Chiesa di San Lorenzo (Vallebona)

edificio religioso di Vallebona

La chiesa di San Lorenzo è un luogo di culto cattolico situato nel comune di Vallebona, in provincia di Imperia. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato di Bordighera e Valle Nervia della diocesi di Ventimiglia-San Remo.

Chiesa di San Lorenzo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàVallebona
IndirizzoPiazza Marconi, 9, Vallebona (IM)
Coordinate43°48′46.66″N 7°40′00.87″E / 43.812961°N 7.666908°E43.812961; 7.666908
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Lorenzo
Diocesi Ventimiglia-San Remo
Consacrazione1705
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzioneXIII secolo
CompletamentoXVIII secolo

Storia e descrizione modifica

 
La zona absidale e il quadrato campanile del XIII secolo

Anticamente sul sito dell'odierna parrocchiale esisteva in epoca romana un tempio pagano dedicato alla dea Diana.[1] Con l'opera di cristianizzazione della valle intorno all'anno mille, portata a compimento dai monaci benedettini dell'abbazia di Lerino, il sito venne convertito in luogo di culto cristiano con un primo edificio datato al XIII secolo[2] e intitolato a san Lorenzo martire e diacono.[1] Di questa epoca rimane la testimonianza dell'attiguo torre campanaria in pietra a vista e dalla forma quadrata.

Trecento anni dopo, nel 1460,[1] sotto la guida pastorale di don Francesco Corrubeus,[1] la popolazione di Vallebona da inizio ad un'opera di restauro e ampliamento della chiesa che assume le forme architettoniche dello stile romanico. Fu il vescovo di Ventimiglia monsignor Stefano de Robis, con atto del 1467,[1] ad elevarla al titolo di rettoria. Al 17 maggio 1705[1] risale la consacrazione solenne dell'edificio da parte del vescovo ventimigliese monsignor Ambrogio Spinola alla presenza, oltre la popolazione vallebonese e del territorio, anche i rappresentanti del clero della Magnifica Comunità degli Otto Luoghi.

Furono i progetti presentati dagli architetti Bonsignore di Ventimiglia e Bettini di Breglio[1] a tramutare la struttura, con l'avvio nel 1720,[1] nelle attuali forme barocche; un'opera di trasformazione degli interni, soprattutto le stuccature e le rifiniture, portate a compimento nel 1880.[1] I lavori videro la demolizione degli antichi pilastri, delle navate, della volta, la sopraelevazione delle murature, il consolidamento generale degli interni e la costruzione ex nova della volta e zona absidale. Quest'ultima fu al centro di una polemica[1] con la confraternita del Santo Spirito, proprietaria del vano adiacente al muro della chiesa e sede della stessa dalla prima metà del XVI secolo,[1] che riuscì ad impedirne la totale demolizione. Il vano "risparmiato" è l'attuale sacristia della parrocchiale.

Nella facciata, realizzata nelle forme finali nel 1841,[2] è presente il portale ogivale in ardesia con l'iscrizione 1458 che farebbe riferimento alla prima trasformazione del sito.[2] Tra le opere d'arte il dipinto di Giulio De Rossi raffigurante l'Adorazione del Santissimo Sacramento, datato al 1550.[2]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k Fonte dal sito del comune di Vallebona, su vallebona.info. URL consultato il 19 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).
  2. ^ a b c d Fonte dal libro di Enzo Bernardini, Villaggi di Pietra. Viaggio nell'entroterra della Riviera dei Fiori, San Mauro (TO), Tipografia Stige, 2002.

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