Renault

casa automobilistica
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Renault (IPA /ʁə.'no/) è una casa automobilistica francese fondata nel 1898 a Parigi su iniziativa dell'imprenditore Louis Renault. Impostasi come una delle maggiori produttrici di vetture del Paese, durante l'occupazione nazista nella seconda guerra mondiale fu costretta a produrre veicoli e armamenti per il governo invasore.

Renault
Logo
Logo
StatoBandiera della Francia Francia
Forma societariaSocietà anonima
Borse valoriEuronext: RNO
ISINFR0000131906
Fondazione1º ottobre 1898
Fondata da
Sede principaleBoulogne-Billancourt
Controllate
Persone chiave
SettoreAutomobilistico
ProdottiAutovetture
Fatturato58770000000  (2017)
Utile netto5210000000  (2017)
Dipendenti181344 (2017)
Slogan«Better Renault»
Sito webwww.renaultgroup.com/

Dopo la guerra e la morte del fondatore, che fu anche accusato di collaborazionismo con il nazismo, l'impresa passò sotto il controllo statale con il nome di Régie nationale des usines Renault e per circa mezzo secolo rimase in mano pubblica: in tale periodo si consolidò come uno dei maggiori costruttori d'Europa e diede vita a modelli di grande successo come la Dauphine, venduta in circa 2500000 esemplari, la Renault 4, che ne vendette più di 8 milioni in trent'anni, e altri modelli di fascia medio-alta come la Renault 25 o la Fuego, con vendite nell'ordine delle centinaia di migliaia di esemplari.

Privatizzata nel 1996 e rinominata Renault SA, avviò da allora partnership con altri importanti costruttori come la svedese Volvo e la giapponese Nissan, oltre ad acquisire marchi sui mercati emergenti come la romena Dacia. Il gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi di cui è membro costituente era classificato nel 2017 il consorzio automobilistico più grande del mondo.

Storia modifica

La lunga storia della Renault attraversa tre principali fasi, qui brevemente illustrate.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Renault.

Société anonyme des usines Renault modifica

La Renault produce il suo primo modello – la Renault Type A – nel 1898. La Société Renault Frères è creata il 25 febbraio 1899, con effetto retroattivo al 1º ottobre 1898, da Marcel e Fernand Renault; Louis è all'epoca un impiegato.

 
Renault Caravelle

Durante gli anni venti e trenta, la concorrenza con Citroën fu particolarmente intensa.

Durante la Seconda guerra mondiale, le fabbriche di Louis Renault lavorarono per la Germania nazista producendo numerosi automezzi. Per questa ragione Renault, imputato di avere collaborato con il regime filo-nazista durante l'occupazione, fu arrestato nel 1944 durante la liberazione della Francia e morì in prigione, prima del processo e senza aver preparato una propria memoria difensiva. Successivamente l'autopsia evidenziò che il suo collo era stato spezzato, suggerendo che in realtà si fosse trattato di un omicidio.

Epoca pubblica: Régie nationale des usines Renault (1945 - 1996) modifica

 
Renault 4CV

Il suo impero industriale fu pertanto confiscato dal governo francese e il 16 gennaio 1945 la Renault divenne quindi un'industria pubblica (conosciuta come Régie nationale des usines Renault) inizialmente con la direzione di Pierre Lefaucheux.

Il primo modello dopo la rinascita sotto la direzione dello stato francese è la Renault 4CV, che fu presentata nel 1946 in tutta fretta.

Tra gli anni sessanta e settanta la casa rivive una nuova giovinezza, che la lancia nell'avventura americana con l'acquisto dell'American Motors. Sempre in quegli anni vengono presentati due dei modelli più venduti e longevi della casa, Renault 4 e Renault 5.

All'inizio degli anni ottanta la concorrenza con Peugeot si fa difficile e la casa perde lo scettro di regina delle vendite nel mercato interno. Il presidente Bernard Hanon viene sostituito da Georges Besse, che rilancia la marca e rivende delle società annesse come American Motors nel 1987. Dopo l'assassinio di Besse, il gruppo segue i suoi piani con Raymond Lévy. Poi arriva Louis Schweitzer nel 1992, sostituito nel 2005 da Carlos Ghosn.

Tra l'inizio degli anni ottanta e il 1994 Renault e Volvo collaborano, prima con uno scambio di meccaniche, poi con la costruzione di alcune unità in comune.

Privatizzazione ed alleanza internazionale: Renault SA (1996 - oggi) modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Renault-Nissan-Mitsubishi Alliance.

Nel luglio 1996 l'azienda viene privatizzata assumendo la denominazione di Renault SA: il gruppo Renault (holding) è Renault SA, mentre l'azienda produttrice di automobili è Renault SAS.

