Cisti dentigera

(Reindirizzamento da Cisti follicolare)
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La cisti dentigera o cisti follicolare è una lesione disembriogenetica di aspetto cistico che si origina in conseguenza di una degenerazione patologica dell'organo deputato alla formazione dello smalto dentario, al termine della sua azione. Per questo motivo è sempre associata alla corona di un dente incluso od in fase di eruzione, ed in quest'ultimo caso viene anche chiamata cisti eruttiva. Si tratta della seconda forma più comune di patologia cistica delle ossa mascellari, e si manifesta tipicamente in età giovanile[1], più frequentemente tra la seconda e terza decade di vita. Nelle sue fasi iniziali è asintomatica ed è quindi riscontrabile solo tramite un esame radiografico. Con il tempo tende ad aumentare di dimensioni, arrivando alla deformazione dell'osso coinvolto, potendo così manifestare una sintomatologia legata al processo di espansione e compressione delle strutture circostanti. La terapia di scelta in caso di lesione associata ad un dente incluso è chirurgica, e prevede l'enucleazione completa di lesione e dente (cistectomia) o, nel caso di possibilità di recupero del dente associato o di pericolo per i tessuti circostanti, l'apertura per favorire la decompressione (marsupializzazione), con un'eventuale seconda fase di asportazione completa. Nel caso di denti in fase di eruzione spontanea (cisti eruttiva) non è invece quasi mai necessario intervenire.

Cisti dentigera
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM526.0
ICD-10K09.0
MeSHD003803
Sinonimi
Cisti follicolare
Cisti eruttiva

Epidemiologia modifica

La cisti dentigera rappresenta la seconda lesione di tipo cistico più frequente delle ossa mascellari dopo quella radicolare[2]. Rispetto a quest'ultima è più frequente in età giovanile, in particolare nella seconda e terza decade di vita, con una predilezione per il sesso maschile[3][4]. La si ritrova quasi esclusivamente in associazione a denti permanenti o sovrannumerari, anche se sono stati segnalati rari casi di associazione con denti decidui[5][6]. Tende inoltre a presentarsi con maggiore frequenza nella regione mandibolare[7].

La variante eruttiva può invece comparire in associazione sia a denti decidui che permanenti, e di conseguenza la si osserva più frequentemente nella prima decade di vita[8].

Eziopatogenesi modifica

La formazione di una cisti dentigera avviene in conseguenza della degenerazione patologica dell'organo dello smalto, deputato alla formazione della componente smaltea della corona del dente. Normalmente, al termine della sua azione questa struttura si trasforma nell'epitelio ridotto dello smalto, circondando la corona prima della sua fuoriuscita, per poi scomparire in seguito all'eruzione del dente. In alcuni casi si può innescare un processo di accumulo di liquido che porta alla creazione di una cavità patologica, che va a circondare progressivamente la corona del dente, a partire dalla giunzione amelo-cementizia. Talvolta il processo di degenerazione cistica sembra avvenire precocemente, arrestando il processo di formazione della corona prima del suo completamento[9]. La causa all'origine della trasformazione patologica non è al momento conosciuta, anche se in alcuni casi limitati è stato suggerito l'intervento di uno stimolo infiammatorio da lesioni periapicali di denti decidui malati[10].

Complicanze modifica

La complicanza più comune è l'infezione della cavità cistica o empiema. In questo caso si avranno le tipiche manifestazione legate ad un'infezione acuta, con dolore, tumefazione e rialzo della temperatura corporea. Si può avere fistolizzazione nel cavo orale o a livello della cute facciale[11][12].

Sono stati riportati alcuni casi di sviluppo di carcinoma a cellule squamose da cisti dentigera[13], ma l'evenienza è considerata estremamente rara. Altrettanto poco frequente sembra essere l'associazione tra cisti dentigera e tumore odontogeno adenomatoide[14][15].

Anatomia patologica modifica

La cisti dentigera si presenta in rapporto di stretta contiguità con un dente incluso o in eruzione, la cui corona viene completamente circondata dalla lesione, a partire dalla giunzione amelo-cementizia. Nei casi di lesione sviluppata la cavità può estendersi a circondare progressivamente il dente da cui la patologia ha avuto origine, arrivando ad inglobarlo completamente, coinvolgendo in rari casi anche i germi di denti vicini[16]. Nei casi più eclatanti, può raggiungere dimensioni notevoli, arrivando ad occupare e deformare la maggior parte dell'osso interessato. Presenta con maggiore frequenza un aspetto uniloculare e tondeggiante e con un orlo di addensamento periferico radiograficamente ben distinguibile, anche se sono state riportate lesioni con aspetto multiloculare. Solitamente è singola, anche se sono stati documentati casi di lesioni multiple[17] e bilaterali[18]. La presenza di lesioni multiple è considerata comunque rara al di fuori di quadri sindromici come alcune mucopolisaccaridosi.

