Chiesa di San Bernardo (Vercelli)

edificio religioso di Vercelli

La chiesa di San Bernardo è una chiesa parrocchiale nella zona centrale di Vercelli in Piemonte. Rientra nel vicariato di Vercelli dell'omonima arcidiocesi e risale al XII secolo.[1][2][3]

Chiesa di San Bernardo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàVercelli
IndirizzoVia Laviny
Coordinate45°19′36.08″N 8°25′14.03″E / 45.326688°N 8.420563°E45.326688; 8.420563
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Bernardo
Arcidiocesi Vercelli
ArchitettoGiuseppe Locarni
Inizio costruzioneXII secolo
Sito webwww.arcidiocesi.vc.it/vicarie/vercelli/parrocchia-san-bernardo/

Storia modifica

La prima citazione del luogo di culto a Vercelli con dedicazione a San Bernardo risale al 1164 quando era già chiesa parrocchiale e dagli atti si desume che si trovasse all'interno della cerchia muraria. Sin dal momento della sua fondazione il tempio fu affidato alle cure dei religiosi che seguivano gli insegnamenti di Bernardo di Mentone poi, nel 1522, la giurisdizione venne assegnata all'ordine mendicante di Sant'Agostino. Nel 1630 la città di Vercelli venne colpita dalla peste (la stessa descritta nei Promessi sposi).

La popolazione si recava a venerare l'immagine della Madonna degli infermi, all'epoca posta in altra zona. Quando nel 1835 il colera colpisce la città, i cittadini, anche a seguito di una petizione all'arcivescovo d'Angennes che viene accolta, trovano una degna collocazione all'effige. Viene scelta negli anni 1836/37 la chiesa di san Bernardo. Per tale motivo la chiesa assume due nomi: dalla parte della facciata rimane l'antico nome san Bernardo; l'ingresso laterale, che ha uno stile prettamente neo-romanico affianca anche il nome di Madonna degli infermi.

 
Cappella dedicata alla Madonna degli Infermi (dipinto epoca 1630)


Il 18 settembre 1803 venne colpito dagli effetti delle soppressioni napoleoniche.[1] Dopo un periodo di degrado dovuto prima all'occupazione militare e poi all'abbandono la chiesa venne restaurata in modo importante e riaperta al culto alla fine del XIX secolo, precisamente nel 1884 l'ampliamento è realizzato con la supervisione dell'architetto Locarni. Nel 1967 venne descritta come l'ultima superstite delle tante chiese in stile romanico cittadine.[1]

Descrizione modifica

Esterni modifica

La facciata a capanna in stile neoromanico è in mattoni a vista arricchita da due formelle. Il portale architravato è sovrastato in asse da una fienstra a bifora e da un grande oculo.[1][3]

Interni modifica

 
La vista d'interni (dall'altare) della cupola mostra chiaramente il punto d'incontro, diviso da una breve scalinata, fra la struttura antica e la parte neoromanica ottocentesca

La sala è suddivisa in tre navate con volta a crociera. In controfacciata si conserva un importante organo a canne dei fratelli Krengli (1955).[1][4]

 
La zona dell'altare e in alto, a destra, l'organo ligneo

Note modifica

  1. ^ a b c d e Chiesa di San Bernardo <Vercelli>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 20 agosto 2022.
  2. ^ BeWeB.
  3. ^ a b Chiesa di San Bernardo, su cittaecattedrali.it. URL consultato il 20 agosto 2022.
  4. ^ San Bernardo, Vercelli, organo ligneo da muro Krengli 1955, su catalogo.beniculturali.it.

Bibliografia modifica

  • Alessia Meglio, La chiesa di San Bernardo a Vercelli: l'edificio ed il suo apparato decorativo alla luce delle vicende costruttive e dei restauri, Vercelli, Rotary Club, 2005, OCLC 315395766.
  • San Bernardino, Notizie risguardanti il ducentenario della solennità di Maria Santissima, venerata nella Chiesa Parrle. di S. Bernardo di Vercelli sotto il titolo di Salute degli Infermi in seguito all'ottenuta liberazione dal contagio nell'anno 1630 : e divote orazioni sacre alla Gran Madre di Dio degli Infermi Salute : unitamente ad alcuni componimenti poetici, Vercelli, Ceretti, 1830, OCLC 82257422.

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