Alla fine degli anni novanta la Renault si allea con General Motors nel settore dei veicoli commerciali leggeri. Inizialmente (1997) l'accordo prevede la vendita, in alcuni mercati, del Renault Trafic anche sotto i marchi Opel e Vauxhall, con il nome Arena. Alla fine dello stesso anno viene presentato il nuovo Renault Master, anch'esso sottoposto all'identica operazione di semplice rimarchiatura per essere venduto dall'anno successivo come Opel (e Vauxhall) Movano.
Tali operazioni commerciali preludono allo sviluppo congiunto del nuovo modello del Trafic, che vede la luce alla fine del 2000. Renault è responsabile della progettazione, mentre il veicolo viene prodotto da General Motors nella fabbrica Vauxhall di Luton. Con ridotte modifiche, il furgone dà origine alla Opel Vivaro (Vauxhall per il Regno Unito), che sostituisce l'Arena.
L'anno seguente, in seguito all'assunzione del controllo di Nissan da parte di Renault, con un'iniezione di capitali per far uscire la casa giapponese da una crisi finanziaria, questo accordo coinvolge pure la casa nipponica. I due furgoni oggetto dell'alleanza tra Renault e GM vengono quindi proposti anche sotto il marchio giapponese; Interstar è il gemello di Master e Movano, mentre Trafic e Vivaro vengono affiancati dal Primastar, che Nissan inizia a produrre anche nella sua fabbrica di Barcellona in Spagna, anche per gli altri marchi dell'alleanza.

 
Renault 15
 
Una Renault 5 turbo
 
Una Renault Mégane III RS

Nel marzo 1999, come accennato sopra, nasce ufficialmente l'alleanza Renault-Nissan. Le due aziende hanno delle partecipazioni incrociate nel capitale di ciascuna, Renault possedendo il 44,4% del capitale di Nissan e quest'ultima il 15% di quello di Renault (2002). Inizia quindi un riassetto del gruppo, con la creazione di piattaforme comuni a entrambi i marchi. Carlos Ghosn assume la presidenza prima della sola Nissan e in un secondo momento di tutto il gruppo.
Questa alleanza non modifica alcune strategie già perseguite da Renault. Tra queste vi è la trattativa in corso col governo rumeno per acquistare il 51% del capitale del costruttore nazionale Dacia. Appena quattro mesi dopo la firma dell'alleanza Renault-Nissan, il costruttore francese ratifica il suo accordo con la Romania e prende il controllo di Dacia. Sebbene le installazioni industriali della società rumena siano in uno stato arretrato, l'obiettivo di Renault è quello di conquistare i mercati dei paesi emergenti e nel 2004 viene lanciata la Dacia Logan, una nuova berlina interamente sviluppata sotto il controllo di Renault, la cui peculiarità è costituita dal costo di partenza di 5000 .

In Formula 1, la Renault F1 è stata attiva come scuderia in 3 fasi distinte: dal 1977 al 1985, dal 2002 al 2011 (prendendo l'eredità della Benetton Formula), e dal 2016 ad oggi (sostituendo la Lotus F1 Team che a sua volta ne aveva preso il posto nelle precedenti 4 stagioni). Parallelamente ha svolto l'attività di motorista, oltre che per il team ufficiale anche per altre scuderie, a partire dal 1983, in diverse fasi.

Nel 2016 nell'alleanza Renault-Nissan entra anche il produttore giapponese Mitsubishi.

Tra il 2018 e l'inizio del 2020 seguono diversi avvicendamenti alla direzione del gruppo automobilistico: nel novembre 2018 l'amministratore delegato di Renault Ghosn è arrestato da funzionari giapponesi a seguito di una revisione interna condotta dalla Nissan. Le azioni trattate da Renault sono diminuite di oltre il 15% dopo l'arresto.[2] Il chief operating officer e il vice capo della società Thierry Bolloré, lontano cugino di Vincent Bolloré, diventa l'amministratore delegato ad interim e il direttore del board Philippe Lagayette il presidente in carica.[3] Nel gennaio 2019, in seguito alle dimissioni di Ghosn, la Renault annuncia di aver nominato Jean-Dominique Senard presidente e Bolloré amministratore delegato.[4] Nell'ottobre 2019 la Renault licenzia Bolloré, sgradito alla Nissan e in freddi rapporti con Senard, con effetto immediato. Al suo posto viene nominata ad interim la direttrice finanziaria Clotilde Delbos.[5] Si vuole dare nuovo impulso all'alleanza con la Nissan.[6] A gennaio 2020 viene scelto come nuovo Ad Luca De Meo che ha lasciato la direzione di Seat (gruppo Volkswagen) per assumere la carica dal 1º luglio successivo.

Nel maggio 2019 Fiat Chrysler Automobiles propone di fondere la propria attività con Renault alla pari.[7] Dopo la frenata del governo francese, e l'ostacolo alla fusione posto dal partner Nissan, la proposta è in seguito ritirata.[8]

Il 12 marzo 2021 viene presentato il nuovo logo dell'azienda[9]. Verrà utilizzato sulle piattaforme online da giugno 2021, mentre il primo modello prodotto con il nuovo marchio sarà creato nel 2022[10].