Istologicamente la lesione è ben delimitata dai tessuti circostanti da una capsula connettivale fibrosa, la cui componente collegenica si differenzia piuttosto nettamente come organizzazione e composizione da quella delle cisti infiammatorie, dimostrandosi più affine a quella di lesioni più aggressive[19]. Nell'ambito del tessuto fibroso possono essere talora riscontrate zone di degenerazione mixomatosa ed isole di epitelio odontogenico. Non si ritrovano le cellule infiammatorie che caratterizzano le cisti radicolari, a meno di sopravvenuta complicazione infettiva. Il lume della cavità cistica è rivestito da un epitelio pavimentoso pluristratificato che solitamente non presenta aspetti di cheratinizzazione, in cui possono essere riscontrate cellule mucipare e ciliate[20] e talvolta corpi ialini. Il liquido che riempie la cavità è di tipo sieroso con presenza di cristalli di colesterolo variabile.

Clinica modifica

Segni e sintomi modifica

Nelle sue fasi iniziali molto raramente la presenza di un cisti dentigera si associa a sintomatologia. In questa fase, la sua presenza viene solitamente rilevata casualmente attraverso indagini radiografiche effettuate per altri motivi, spesso per la mancata fuoriuscita del dente a cui la cisti è associata. La presenza di sintomatologia dolorosa si avrà solo in concomitanza di una infezione acuta sovrapposta. Con il progressivo aumentare delle dimensioni, può comparire mobilità o spostamento di denti contigui, causando difficoltà nella masticazione. Sono possibili fenomeni di rizolisi. Non sono però rari i casi in cui anche in presenza di lesioni piuttosto estese, permane l'assenza di qualunque segno o sintomo. Comparendo infine in superficie, si avrà un rigonfiamento non dolente in lenta crescita con possibile segni di crepitio alla pressione, dovuto al limitato spessore della corticale ossea, diventando poi fluttuante alla palpazione. Nei casi di cisti di grandi dimensioni la crescita massiva può in casi rari portare a difficoltà alla deglutizione, compressione delle strutture nervose locali, con conseguente comparsa di parestesie e successiva scomparsa della sensibilità[21], ed arrivare alla deformazione dell'osso e delle strutture facciali[22][23]. La crescita all'interno del seno mascellare può mascherare a lungo la presenza della lesione, portando a disturbi che possono essere confusi con quelli di una forma di sinusite di altra origine[24][25].

Nel caso di associazione con un dente in fase avanzata di eruzione (cisti eruttiva) il processo porta alla comparsa di una tumefazione translucido-bluastra nella sede di uscita del dente, a cui fa seguito la rottura della cavità, con la rapida comparsa della corona del dente[26].

Esami di laboratorio e strumentali modifica

Nella lesione di piccole dimensioni, l'esame radiografico risulta inizialmente l'unico reperto utile, permettendo di individuare la cavità cistica, attraverso il tipico aspetto di rarefazione ossea ben delimitata, che il dente associato. In caso di lesioni ampie, con interessamento delle strutture circostanti (altri denti, canali vasculo-nervosi, seno mascellare) può risultare utile un esame più preciso, come il ct-scan[27] od il cone-beam.

L'esame istologico della lesione cistica, possibilmente completa ed integra, rimane comunque l'esame fondamentale per poter fare diagnosi certa, in quanto l'esame radiografico non è sufficiente per escludere patologie di tipo più aggressivo[28].

