Contrassegni per veicoli

Molti autoveicoli (specialmente commerciali) portano contrassegni (detti anche segnali) in forma di pannelli metallici o adesivi, per specificare alcune caratteristiche di legge del veicolo stesso, ingombri particolari, trattamento fiscale, trasporto invalidi civili, ecc.

In Europa

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Merci pericolose

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporto di merci pericolose.

Molto importanti sono i pannelli ADR che regolano il trasporto di merci pericolose.

Conferenza dei ministri europei dei trasporti

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La Conferenza dei ministri europei dei trasporti (CEMT, Conférence Européenne des Ministres des Transports, dal 2006 Forum internazionale dei trasporti) aveva stabilito una serie di contrassegni per identificare i veicoli commerciali che rispettavano certe norme di inquinamento acustico e ambientale.[1] Allo stato attuale delle cose, l'uso di questi contrassegni appare diffuso solo in Austria, limitatamente a U e S.

In Italia

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Trasporto merci particolari

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In Italia sono diffusi secondo i termini di legge i pannelli con scritta a, d e R. Il primo si riferisce al trasporto di prodotti che devono essere trasportati urgentemente a causa della loro natura o di fattori climatici e stagionali, oltre agli alimenti destinati agli allevamenti animali; il secondo al trasporto di derrate deperibili (giornali, quotidiani e periodici, prodotti per uso medico, latte fresco, frutta e verdura, carne, fiori recisi ecc.);[2] il terzo a mezzi addetti alla gestione dei rifiuti o materiali pericolosi di scarto.[3]

Trasporto persone invalide

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Contrassegno di parcheggio per disabili.

In Italia, alle persone invalide che abbiano una capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta[4], oppure alle persone non vedenti[5], viene rilasciato uno speciale contrassegno da esporre all'interno del veicolo a bordo del quale viaggia il titolare. Il contrassegno per disabili dà diritto ad una serie di agevolazioni relative alla circolazione e alla sosta del veicolo (tra cui l'accesso, in particolari condizioni, a ZTL, aree pedonali e corsie preferenziali, sosta in deroga a specifici divieti e negli stalli appositamente riservati).[6][7]

Permesso rosa

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Permesso rosa.

In Italia, a partire dal 2021, alle donne in stato di gravidanza oppure ai genitori con figli con età non superiore a due anni, viene rilasciato uno speciale contrassegno da esporre all'interno del veicolo per usufruire di particolari agevolazioni nella mobilità.[8]

Esercitazioni alla guida

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Contrassegno per le esercitazioni di guida.

In Italia, le persone che hanno superato la prova teorica per il conseguimento della patente di guida, possono effettuare delle guide di esercitazione[9], purché correttamente accompagnate[10], esponendo sul veicolo due contrassegni retroriflettenti bianchi recanti la lettera P, in modo da essere identificati dagli altri conducenti.[11][12]

Sui veicoli utilizzati per le esercitazioni dei conducenti minorenni con almeno 17 anni, si applicano i contrassegni di colore giallo con iscrizione "GA" (guida accompagnata)[13][14], salvo che si tratti di veicoli di autoscuole, sui quali si applicano comunque i contrassegni "SCUOLA GUIDA".[15]

In Austria

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In Austria è richiesto il contrassegno verde L che indica basso inquinamento acustico (lärmarm) per circolare nelle ore notturne (dalle 22 alle 6 di mattina) su determinate autostrade. Dato che i requisiti in Austria sono più elevati, il contrassegno G tedesco non è riconosciuto nel Paese alpino. I veicoli a basse emissioni appongono il segnale circolare S (schadstoffarm); sebbene in origine fosse un simbolo approvato dalla Conferenza europea dei ministri dei trasporti (CEMT, oggi Forum internazionale dei trasporti) è oggi usato principalmente in Austria. S'incontrano anche, meno di frequente, altri contrassegni: U (umweltgerecht, anch'esso in origine un simbolo della CEMT) combina i contrassegni L e S (basse emissioni di rumore e di materie inquinanti) e R[16] per veicoli che hanno l'accesso consentito solo ad alcune strade. I contrassegni E[16] ed H,[16] che indicavano particolari condizioni riguardanti la massa trasportata, non sono più in vigore dal 27 novembre 2005.[17]

