Cotyledon

genere di pianta della famiglia Crassulaceae
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Cotyledon (L., 1753) è un genere di piante succulente appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, originario dell'Africa Meridionale[1].

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Cotyledon
Cotyledon tomentosa subsp. ladysmithensis
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
OrdineSaxifragales
FamigliaCrassulaceae
SottofamigliaKalanchoideae
GenereCotyledon
L., 1753
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseRosidae
OrdineRosales
FamigliaCrassulaceae
GenereCotyledon
Sinonimi

Cotylaria
Raf.

Specie

Il suo nome deriva dal greco kòtile (cavità) per via delle sue foglie a forma incava[2].

Descrizione

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Cotyledon sono piante semiarbustive, che possono assumere svariate forme; le foglie sono carnose ed i fiori, penduli in quasi tutte le specie, hanno colorazioni che vanno dal rosso al giallo[2].

Tassonomia

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All'interno del genere Cotyledon sono attualmente incluse 16 specie[1]:

Coltivazione

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Le Cotyledon necessitano di terreno poroso composto da terra concimata e sabbia molto grossolana; la loro esposizione deve essere in pieno sole, con annaffiature regolari in estate e quasi nulle in inverno[3].

Pur sopportando il freddo, non gradiscono il gelo; quindi in inverno andranno esposte ad una temperatura che non sia inferiore ai 4 °C ma in posizione molto luminosa.

La riproduzione avviene per talea, messa a radicare in sabbia sempre dopo che il taglio sia ben asciutto, ma anche per seme (che andrà depositato, non interrato, in un letto di sabbia leggermente umida a una temperatura di circa 21 °C)[3].

  1. ^ a b (EN) Cotyledon L., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 7 gennaio 2021.
  2. ^ a b (EN) Mark E. Mort, Nicholas Levsen e Christopher P. Randle, Phylogenetics and diversification of Cotyledon (Crassulaceae) inferred from nuclear and chloroplast DNA sequence data, in American Journal of Botany, vol. 92, n. 7, 2005-07, pp. 1170–1176, DOI:10.3732/ajb.92.7.1170. URL consultato il 17 luglio 2024.
  3. ^ a b L. C. Scott, The Medicinal and Poisonous Plants of Southern Africa, in The American Journal of Tropical Medicine and Hygiene, s1-13, n. 5, 1º settembre 1933, pp. 544–545, DOI:10.4269/ajtmh.1933.s1-13.544. URL consultato il 17 luglio 2024.

Voci correlate

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