Diagnosi differenziale modifica

Nel caso di denti in fase di sviluppo, è necessario distinguere radiograficamente il follicolo dentario che circonda normalmente la corona del dente in eruzione dalla cisti in formazione. Questo è possibile solo dopo che questa avrà raggiunto una certa dimensione. A tal proposito non sembra esistere ad oggi un criterio condiviso, per cui a seconda degli autori la dimensione oltre la quale può nascere il sospetto di trasformazione cistica varia dai 2 ai 4 mm[29]. Un altro problema può nascere in fase di dentizione mista, nel caso che la radiotrasparenza appaia in prossimità della zona periapicale di un deciduo affetto da patologia cariosa profonda, il che può far sospettare la formazione di una cisti radicolare, che però raramente si associa ai decidui. Quando la lesione cistica è associata a denti non in fase di crescita (inclusi, sovrannumerari ed odontomi), il tipico aspetto di radiotrasparenza ben delimitata circondante la corona del dente rende la diagnosi abbastanza semplice, permettendo di escludere facilmente le lesioni cistiche di altra origine. Maggiori problemi si possono avere nel caso in cui la lesione circondi completamente il dente associato. In questo caso il dubbio può riguardare la presenza di un tumore cheratocistico odontogeno, dotato di maggiore aggressività locale[30], che tende a presentarsi con una certa frequenza associato all'inclusione di un elemento dentale, rendendo necessario per la diagnosi certa l'esame istologico[31]. Altri tumori odontogeni che possono ritrovarsi in associazione ad un dente incluso e venire confusi con la cisti dentigera sono il fibroma ameloblastico, l'ameloblastoma in forma unicistica ed il tumore odontogeno adenomatoide, piuttosto rari, ma che comunque richiedono per l'esclusione l'esame istologico, sempre consigliato.

Trattamento modifica

La scelta del trattamento delle cisti dentigere è legato ad alcuni fattori, tra cui di primaria importanza sono l'età del paziente, il dente interessato, la dimensione e posizione della lesione e la prossimità di strutture a rischio come altri germi dentari o fascicoli vasculo-nervosi[32].

Nei casi di associazione con denti inclusi di difficile recupero e/o di scarsa utilità, come denti del giudizio, sovrannumerari o amartomi (odontoma), il trattamento di scelta prevede l'eliminazione completa della lesione cistica con il dente incluso. L'intervento (cistectomia o Partsch II) prevede l'esposizione attraverso una breccia ossea (con accesso dal cavo orale[33] o cavità nasali[34]) e l'asportazione totale di tutti i tessuti coinvolti, quindi la chiusura della cavità, che in caso di dimensioni ampie può implicare l'uso di un riempitivo (osso autologo, eterologo o da banca) per facilitare la guarigione. Il vantaggio di questa procedura è la tempistica e la possibilità di un esame istologico del tessuto patologico completo.

Nei casi in cui il dente coinvolto permetta ancora una possibilità di recupero, od esista il rischio di ledere strutture importanti come fasci vasculo-nervosi, l'intervento consigliato è l'apertura della cavità verso il cavo orale o marsupializzazione (cistotomia o Partsch I). Prevede la creazione di una comunicazione stabile della cavità cistica nel cavo orale ed il suo mantenimento per un tempo sufficiente alla guarigione, che in alcuni casi può richiedere tempi lunghi, e l'uso di tecniche ortodontiche per guidare la fuoriuscita del dente[35]. Talvolta per mantenere pulita la cavità durante la guarigione può rendersi necessario l'utilizzo di un otturatore prostetico che va modificato progressivamente[36].

In alcuni casi le due tecniche possono essere combinate, con una marsupializzazione iniziale che viene seguita dall'asportazione totale, una volta che la guarigione abbia raggiunto un livello tale da evitare di ledere le strutture più a rischio[37].

Nel caso si sia in presenza di una cisti eruttiva, raramente si rende necessario un trattamento, che nel caso si limiterà a favorire chirurgicamente l'apertura della cavità verso l'esterno, a cui dovrebbe seguire rapidamente la completa eruzione del dente associato[26].

in alcuni casi si rende necessario operare una apicectomia delle radici dei denti coinvolti, per evitare recidive.

Prognosi e follow up modifica

A differenza di altre lesioni cistiche dei mascellari, la possibilità di recidiva di una cisti dentigera è stata segnalata molto raramente. Il protocollo consigliato prevede un follow-up di tipo osservazionale nel caso di lesioni di una certa dimensione, in cui può rimanere il sospetto di avere a che fare con patologie di origine differente (principalmente tumori).

