Chiesa di Santa Maria della Pietà (Palmi)

La chiesa di Santa Maria della Pietà era un luogo di culto cattolico di Palmi.

Chiesa economale di Sant'Elia e di Santa Maria della Pietà di questa Città di Palme.[1]
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCalabria
LocalitàPalmi[1]
Religionecattolica
TitolareSanta Maria della Pietà
Sant'Elia profeta
DiocesiMileto
Inizio costruzioneXVII secolo[1]

Storia modifica

Della chiesa di Santa Maria della Pietà resta la documentazione negli atti della Cassa Sacra, nelle deliberazioni comunali e nelle stampe.

Venne citata da don Bruno Trifiletti, arciprete della parrocchia di San Nicola, in un memoriale del 1740 redatto per l'elevazione della chiesa Madre a Collegiata.[1]

Fu ricostruita, dopo la distruzione del terremoto del 1783, nel 1785 dal maestro Giuseppe Repace in un altro luogo della città e venne intitolata a Sant'Elia.[2]

Alterne vicende subì la chiesa, poiché nel tempo fu anche adibita a teatro e seggio elettorale, nonostante le proibizioni deliberate dal comune di Palmi e dalla Sottoprefettura a tutela del luogo sacro. Tuttavia la stampa del tempo illustrò e recensì gli spettacoli, prosa e lirica, che vi si tenevano. Anche per la precarietà dei locali, la stessa stampa del tempo auspicò la costruzione di un autentico teatro, aspirazione poi realizzata nel 1893 con l'inaugurazione del teatro Nicola Antonio Manfroce. La chiesa, realizzata in pietra e calce, era lunga circa 20,80 metri, larga 7,80 metri ed alta 6,24 metri. Inoltre, come era in uso nel passato, al suo interno vi erano sepolture.

Note modifica

  1. ^ a b c d De Salvo, pag. 237.
  2. ^ Il luogo della nuova chiesa era nella zona della città in cui, a tutt'oggi, vi è una strada che ne porta lo stesso nome, cioè la via Sant'Elia e precisamente nell'orto chiamato la Bazzea (o Abbazzea), che corrisponde al quartiere cittadino che si estende nei pressi dell'edificio scolastico del Liceo Classico "Nicola Pizi".

Bibliografia modifica

  • Antonio De Salvo, Ricerche e studi storici intorno a Palmi, Seminara e Gioia Tauro, Napoli, Lopresti, 1889.