In Germania

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In Germania sono frequenti i contrassegni G, K e A. Il primo, di forma rotonda e di colore verde con caratteri bianchi, (geräuscharm) si riferisce a veicoli commerciali che rispettano le norme sul basso inquinamento acustico e hanno una tassazione agevolata; il secondo, di forma quadrata, indica un veicolo commerciale che opera in regime di trasporto combinato (Kombiverkehr) tra la stazione di carico e la più vicina stazione merci o porto; in questo caso il veicolo è esente da imposta; il quadrato bianco con la scritta nera A (Abfalltransport) indica un veicolo per il trasporto rifiuti; in questo caso il contrassegno è richiesto anche sulla parte anteriore e posteriore del veicolo stesso. I veicoli commerciali che rispettano le norme Euro 2 portano speciali contrassegni [18] (la regola non sembra più in vigore).

In Repubblica Ceca

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Contrassegni in uso in Repubblica Ceca che stabiliscono a quale categoria europea sulle emissioni inquinanti appartiene il veicolo.

In Spagna

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Targhetta servizio pubblico

In Spagna i veicoli addetti a servizio pubblico (servicio público), secondo la legge locale, devono montare una targhetta bianca con la scritta SP.[19]

Nel mondo

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Targa TIR

È molto conosciuta la targa TIR che indica i trasporti internazionali su gomma (Transports Internationaux Routiers). Questa targa indica che l'automezzo è fornito di un particolare documento, il Carnet TIR. In ogni caso l'acronimo TIR indica la modalità di trasporto e non un particolare tipo di autotreno o autoarticolato.

  1. ^ Leitfaden für Regierungsbeamte und Transportunternehmer für die Verwendung des Multilateralen CEMT-Kontingents, su umwelt-online.de. URL consultato il 20 marzo 2012.
  2. ^ Decreto 17 dicembre 2002, su ambientediritto.it. URL consultato il 20 marzo 2012.
  3. ^ Incidenti rilevanti dell'industria chimica [collegamento interrotto], su autoprotezione.org. URL consultato il 20 marzo 2012.
  4. ^ art. 12, comma 1, D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503
  5. ^ art. 12, comma 3, D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503
  6. ^ art. 11, commi 1, 3, 4 D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503
  7. ^ art. 188, commi 1, 2 Codice della Strada
  8. ^ art. 188-bis, commi 1 e 2 del D.Lgs. 285/1992
  9. ^ art. 122, comma 1 del D.Lgs. 285/1992
  10. ^ art. 122, comma 2 del D.Lgs. 285/1992
  11. ^ art. 122, commi 4 e 9 del D.Lgs. 285/1992
  12. ^ art. 334 del D.P.R. 495/1992
  13. ^ art. 115, commi 1-bis, 1-ter del D.Lgs. 285/1992
  14. ^ art. 8, comma 1 del Decreto Ministero dei Trasporti n. 213/2011
  15. ^ art. 8, comma 2 del Decreto Ministero dei Trasporti n. 213/2011
  16. ^ a b c Vorgeschriebene Tafeln und Symbole auf LKW – 02/2004 (PDF) [collegamento interrotto], su wkw.at. URL consultato il 20 marzo 2012.
  17. ^ Vorgeschriebene Tafeln und Symbole auf LKW (PDF), su wko.at. URL consultato il 20 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2015).
  18. ^ LKW-Sonderschilder, su arfa-gmbh.de. URL consultato il 20 marzo 2012.
  19. ^ Placas, señales y distintivos en los vehículos (PDF), su vialred.com. URL consultato il 20 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2012).

Voci correlate

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