Circuito di attesa
L'attesa, o più propriamente il volo nel circuito di attesa (in inglese "holding" oppure "holding pattern"), consiste in una predeterminata manovra che ha lo scopo di mantenere l'aeromobile su di un fix, in una definita porzione di spazio, mentre attende di essere autorizzato a proseguire in rotta o ad iniziare un avvicinamento per l'atterraggio.
Il circuito è costituito da due tratti rettilinei raccordati da due virate di 180° per un tempo totale di quattro minuti circa, un minuto per ogni tratto del circuito;[1] generalmente si ha come punto di riferimento una radioassistenza (ad esempio un VOR o un NDB), un incrocio di radiali, oppure un fix.
Il tratto rettilineo, in avvicinamento alla radioassistenza, si chiama inbound track, quello parallelo e reciproco in allontanamento, si chiama outbound track. Le due virate di raccordo, effettuate verso destra nei circuiti di attesa standard, rispettivamente si chiamano fix end e outbound end. La virata dopo l'inbound track è la fix end, mentre l'altra virata a chiusura del circuito è la outbound end e si ha alla fine dell'outbound track.
Durante il volo nel circuito di attesa si devono rispettare dei precisi limiti di velocità, in modo da delimitare sia la lunghezza dei tratti rettilinei che il raggio delle virate, così da rimanere in un'area ben definita e priva di altro traffico aereo. Ogni circuito è suddiviso in diversi livelli di volo, ognuno dei quali è distante dagli altri 1000 ft (circa 300 m), in questo modo lo stesso circuito può essere percorso da diversi velivoli in completa sicurezza. La somma di tutti i diversi circuiti sovrapposti prende il nome in inglese di stack e un controllore del traffico aereo che si dedichi alla gestione degli aeromobili in attesa in questi circuiti è chiamato stack manager. L'aereo situato nel livello più basso sarà di solito il primo autorizzato ad atterrare, mentre gli altri velivoli scenderanno ogni volta di un livello in attesa del loro turno. Gli aerei che si aggiungono all'attesa, vengono posti via via in circuiti a quota progressivamente maggiore.[2]
Settori di ingressoModifica
L'ingresso nel circuito di attesa è in funzione dell'angolo con cui l'aereo arriva rispetto all'inbound track:
Considerando l'inbound della holding Standard, avremo un'entrata parallela per 110°, un'entrata diretta per 180° e un'entrata a goccia (teardrop) per 70°.
Viceversa, per una holding Non Standard, avremo un'entrata a goccia per 70°, un'entrata diretta per 180° e un'entrata parallela per 110°
Esempio di Holding Standard: 360° Right Turn:
Dalla radiale 360 alla radiale 110, Entrata Parallela
Dalla radiale 110 alla radiale 290, Entrata Diretta
Dalla radiale 290 alla radiale 360, Entrata a Goccia (Teardrop)
Esempio di Holding Non Standard: 360° Left Turn:
Dalla radiale 360 alla radiale 070, a Goccia (Teardrop)
Dalla radiale 070 alla radiale 250, Entrata Diretta
Dalla radiale 250 alla radiale 360, Entrata Parallela
Limiti di velocitàModifica
L'ingresso nei circuiti di attesa e il volo al loro interno deve essere effettuato a velocità indicate (IAS) stabilite dall'ICAO.
NoteModifica
- ^ circuito (aeronautica), in Sapere.it. URL consultato il 07/06/2011.
- ^ Pietro Pallini, Holding pattern, in Manuale di volo, 19 aprile 2011. URL consultato il 07/06/2011.
Voci correlateModifica
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