Chiesa di San Leonardo (Trento, Vigolo Baselga)

chiesa a Vigolo Baselga, Trento

La chiesa di San Leonardo è la parrocchiale di Vigolo Baselga, frazione di Trento in Trentino. Risale al XIII secolo.[1][2]

Chiesa di San Leonardo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
LocalitàVigolo Baselga (Trento)
Coordinate46°04′55.4″N 11°02′44.9″E
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Leonardo
Arcidiocesi Trento

La prima citazione documentale attinente all'edificio religioso risale al 1236 e nel secolo successivo fu oggetto di arricchimenti decorativi che in parte ci sono pervenuti.

Simone II Baschenis venne chiamato nel 1541 da Cristiano Durckeinerper, parroco di Sopramonte, per decorare a fresco la navata e gli altari[1] (sino al XV secolo il paese era chiamato Vigolo di Sopramonte).[2]

 
Interno della chiesa di San Leonardo.

Nella prima metà del XVIII secolo, dopo l'ampliamento della sala, gli interni vennero decorati a stucco (probabilmente da Francesco Pasquelli) e la volta presbiteriale venne decorata con dipinti murali. Nel 1726, dopo la fine dei lavori, la chiesa fu benedetta. Nuovi interventi, con rifacimenti, vennero realizzati attorno al 1790.[1]

Venne elevata a dignità primissariale, sussidiaria della parrocchia di Baselga, nel 1817, e venti anni dopo ebbe la concessione del fonte battesimale. Alla fine del secolo il campanile, alla sommità, venne dotato di una particolare merlatura, senza una cuspide centrale.[1]

Un ultimo importante ciclo di restauri è stato realizzato all'inizio del XXI secolo.[1]

Descrizione

modifica

Gli interni sono barocchi, adornati di stucchi policromi. I quadri alle pareti sono attribuiti a Nicolò Volani. La pala nell'altare laterale destro, Immacolata e santi, è di Rensi, mentre quella di fronte, sull'altare a sinistra, San Martino, è attribuita ad Antonio Vanzo. L'altare maggiore è in marmo bianco di Carrara e in marmo rosso di Francia.[2]

  1. ^ a b c d e Chiesa di San Leonardo - Mattarello, Trento, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in web.
  2. ^ a b c Aldo Gorfer, p. 287.

Bibliografia

modifica

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica