Cinema Marraccini

edificio di Grosseto

Il cinema Marraccini è un edificio situato nel centro storico di Grosseto, in Toscana.

Cinema Marraccini
Particolare della facciata nel 2012
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàGrosseto
IndirizzoVia Giuseppe Mazzini, 155-159
Coordinate42°45′32.7″N 11°06′48.5″E / 42.759083°N 11.113472°E42.759083; 11.113472
Informazioni generali
CondizioniIn abbandono
Costruzione1925-1926
Inaugurazione11 ottobre 1926
Realizzazione
ArchitettoRenato Della Rocca
ProprietarioComune di Grosseto
CommittenteGiovanni Marraccini

Il palazzo si trova lungo il lato sud-occidentale di via Mazzini, addossato sul camminamento delle mura medicee di fronte all'arco che permette il collegamento con i portici di piazza Dante.[1] Fu costruito nel 1926 sul luogo del primo cinematografo di Grosseto, lo "Splendor" di Guido Lumachi, per volere dell'imprenditore Giovanni Marraccini, con progetto di Renato Della Rocca.[2] Inizialmente Cinema Savoia, prese poi il nome del proprietario al termine della seconda guerra mondiale.[1] Il cinema rimase attivo per tutto il XX secolo, fino all'ultima proiezione avvenuta nell'ottobre 2003; da allora la struttura è rimasta abbandonata per vent'anni.[1] Nel 2022 è stata acquistata dal Comune di Grosseto.[3]

Storia modifica

Una prima sala cinematografica nacque tra via Mazzini e la costa del Cassero nel 1907, su iniziativa di Guido Lumachi, fotografo e pioniere della cinematografia a Grosseto, che aveva organizzato le prime proiezioni al teatro degli Industri a partire dal 1906.[1] Il cinema "Splendor" venne inaugurato il 2 novembre 1907 e passò in gestione pochi anni dopo alla Società esercizio teatri e cinematografi di Livorno, il cui direttore, Virginio Milanese, ordinò dei lavori di ampliamento e lo dotò di un palcoscenico, inaugurandolo nuovamente nel 1913.[1]

Al termine della prima guerra mondiale, Guido Lumachi vendette l'attività a Giovanni Marraccini (1886–1965) e Olinto Perissi.[1] Marraccini, nuovo direttore del cinematografo, predispose la costruzione di un monumentale edificio da realizzarsi in luogo della sala "Splendor", affidando il progetto all'ingegnere romano Renato Della Rocca.[2][4] I lavori, iniziati nel 1925, si conclusero l'anno successivo e il nuovo cinema "Savoia" fu inaugurato l'11 ottobre 1926.[1] La struttura si presentava come all'avanguardia per l'epoca, caratterizzata dall'uso portante del cemento armato e da un lucernario sul tetto che permetteva la ventilazione e il regolare ricambio d'aria della sala.[1][4]

Inizialmente adibito sia a cinema sia a teatro, l'edificio fu ristrutturato e destinato esclusivamente alle proiezioni negli anni immediatamente successivi alla fine del secondo conflitto mondiale, con l'eliminazione del palcoscenico.[1] In quell'occasione il cinema prese il nome dal proprietario Giovanni Marraccini. Un'ulteriore opera di ristrutturazione avvenne nel 1973, su progetto di Bruno Pedotti, quando fu realizzato l'impianto di climatizzazione ed eliminato il lucernario.[1]

Il cinematografo rimase attivo per tutto il XX secolo e chiuse definitivamente la sera dell'8 ottobre 2003, dopo la proiezione dell'ultimo film in cartellone, Il miracolo di Edoardo Winspeare.[4][5][6][7]

Dopo quasi vent'anni di abbandono, il palazzo è stato acquistato all'asta dal Comune di Grosseto il 25 ottobre 2022.[3][8]

Descrizione modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j Celuzza, Papa 2013, pp. 146–147.
  2. ^ a b Crispolti, Mazzanti, Quattrocchi 2005, p. 46.
  3. ^ a b Marraccini, il Comune si aggiudica l'asta, su Comune di Grosseto, 25 ottobre 2022. URL consultato l'8 agosto 2023.
  4. ^ a b c Il cinema Marraccini va in pensione, Il Tirreno, 10 ottobre 2003. URL consultato il 12 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).
  5. ^ CINEMA Grosseto, Il Tirreno, 8 ottobre 2003. URL consultato il 12 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).
  6. ^ Una storia affascinante, Il Tirreno, 22 novembre 2003. URL consultato il 12 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).
  7. ^ Nel Marraccini rinnovato potrebbe nascere una scuola, Il Tirreno, 2 settembre 2003. URL consultato il 12 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).
  8. ^ Svolta storica per il "Marraccini". L'ex cinema ora è del Comune, La Nazione, 26 ottobre 2022. URL consultato l'8 agosto 2023.

Bibliografia modifica

  • Mariagrazia Celuzza e Mauro Papa, Grosseto visibile. Guida alla città e alla sua arte pubblica, Arcidosso, Edizioni Effigi, 2013.
  • Enrico Crispolti, Anna Mazzanti e Luca Quattrocchi (a cura di), Arte in Maremma nella prima metà del Novecento, Milano, Silvana Editoriale, 2005.
  • Letizia Franchina (a cura di), Tra Ottocento e Novecento. Grosseto e la Maremma alla ricerca di una nuova immagine, Monteriggioni, Grafiche Bruno, 1995.
  • Mario Innocenti e Elena Innocenti, Grosseto: briciole di storia. Cartoline e documenti d'epoca 1899-1944, edizione riveduta e corretta, Grosseto, Editrice Innocenti, 2005.
  • Mario Innocenti, Sara Goi e Emanuele Turbanti, Il «Pidocchino» e gli altri cinema di Grosseto: briciole di storia, Grosseto, Editrice Innocenti, 2009.
  • Marcella Parisi, Grosseto dentro e fuori porta. L'emozione e il pensiero, Siena, C&P Adver Effigi, 2001.

Voci correlate modifica

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