Note modifica

  1. ^ (EN) Scholl RJ, Kellett HM, Neumann DP, Lurie AG, Cysts and cystic lesions of the mandible: clinical and radiologic-histopathologic review, in Radiographics, vol. 19, n. 5, Radiological Society of North America, settembre-ottobre 1999, pp. 1107-1124, PMID 10489168. URL consultato il 20 aprile 2014.
  2. ^ (EN) Johnson NR, Gannon OM, Savage NW, Batstone MD, Frequency of odontogenic cysts and tumors: a systematic review (abstract), in J Investig Clin Dent, John Wiley & Sons, 14 giugno 2013, DOI:10.1111/jicd.12044, PMID 23766099. URL consultato l'11 maggio 2014.
  3. ^ (EN) Tortorici S, et al, Prevalence and distribution of odontogenic cysts in Sicily: 1986-2005, in J Oral Sci, vol. 50, n. 1, Nihon University School of Dentistry, marzo 2008, pp. 15-18, DOI:10.2334/josnusd.50.15, PMID 18403878. URL consultato il 21 aprile 2014.
  4. ^ (EN) Avelar RL, et al, Odontogenic cysts: a clinicopathological study of 507 cases, in J Oral Sci, vol. 51, n. 4, Nihon University School of Dentistry, dicembre 2009, pp. 581-586, DOI:10.2334/josnusd.51.581, PMID 20032611. URL consultato il 5 settembre 2013.
  5. ^ (EN) Hayasaki H, et al, Dentigerous cyst in primary dentition: case report of a 4-year-old girl (abstract), in Pediatr Dent, vol. 31, n. 4, American Academy of Pediatric Dentistry, luglio-agosto 2009, pp. 294-297, PMID 19722437. URL consultato l'11 maggio 2014.
  6. ^ (EN) Passi S, Gauba K, Agnihotri A, Sharma R, Dentigerous cyst in primary dentition: a case report, in J Indian Soc Pedod Prev Dent, vol. 26, n. 4, Medknow Publications, dicembre 2008, pp. 168-170, DOI:10.4103/0970-4388.44035, PMID 19008626.
  7. ^ (EN) Nuñez-Urrutia S, Figueiredo R, Gay-Escoda C, Retrospective clinicopathological study of 418 odontogenic cysts (PDF), in Med Oral Patol Oral Cir Bucal, vol. 15, n. 5, Sociedad Española de Medicina Oral, 1º settembre 2010, pp. e767-773, PMID 20383117. URL consultato il 20 aprile 2014.
  8. ^ (EN) Manor E, Kachko L, Puterman MB, Szabo G, Bodner L, Cystic lesions of the jaws - a clinicopathological study of 322 cases and review of the literature, in Int J Med Sci, vol. 9, n. 1, Ivyspring International Publisher, 2012, pp. 20-26, PMID 22211085, PMC 3222086.
  9. ^ (EN) Nah KS, Pericoronal radiolucency associated with incomplete crown, in Imaging Sci Dent, vol. 43, n. 4, Korean Academy of Oral and Maxillofacial Radiology, dicembre 2013, pp. 295-301, DOI:10.5624/isd.2013.43.4.295, PMID 24380070, PMC 3873319.
  10. ^ (EN) Benn A, Altini M, Dentigerous cysts of inflammatory origin. A clinicopathologic study (abstract), in Oral Surg Oral Med Oral Pathol Oral Radiol Endod, vol. 81, n. 2, Elsevier, febbraio 1996, pp. 203-209, PMID 8665316. URL consultato l'11 maggio 2014.
  11. ^ (EN) Kasat VO, Karjodkar FR, Laddha RS, Dentigerous cyst associated with an ectopic third molar in the maxillary sinus: A case report and review of literature, in Contemp Clin Dent, vol. 3, n. 3, Medknow Publications, luglio 2012, pp. 373-376, DOI:10.4103/0976-237X.103642, PMID 2329350, PMC 3532812.
  12. ^ (EN) Paul R, et al, Appearance can be deceptive: Dentigerous cyst crossing the midline, in Natl J Maxillofac Surg, vol. 4, n. 1, Medknow Publications, gennaio 2013, pp. 100-103, DOI:10.4103/0975-5950.117823, PMID 24163563, PMC 3800369.
  13. ^ (EN) Bodner L, Manor E, Shear M, van der Waal I, Primary intraosseous squamous cell carcinoma arising in an odontogenic cyst: a clinicopathologic analysis of 116 reported cases (abstract), in J Oral Pathol Med, vol. 40, n. 10, John Wiley & Sons, novembre 2011, pp. 733-738, DOI:10.1111/j.1600-0714.2011.01058.x, PMID 21689161. URL consultato l'11 maggio 2014.
