso della CTC[3].

Nel 2011, al termine del periodo di assegnazione, la SNCF fece capire alla CTC di non essere interessata alla prosecuzione dell'esercizio, per cui la Collectivité decise di non effettuare alcuna nuova gara e di istituire una Société d'economie mixte che rilevasse la gestione delle linee ferroviarie[4][5].

La società prese il nome di Chemin de fer de la Corse e fu istituita nelle ultime settimane dell'anno con l'apporto del 55% del capitale da parte della CTC e del 15% da parte della SNCF. Assunse l'esercizio della rete ferroviaria il 1º gennaio 2012[6].

Materiale rotabile

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovie della Corsica § Materiale rotabile.

La società ha ereditato il materiale rotabile facente parte della branca corsa della SNCF alla fine del 2011: ventitré automotrici e cinque rimorchiate. Queste ultime sono vecchie automotrici demotorizzate ex Billard & Cie.

Le ventitré automotrici sono così composte:

  • tre Renault X 200-ABH8;
  • quattro Garnero X 2000;
  • due CFD X 5000;
  • sette automotrici Soulé X 97050;
  • sette automotrici AMG 800 CFD[7].

Consiglio d'amministrazione

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Il consiglio d'amministrazione è formato da diciotto membri ai quali si aggiunge il Prefetto in qualità di osservatore data la sua autorità in materia di sicurezza ferroviaria. La metà del consiglio è eletta dall'assemblea della CTC, mentre tre membri sono nominati dalla SNCF. Un seggio ciascuno spetta ai dipartimenti di Alta Corsica e di Corsica del Sud, alle Communauté d'agglomération di Bastia ed Ajaccio e alle camere di commercio di queste due città[6].

  1. ^ (FR) Luc Beaumadier, L'histoire du chemin de fer corse, su home.nordnet.fr. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2008).
  2. ^ (FR) Le train corse sur de nouveaux rails, in La Vie du Rail, n. 2812, 12 settembre 2001. Cfr. (ENFR) Le train corse sur de nouveaux rails - Corsican railways on new rails, su home.nordnet.fr. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2010).
  3. ^ (FR) Fabrice Laurent, Chemin de fer de la Corse Une menace de grève illimitée des cheminots CGT, in Corse Matin, 9 giugno 2010. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2012).
  4. ^ (FR) Paule Casanova, La SNCF sera éjectée du train corse à partir du 1er janvier 2012, in Corse-Matin, 24 giugno 2011. URL consultato il 3 giugno 2012.
  5. ^ (FR) Jean-marc Raffaelli, CFC: entre la collectivité territoriale et la SNCF le divorce est déchirant, in Corse-Matin, 30 luglio 2011. URL consultato il 3 giugno 2012.
  6. ^ a b (FR) Michel Stefani élu Président de la SAEM Chemins de Fer de la Corse, in Collectivité territoriale de Corse, 12 dicembre 2011. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2012).
  7. ^ (FR) Train-corse.com, Les AMG 800 restent à quai, su train-corse.com. URL consultato il 19 dicembre 2010.

Collegamenti esterni

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