Clupeonella cultriventris

specie di pesce

Clupeonella cultriventris, conosciuta come spratto del mar Nero è un pesce osseo d'acqua dolce e salmastra della famiglia Clupeidae.

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Clupeonella cultriventris
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseActinopterygii
OrdineClupeiformes
FamigliaClupeidae
GenereClupeonella
SpecieC. cultriventris
Nomenclatura binomiale
Clupeonella cultriventris
Nordmann, 1840
Sinonimi

Clupea cultriventris,
Clupeonella delicatula

Nomi comuni

Spratto del mar Nero

Distribuzione e habitat

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Questa specie è diffusa nel mar Nero, soprattutto lungo le coste settentrionali ed occidentali, e nel mar d'Azov. Popola anche il tratto inferiore dei fiumi tributari di questi bacini come il Danubio, il Dnieper e il Dniester.
Sebbene sia fortemente eurialina non si trova mai in acqua marina ma solo in acque salmastre a salinità inferiore al 34‰ o dolci nel basso corso dei fiumi, nelle foci, nelle lagune e nei laghi costieri.

Descrizione

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Ha un aspetto simile ai comuni clupeidi mediterranei come la sardina, ma ha un profilo ventrale nettamente più pronunciato. La testa è corta e larga. Il ventre è coperto da una carena aguzza. Le appuntite pinne ventrali sono inserite molto indietro. La livrea è argentea con dorso verde-azzurro e pinne trasparenti.
La taglia è modesta, raggiunge al massimo 8 cm.

Biologia

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Si tratta di una specie pelagica che forma banchi fittissimi. Vive fino a 5 anni.

Riproduzione

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Si riproduce in primavera. I banchi d'acqua salmastra effettuano migrazioni verso l'acqua dolce per la fregola, le popolazioni del mar d'Azov effettuano una seconda migrazione riproduttiva in autunno, ma la deposizione delle uova avviene comunque in primavera. Gli individui dulcacquicoli invece sono stanziali. Le uova sono pelagiche e vengono deposte in acqua aperta. In estate gli esemplari giovanili migrano verso il mare.

Alimentazione

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Si ciba di zooplancton, soprattutto crostacei come copepodi e cladoceri.

Si tratta di una specie importante per la pesca commerciale dei paesi affacciati sul mar Nero.

Conservazione

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Le popolazioni sono abbondanti in tutto l'areale e non è una specie minacciata.

Bibliografia

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  • Kottelat M., Freyhof J. Handbook of European Freshwater Fishes, Publications Kottelat, Cornol (CH), 2007

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Collegamenti esterni

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