Chiesa di San Nicola di Bari (Solferino)

chiesa nel comune italiano di Solferino

La chiesa di San Nicola di Bari è la parrocchiale di Solferino, in provincia e diocesi di Mantova[2][3]; fa parte del vicariato di San Luigi.

Chiesa di San Nicola di Bari
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàSolferino
Indirizzopiazza Castello[1]
Coordinate45°22′23.1″N 10°33′47.94″E / 45.373082°N 10.563317°E45.373082; 10.563317
TitolareSan Nicola di Bari
Completamento1593

Storia modifica

Nel 1410 la chiesa di Solferino risultava dipendente dalla pieve di Castiglione delle Stiviere; la parrocchia, originariamente dedicata a san Pietro, a partire del 1566 è attestata con l'intitolazione a san Nicola di Bari, mentre le due cappelle di San Pietro e dei Discipline sono registrate come sussidiarie[4].

La chiesa venne riedificata verso la fine del Cinquecento, con il termine dei lavori datato 1593; in un secondo momento vennero realizzate anche la torre campanaria, la sagrestia e la canonica[2].

Dallo Stato della chiesa e clero bresciano dell'anno 1727 si apprende che all'epoca la parrocchiale era inserita nel vicariato di Castiglione delle Stiviere, che alla cura d'anime erano preposti il parroco, otto ulteriori sacerdoti parrocchiali e quattro chierici e che il numero dei fedeli era pari a 1115[4].

Nel 1787 la parrocchia solferinese, assieme a molte altre dell'Alto Mantovano, passò dalla diocesi di Brescia a quella di Mantova, adeguando così il confine tra le due circoscrizioni ecclesiastiche a quello tra le due province[4].

Il vescovo Giovanni Corti, durante la sua visita pastorale alla metà del XIX secolo, rilevò che i fedeli ammontavano a 1089, che la parrocchia era retta dal parroco, dal curato e da un terzo sacerdote e che vi era la confraternita dei Disciplini[4].

Nel 1965, in ossequio alle norme postconciliari, la chiesa venne dotata dell'altare rivolto verso l'assemblea, realizzato con materiali provenienti dal precedente altare maggiore in marmo[2].

Due anni dopo, con la riorganizzazione territoriale della diocesi, la parrocchia passò dal vicariato di Castiglione delle Stiviere, contestualmente soppresso, al neo-costituito vicariato di San Luigi[4]; nel 1968 la chiesa venne poi interessata da un intervento di restauro che riguardò la copertura[2].

Descrizione modifica

Esterno modifica

 
L'abside e il fianco sudoccidentale della chiesa

La facciata della chiesa, rivolta a nordovest, è suddivisa da una cornice marcapiano in due ordini, entrambi tripartiti da quattro paraste d'ordine tuscanico; in quello inferiore, abbellito da un ampio arco a tutto sesto, si aprono i tre portali d'ingresso timpanati, mentre quello superiore è coronato da un ulteriore registro, caratterizzato da una nicchia con statua, sormontato dal frontone e affiancato da due raccordi curvilinei all'ordine sottostante[2].

Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora a tutto sesto ed è coperto dal tetto a quattro falde.

Interno modifica

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, abbellita da archi a tutto sesto, le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti la cornice modanata e aggettante sopra la quale si imposta la volta a botte ribassata; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini e chiuso dall'abside di forma semicircolare[2].

Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la pala con soggetto San Nicola di Bari, risalente al XVIII secolo, e un'icona ritraente la Discesa dello Spirito Santo, di provenienza russa[5].

Note modifica

  1. ^ Chiesa di S. Nicola di Bari - Solferino (MN), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 marzo 2024.
  2. ^ a b c d e f Chiesa di San Nicola di Bari Vescovo <Solferino>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 marzo 2024.
  3. ^ BeWeB.
  4. ^ a b c d e Parrocchia di San Nicola di Bari vescovo, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 marzo 2024.
  5. ^ Solferino - S. Nicola di Bari vescovo, su diocesidimantova.it. URL consultato il 30 marzo 2024.

Voci correlate modifica

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