Composti antiaromatici

formato da molecole o ione ciclico
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I composti antiaromatici sono formati da molecole o ioni ciclici contenenti doppi legami coniugati e caratterizzati da energia maggiore rispetto all'analogo a catena aperta, in relazione agli elettroni π. Per questo fatto i composti antiaromatici sono instabili e altamente reattivi; spesso tali composti assumono una struttura non planare perdendo la loro antiaromaticità in modo da conseguire maggiore stabilità. I composti antiaromatici possiedono 4n elettroni π delocalizzati, invece dei 4n + 2 che caratterizzano i composti aromatici secondo la regola di Hückel.

Esempi di composti antiaromatici
Esempi di composti antiaromatici

Esempi di sistemi antiaromatici sono rappresentati dal ciclobutadiene (A), dal catione ciclopentadienile (B) dall'anione ciclopropenile (C) e dall'acepentalene. Il cicloottatetraene ([8]annulene) possiede 4n elettroni ma a causa della propria struttura non planare non è antiaromatico.

Perdendo o acquistando elettroni tramite una reazione redox, un sistema π può divenire aromatico e quindi acquisire maggiore stabilità rispetto al composto non aromatico o antiaromatico (termini differenti da non confondere) di partenza. Per esempio il dianione del cicloottatetraene manifesta proprietà aromatiche.

I criteri di antiaromaticità stabiliti dalla IUPAC sono i seguenti:

  • la molecola deve essere ciclica e avere geometria planare
  • la molecola deve possedere elettroni π coniugati
  • deve possedere 4n elettroni π con n numero intero

È stato osservato che la differenza di energia tra un composto aromatico e uno antiaromatico diminuisce all'aumentare delle dimensioni della molecola. [1] Ad esempio il bifenilene è un composto antiaromatico stabile e perfino commercialmente disponibile.

Oltre al già citato caso delle reazioni redox, anche in seguito all'instaurasi di alcuni equilibri chimici è possibile che si formi una specie antiaromatica. Ad esempio, l'equilibrio tra i due derivati della porfirina altro non è che una tautomeria cheto-enolica che all'equilibrio genera il composto antiaromatico B: Tautomeria cheto-enolica che genera un composto antiaromatico

  1. ^ A Thiadiazole-Fused N,N-Dihydroquinoxaline: Antiaromatic but Isolable Shaobin Miao, Paul v. R. Schleyer, Judy I. Wu, Kenneth I. Hardcastle, and Uwe H. F. Bunz Org. Lett.; 2007; 9(6) pp 1073 - 1076

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