Concessione rumena di Santi Quaranta
La concessione rumena di Santi Quaranta (in rumeno: Concesiunea română în Saranda; in albanese: Koncesioni rumun në Sarandë) è stata una concessione internazionale situata nella città albanese di Saranda (in italiano Santi Quaranta) e amministrata dal Regno di Romania tra il 13 agosto 1934 e il 7 aprile 1939.
Concessione rumena di Santi Quaranta | |||||
---|---|---|---|---|---|
| |||||
Dati amministrativi | |||||
Nome ufficiale | Concesiunea română în Saranda | ||||
Lingue ufficiali | Rumeno | ||||
Lingue parlate | Albanese, rumeno | ||||
Inno | Trăiască Regele | ||||
Capitale | Santi Quaranta | ||||
Dipendente da | ![]() | ||||
Politica | |||||
Forma di Stato | Monarchia costituzionale | ||||
Forma di governo | Concessione internazionale | ||||
Nascita | 13 agosto 1934 | ||||
Causa | Donazione da parte di Nicolae Iorga | ||||
Fine | 7 aprile 1939 | ||||
Causa | Annessione da parte dell'Albania | ||||
Territorio e popolazione | |||||
Territorio originale | Albania | ||||
Evoluzione storica | |||||
Preceduto da | ![]() | ||||
Succeduto da | ![]() | ||||
Ora parte di | ![]() | ||||
StoriaModifica
Il territorio, affacciato sull'Adriatico, fu donato nel 1934 dal re Zog I d'Albania allo storico e politico rumeno Nicolae Iorga, in riconoscimento dell'intera attività accademica di quest'ultimo sulla storia albanese.[1]
Il 13 agosto 1934, Iorga donò metà di questo territorio allo Stato rumeno, garantendo così alla Romania un territorio d'oltremare e una costa sull'Adriatico.[2][3]
Durante il periodo della concessione, nel 1937 fu fondato un Istituto rumeno. La costruzione dell'Istituto fu progettata dall'architetto rumeno Petre Antonescu. L'Istituto ha funzionato tra il 1937 e il 1940, poi di nuovo tra il 1942 e il 1944.
Il territorio fu infine acquisito dal Regno d'Italia, insieme a tutta l'Albania, nell'aprile del 1939 a seguito dell'invasione italiana dell'Albania.
NoteModifica
- ^ (TK) Mustafa Türkeş, Türk Tarih Kurumu, 2014, 100. yılında Balkan Savaşları (1912-1913): ihtilaflı duruşlar, p. 409
- ^ (RU) Constantin Hamangiu, George Alexianu, Impt. Centrală, 1938, Codul general al României: (Codurile, legile și regulamentele în vigoare) Intocmit după textele oficiale, Volume 26, Parte 2, p. 1318
- ^ (RU) Virgil Cândea, Editura Enciclopedică, 1998, Mărturii româneşti peste hotare: mică enciclopedie de creaţii româneşti şi de izvoare despre Români în colecţii din străinătate. India - Olanda : supliment Albania - Grecia, Volume 2, p. 2