  14. ^ (EN) Moosvi Z, Tayaar SA, Kumar GS, Neoplastic potential of odontogenic cysts, in Contemp Clin Dent, vol. 2, n. 2, Medknow Publications, aprile 2011, pp. 106-109, DOI:10.4103/0976-237X.83073, PMID 21957386, PMC 3180832.
  15. ^ (EN) Agarwal, A Giri KY, Alam S, The interrelationship of adenomatoid odontogenic tumour and dentigerous cyst: a report of a rare case and review of the literature, in Case Rep Pathol, vol. 2012, Korean Academy of Oral and Maxillofacial Radiology, 2012, pp. 358609, DOI:10.1155/2012/358609, PMID 23304598, PMC 3530763.
  16. ^ (EN) Rohilla M, Namdev R, Dutta S, Dentigerous cyst containing multiple impacted teeth: a rare case report, in J Indian Soc Pedod Prev Dent, vol. 29, n. 3, Medknow Publications, luglio-settembre 2011, pp. 244-247, DOI:10.4103/0970-4388.85834, PMID 21985882.
  17. ^ (EN) Saluja JS, Ramakrishnan MJ, Vinit GB, Jaiswara C, Multiple dentigerous cysts in a nonsyndromic minor patient: Report of an unusual case, in Natl J Maxillofac Surg, vol. 1, n. 2, Medknow Publications, luglio 2010, pp. 168-172, DOI:10.4103/0975-5950.79223, PMID 22442592, PMC 3304203.
  18. ^ (EN) Tamgadge A, et al, Bilateral dentigerous cyst in a non-syndromic patient: Report of an unusual case with review of the literature, in J Oral Maxillofac Pathol, vol. 15, n. 1, Medknow Publications, gennaio 2011, pp. 91-95, DOI:10.4103/0973-029X.80017, PMID 21731287, PMC 3125666.
  19. ^ (EN) Aggarwal P, Saxena S, Stromal differences in odontogenic cysts of a common histopathogenesis but with different biological behavior: a study with picrosirius red and polarizing microscopy, in Indian J Cancer, vol. 48, n. 2, Wolters Kluwer, aprile-giugno 2011, pp. 211-215, DOI:10.4103/0019-509X.82897, PMID 21768668.
  20. ^ (EN) Takeda Y, et al, Mucous and ciliated cell metaplasia in epithelial linings of odontogenic inflammatory and developmental cysts, in J Oral Sci, vol. 47, n. 2, Nihon University School of Dentistry, giugno 2005, pp. 77-81, DOI:10.2334/josnusd.47.77, PMID 16050487. URL consultato il 21 aprile 2014.
  21. ^ (EN) Sumer M, Baş B, Yildiz L, Inferior alveolar nerve paresthesia caused by a dentigerous cyst associated with three teeth (PDF), in Med Oral Patol Oral Cir Bucal, vol. 12, n. 5, 1º settembre 2007, pp. E388-390, PMID 17767104. URL consultato il 21 aprile 2014.
  22. ^ (EN) Das S, Bhowmick A, Mukherjee S, Ghosh LM, Banerjee S, Giant dentigerous cyst, in Indian J Otolaryngol Head Neck Surg, vol. 52, n. 3, Springer Science+Business Media, luglio 1999, pp. 66-68, DOI:10.1007/BF02996535, PMID 23119550, PMC 3451054.
  23. ^ (EN) Shekhar C, Bhavana K, Mishra SK, Dentigerous cyst: A rare presentation, in Indian J Otolaryngol Head Neck Surg, vol. 58, n. 4, Springer Science+Business Media, ottobre 2006, pp. 382-384, DOI:10.1007/BF03049603, PMID 23120356, PMC 3450367.
  24. ^ (EN) Asnani S, et al, Dentigerous cyst with an impacted third molar obliterating complete maxillary sinus, in Indian J Dent Res, vol. 23, n. 6, Medknow Publications, novembre-dicembre 2012, pp. 833-835, DOI:10.4103/0970-9290.111275, PMID 23649075.
  25. ^ (EN) Haber R, Not everything in the maxillary sinus is sinusitis: a case of a dentigerous cyst, in Pediatrics, vol. 121, n. 1, American Academy of Pediatrics, gennaio 2008, pp. e203-207, DOI:10.1542/peds.2006-1940, PMID 18166540.
  26. ^ a b (EN) Nagaveni NB, Umashankara KV, Radhika NB, Maj Satisha TS, Eruption cyst: a literature review and four case reports, in Indian J Dent Res, vol. 22, n. 1, Medknow Publications, gennaio-febbraio 2011, pp. 148-151, DOI:10.4103/0970-9290.79982, PMID 21525694.
