Chiesa di San Martino (Padula)
La chiesa di San Martino è uno dei più antichi edifici religiosi di Padula, in provincia di Salerno.
Chiesa di San Martino | |
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Stato | Italia |
Regione | Campania |
Località | Padula |
Coordinate | 40°20′20.85″N 15°39′32.15″E |
Religione | cattolica |
Titolare | San Martino di Tours |
Diocesi | Teggiano-Policastro |
Consacrazione | fine XIII secolo[1] |
Inizio costruzione | XIII secolo |
Completamento | XIII secolo[2] |
Storia
modificaLa chiesa è tra i monumenti più importanti di Padula: essa è situata nel cuore del rione del Tuorno (lo Gerone), di cui si ha documentazione nel 1292.[3] Nel 1498 viene annessa alla chiesa matrice di San Michele Arcangelo, come una delle nove parrocchie del paese. Essa conserva ancora oggi le caratteristiche e l'integrità originale.[4]
Architettura e arte
modificaPianta e struttura
modificaLa pianta dell'edificio è di struttura rettangolare, a navata unica, con un'abside semicircolare, orientata a sud, dietro alla quale è situata l'antica sacrestia. La navata è divisa in tre campate, sostenute da contrafforti e archi a sesto acuto, che reggono la copertura a due spioventi. Le travature sono di carattere quattrocentesco. L'altare è coperto da una struttura in materiale misto, con l'immagine dipinta di San Martino di Tours.[4] Il soffitto è piano, la copertura è inclinata con falde ricoperte da tegole. L'ingresso è più alto rispetto al piano di cinque gradini ed è costituito da un portale in pietra scolpita, risalente al 1750, e incassato a parete.[5]
Caratteri artistici e arredi
modificaIl piccolo presbiterio è circondato da un coro ligneo del cinquecento, con sei stalli, ad opera di artigiani locali, in cui è incassato l'altare maggiore, realizzato nella caratteristica pietra di Padula. Esso era sormontato da un quadro rappresentante la gloria di San Martino.[4]
Un secondo dipinto raffigurava Sant'Antonio, la Madonna col Bambino e Santa Caterina da Siena. Dai documenti delle visite pastorali avvenute per oltre un secolo, dal 1616 al 1797, si informa dell'esistenza di un altare dedicato a Santa Sofia. Sopra l'organo sono situate tre statue «antichissime e logore»:[6] la Vergine Maria e l'Arcangelo Gabriele.[6]
La volta ha tre affreschi: il primo rappresenta San Michele come un guerriero che impugna la spada per debellare Lucifero, cui sotto è raffigurata l'iscrizione latina "Similis ero" (Sarò come Dio).[5] Il secondo affresco, del 1812, raffigura Maria Assunta in cielo con Bambinello, che protende le braccia verso San Martino e un altro diacono (presumibilmente l'abate dell'epoca o il committente del dipinto).[5] Il terzo, anch'esso del 1812, rappresenta San Filippo Neri, attribuito ad artisti locali.[5]
Note
modificaBibliografia
modifica- Elia Giudice, Cap. IV: San Michele Arcangelo e le chiese aggregate, in Secoli di storia, di fede e arte nelle chiese di Padula, Stampa editoriale, pp. 91-98.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Martino
Collegamenti esterni
modifica- Blog ufficiale, su destinazioneseletanagrovallodidiano.info.
- Chiesa di San Martino, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.