Clara Law

regista e sceneggiatrice hongkonghese

Clara Law, pseudonimo di Law Cheuk-yiu[1] (羅卓瑤T, 罗卓瑶S, Luó ZhuóyáoP; Macao, 29 maggio 1957), è una regista e sceneggiatrice hongkonghese.

Biografia modifica

Nata nella Macao portoghese, Law è emigrata ad Hong Kong con la sua famiglia all'età di 10 anni. Ha studiato giurisprudenza all'Università di Hong Kong e nel 1978 ha cominciato a lavorare alla Radio Television Hong Kong come assistente di produzione e di regia. Nel 1982 si è iscritta alla National Film and Television School di Londra per studiare regia cinematografica e sceneggiatura. Il suo mediometraggio di laurea alla NFTS, Wàiguó de yuèliàng yuán xiē?, è stato premiato al Chicago International Film Festival nel 1985.[2]

Lo stesso anno è tornata ad Hong Kong e nel 1988 ha esordito alla regia di un lungometraggio con Wǒ ài tàikōng rén, primo di molti sceneggiati dal marito Eddie Fong Ling-ching.[2][3] Dopo alcuni successi di pubblico in patria, si è fatta conoscere nel circuito dei festival di cinema internazionali con Qiūyuè (1992),[2] vincitore del Pardo d'oro al festival di Locarno. Nel 1993 è stata in concorso alla Mostra del cinema di Venezia con Le tentazioni di un monaco, basato su di un romanzo di Lilian Lee e con Joan Chen protagonista. Firmato l'episodio hongkonghese del film collettivo al femminile Erotique - Oltre i confini dell'erotismo (1994), si trasferisce in Australia assieme con suo marito, citando come ragione una personale insoddisfazione verso le direzioni intraprese dall'industria cinematografica hongkonghese.[2]

Lì realizzerà prima Floating Life (1996), una commedia sulla diaspora cinese a Melbourne,[4] e poi La dea del '67 (2000), interpretato da Rose Byrne, con il quale è stata nuovamente in concorso a Venezia. Dalla metà degli anni 2000, pur continuando a risiedere in Australia, ha lavorato principalmente a Taiwan e nella Cina continentale.[4]

Filmografia modifica

Premi e riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Law" è il cognome.
  2. ^ a b c d (EN) Dian Li, Great Directors: Clara Law, in Senses of Cinema, n. 28, ottobre 2003. URL consultato il 1º ottobre 2023.
  3. ^ (EN) Edward L. Davis, Encyclopedia of Contemporary Chinese Culture, Londra, Routledge, 2004, pp. 316–317, ISBN 9780203645062.
  4. ^ a b (EN) Debbie Zhou, 'It was strange and seductive': film director Clara Law on finding home in Australia, in The Guardian, 3 novembre 2021. URL consultato il 26 marzo 2023.

Collegamenti esterni modifica

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