Correzione di continuità

correzione effettuata sull'intervallo di integrazione quando si approssima una variabile casuale discreta con una continua

In teoria della probabilità, la correzione di continuità è una modifica dell'intervallo di integrazione che si applica quando si calcola un valore di probabilità approssimando una distribuzione discreta con una continua.

Grafici della distribuzione binomiale per n=6 e p=0,5 e della sua approssimazione tramite una distribuzione normale.

Applicazione

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La correzione di continuità consiste tipicamente nell'ampliare di 12 gli estremi dell'intervallo sul quale si integra la densità di probabilità continua usata per approssimare una distribuzione discreta. Rappresentando infatti la distribuzione discreta con un insieme di rettangoli con base unitaria centrata nel valore della variabile e altezza pari alla probabilità corrispondente (come nell'immagine a lato) si osserva che, per alcune distribuzioni (come la binomiale o la poissoniana), integrando senza correzione l'area sottesa dal grafico della distribuzione continua è sempre più piccola della probabilità data dalla distribuzione discreta. Poiché per una variabile casuale X che segue una distribuzione discreta si ha

 
 

per x intero, si può modificare l'approssimazione estendendo l'intervallo di integrazione di 12.

Ad esempio, data una variabile casuale X con distribuzione binomiale di parametri n e p, per n sufficientemente grande[1] si può assumere

 

dove Y è una variabile casuale che segue una distribuzione normale con parametri μ = n·p e σ² = n·p·(1 − p). Con tale correzione, la precisione dell'approssimazione è molto maggiore.[2]

  1. ^ Tipicamente si assume n ≥ 20 e p lontano da 0 e 1; una rule of thumb comunemente usata è quella di controllare che sia n·p sia n·p·(1 − p) siano maggiori di 5.
  2. ^ Casella & Berger, p. 105.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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