Veicoli elettrici modifica

Il gruppo Renault entrò nel mercato della mobilità elettrica nel 2010, nell'ambito dell'alleanza Renault-Nissan e sotto la forte spinta dell'allora A.D. Carlos Ghosn, investendovi 4 miliardi di € con l'obiettivo di diventarvi un competitore di primo livello[11]. Già alla fine di quell'anno fu presentata la Nissan Leaf, a cui sarebbero seguite la Renault Zoe e la Renault Twizy nel 2012. Già nel 2013 il gruppo era primo per vendite di autovetture elettriche, con 100.000 auto elettriche vendute globalmente[12]. Nel corso degli anni successivi le vendite annuali andarono aumentando e la Zoe giunse a fine 2019 a vendere 200.000 unità[13], con le vendite globali del gruppo attestatesi a fine 2021 a un milione di veicoli[14].

Nel 2021 viene lanciato il nuovo marchio Mobilize per una serie di microcar e soluzioni di car sharing tutte operanti nel settore elettrico[15]. Disponibile a partire dal 2024, l'offerta di comporrà principalmente di due microcar: la Mobilize Duo per i privati e la Bento come veicolo più commerciale[16] (due quadricicli leggeri, offerti anche in abbonamento con una serie di servizi).

Organizzazione modifica

Marchi (2018) modifica

Marchi del Groupe Renault

Il ramo Renault Bus, produzione di autobus, è stato dapprima fuso in Irisbus e poi ceduto ad Iveco Bus.

Il ramo Renault Trucks, produzione di veicoli commerciali e industriali, è stato ceduto e fa parte del Volvo Group; Renault Trucks comprende anche la marca statunitense Mack Trucks; questo ramo comprende anche RTD.

Il ramo Renault Agriculture, produzione di trattori agricoli, è stato ceduto ed è detenuto dalla tedesca Claas.

Partecipazioni (2018) modifica

  Renault SA (Groupe Renault)

Azionariato (2018) modifica

Azionariato di Renault SA (Groupe Renault)

Autovetture modifica

In ordine alfabetico; tra partentesi le date di produzione; alcuni modelli (ed esempio Clio, Espace, Mégane o Twingo) sono stati prodotti in diverse serie.

Modelli attuali (2023) modifica

Commercializzati in Francia e in Europa

Modelli del passato modifica

Alcuni modelli del passato

Loghi modifica

Renault modifica

Renault Group modifica

Note modifica

  1. ^ (FR) Communiqué du conseil d'administration, su media.group.renault.com, 24 gennaio 2019.
  2. ^ (EN) Ghosn arrested in misconduct probe, in Automotive News Europe, 19 novembre 2018. URL consultato il 19 novembre 2018.
  3. ^ (FR) Wladimir Garcin, Arrestation de Carlos Ghosn: le tandem Lagayette-Bolloré nommé à la tête de Renault, in Le Figaro, 20 novembre 2018. URL consultato il 18 gennaio 2019.
  4. ^ (FR) Board of Directors communication, in Renault, 24 gennaio 2019. URL consultato il 24 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2019).
  5. ^ Renault, licenziato Bolloré, Clotilde Delbos nuovo CEO ad interim, su quattroruote.it, 11 ottobre 2019. URL consultato il 21 ottobre 2019.
  6. ^ Stefano Montefiori, Renault licenzia Bolloré, poteri a Clotilde Delbos, Corriere della Sera, 12 ottobre 2019, p. 43
  7. ^ (EN) Fiat Chrysler proposes 50-50 merger with Renault, su TechCrunch. URL consultato il 27 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2022).
  8. ^ (EN) David Keohane, Leo Lewis e James Fontanella-Khan, Fiat Chrysler withdraws €33bn Renault merger offer, in Financial Times, 5 giugno 2019. URL consultato il 6 giugno 2019.
  9. ^ Logo Renault, arriva una nuova losanga, su NEWSAUTO.it, 12 marzo 2021. URL consultato il 19 marzo 2021.
  10. ^ Industria e Finanza, Renault - Il nuovo logo debutterà sui modelli di serie nel 2022 - VIDEO, su Quattroruote.it, 12 marzo 2021. URL consultato il 19 marzo 2021.
  11. ^ (EN) Carmakers gearing up for mass market EVs, su Reuters, 15 novembre 2010. URL consultato il 22 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).
  12. ^ (EN) Renault-Nissan sells its 100,000th electric car, su greencarcongress.com, 23 luglio 2013. URL consultato il 22 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2023).
  13. ^ (EN) Renault’s Flins factory: 200,000 ZOEs produced - Renault Group, su www.renaultgroup.com. URL consultato il 22 dicembre 2023.
  14. ^ Alliance RNM global media website, su media.alliancernm.com. URL consultato il 22 dicembre 2023.
  15. ^ La nostra missione: la mobilità sostenibile, su mobilize.it. URL consultato il 22 dicembre 2023.
  16. ^ Offerta abbonamento Duo e Bento - Mobilize, su mobilize.it. URL consultato il 22 dicembre 2023.
  17. ^ Renault. Connaissez-vous l'histoire du logo interdit ?, su www.largus.fr. URL consultato il 26 dicembre 2022.
  18. ^ (FR) L'histoire du Losange Interdit de Renault - News d'Anciennes, su newsdanciennes.com, 24 febbraio 2019. URL consultato il 26 dicembre 2022.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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