  27. ^ (EN) Fiaschetti V, et al, Jaw expansive lesions: population incidence and CT dentalscan role, in Oral Implantol (Rome), vol. 3, n. 3, CIC Edizioni Internazionali, luglio 2010, pp. 2-10, PMID 23285385, PMC 3399186.
  28. ^ (EN) Raitz R, Assunção Júnior JN, Correa L, Fenyo-Pereira M, Parameters in panoramic radiography for differentiation of radiolucent lesions, in J Appl Oral Sci, vol. 17, n. 5, SciELO, settembre-ottobre 2009, pp. 381-387, DOI:10.1590/S1678-77572009000500006, PMID 19936512.
  29. ^ (EN) Wali GG, Sridhar V, Shyla HN, A study on dentigerous cystic changes with radiographically normal impacted mandibular third molars, in J Maxillofac Oral Surg, vol. 11, n. 4, Springer Science+Business Media, dicembre 2012, pp. 458-465, DOI:10.1007/s12663-011-0252-7, PMID 24293941, PMC 3485464.
  30. ^ (EN) Stoelinga PJ, The management of aggressive cysts of the jaws, in J Maxillofac Oral Surg, vol. 11, n. 1, Elsevier, marzo 2012, pp. 2-12, DOI:10.1007/s12663-012-0347-9, PMID 23449089, PMC 3319826.
  31. ^ (EN) Vaid N, Kothadiya A, Adwani S, Tooth in a cyst - Is it always a dentigerous cyst?, in Indian J Otolaryngol Head Neck Surg, vol. 59, n. 4, Springer Science+Business Media, dicembre 2007, pp. 399-400, DOI:10.1007/s12070-007-0115-1, PMID 23120487, PMC 3452257.
  32. ^ (EN) O'Keefe J, Point of Care (PDF), in J Can Dent Assoc, vol. 71, n. 9, Canadian Dental Association, ottobre 2005, pp. 633-641, PMID 16276641. URL consultato il 9 maggio 2014.
  33. ^ (EN) Hegde RJ, Khare SS, Devrukhkar VN, Dentigerous cyst in a young child: clinical insight and a case report, in J Indian Soc Pedod Prev Dent, vol. 31, n. 3, Medknow Publications, luglio-settembre 2013, pp. 209-211, DOI:10.4103/0970-4388.117967, PMID 24021337.
  34. ^ (EN) Seno S, et al, Endoscopic sinus surgery for the odontogenic maxillary cysts (abstract), in Rhinology, vol. 47, n. 3, International Rhinologic Society, settembre 2009, pp. 305-309, PMID 19839256. URL consultato l'11 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2014).
  35. ^ (EN) Kirtaniya BC, Sachdev V, Singla A, Sharma AK, Marsupialization: a conservative approach for treating dentigerous cyst in children in the mixed dentition, in J Indian Soc Pedod Prev Dent, vol. 28, n. 3, Medknow Publications, luglio-settembre 2010, pp. 203-208, DOI:10.4103/0970-4388.73795, PMID 21157055.
  36. ^ (EN) Kozelj V, Sotosek B, Inflammatory dentigerous cysts of children treated by tooth extraction and decompression--report of four cases, in Br Dent J, vol. 187, n. 11, Nature Publishing Group, 11 dicembre 1999, pp. 587-590, PMID 16163275. URL consultato il 19 maggio 2014.
  37. ^ (EN) Montevecchi M, Checchi V, Bonetti GA, Management of a deeply impacted mandibular third molar and associated large dentigerous cyst to avoid nerve injury and improve periodontal healing: case report, in J Can Dent Assoc, vol. 78, Canadian Dental Association, 2012, pp. c59, PMID 22673220. URL consultato il 18 maggio 2014.

Bibliografia modifica

  • Carlo Maiorana, Giovanni Battista Grossi; Andrea Borgonovo, Le cisti dei mascellari, Edizioni Sinergie, 2008, ISBN 978-88-96124-00-0.
  • Bruno De Michelis, Remo Modica; Giorgio re, Clinica Odontostomatologica, Edizioni Minerva Medica, 1992, pp. 383-395, ISBN 88-7711-146-1.
  • Vito Terribile Wiel Marin, Lezioni di Anatomia Patologica Odontostomatologica, Cleup editrice, 1992, pp. 234-237, ISBN 88-7178-163-5.
  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina