Daasanach
I Daasanach (o Daasanech[1][2][3], Dassanetch[2], Dasenech[1], Dathanaik[1][3], Danathik[1][3]), conosciuti anche come Gallab[1][3][4] (o Galuba[1][3], Geleb(a)[1]), Meril(l)e[1][3][4], Reshiat[1] o Shangila[1] sono una tribù seminomade dell'Africa orientale, che vive tra l'Etiopia meridionale (in maggioranza), il Kenya e il Sudan[1][4][5]. A questa etnia appartengono circa 60.000 persone (di cui circa 50.000 in territorio etiope)[2][3][4][5][6], stanziate lungo la valle del fiume Omo[2][4][5][6] e lungo la sponda settentrionale del Lago Turkana[2].
Daasanach | |
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Luogo d'origine | Etiopia Kenya Sudan |
Lingua | lingua daasanach |
Tra le etnie più isolate al mondo[4], è rimasto l'unico popolo stanziato lungo il fiume Omo[4].
Etimologia
modificaIl termine Daasanach significa "popolo del delta".[4]
Habitat
modificaI Daasanach vivono in territorio arido, in cui le temperature superano in 35° e in una zona malarica (dovuta anche alla presenza della mosca tse-tse).[4]
Storia
modificaI Daasanach sono menzionati per la prima volta (con il nome di Reshiat) nel 1887-1888 in un resoconto di Ludwig von Höhnel, che assieme al conte Sámuel Teleki era a capo di una spedizione austro-ungarica nell'Africa orientale.[7]
Nel corso del XIX secolo, i Daasanach furono inglobati nell'Impero etiope.[2]
Tra l'inizio del XX secolo e gli anni quaranta del XX secolo, i Daasanach furono ingaggiati dapprima dagli amministratori etiopi e in seguito dagli amministratori italiani come guardie di sicurezza a difesa dei confini contro il Protettorato Britannico dell'Africa Orientale.[2] Questo periodo vide così i Daasanach in lotta con tribù di pastori kenioti quali i Gabra e i Turkana.[2]
Alla fine degli anni sessanta del XX secolo, la valle del fiume Omo fu descritta dall'antropologo Uri Almagor come una delle aree più inaccessibili dell'Africa.[2]
Nel 2013, fu pianificata la sedentalizzazione di 2.600 abitazioni daasanach, in quanto parte del territorio di questo popolo doveva essere ispezionato da una ditta petrolifera.[2]
Cultura
modificaOrganizzazione sociale
modificaI Daasanach sono divisi in otto clan, chiamati en[1][2], il più consistente dei quali è rappresentato dagli Ikabelo.[1][2] Gli Inkabelo vivono lungo entrambe le sponde del fiume Omo e del suo delta assieme ad altri gruppi più piccoli, quali gli Oro, i Kuoro e i Riele[2]; altri clan sono quelli dei Randal e degli Elele, che vivono nella parte nord-occidentale del territorio daasanach[2], e quello degli Inkoria, che vivono lungo la sponda nord-orientale del Lago Turkana[2].
La classe più bassa è rappresentata dai Dies, ovvero le persone che hanno perso il loro bestiame e che vivono lungo il lago Turkana, dove cacciano coccodrilli e ippopotami.[1] I Dies possono tuttavia intrattenere degli scambi con i Daasanach "veri e propri" e rientrare nel loro gruppo.[1]
I Daasanach accettano nei propri villaggi anche persone di altri gruppi etnici, purché circoncisi.[1]
E mentre i ragazzi daasanach vengono circoncisi[1], le bambine daasanach vengono sottoposte in un'età compresa tra i 10 e i 12 anni all'escissione del clitoride[1][4]. Solo coloro che si siano sottoposte a tale pratica vengono considerate delle vere donne e possono indossare abiti e sposarsi[1]; coloro che non abbiano subito l'escissione vengono invece considerate alla stregua di maschi o animali[1].
I matrimoni avvengono intorno ai 17 anni per le donne e intorno ai 20 anni per gli uomini.[1] Il nucleo familiare tradizionale è costituito da uomo, dalla moglie di quest'ultimo e dai figli della coppia non sposati.[2]
Durante la stagione secca, ha luogo la cerimonia del Dimi, durante la quale un uomo daasanach fa benedire la propria figlia per assicurarle fertilità e un buon matrimonio.[1]
Abitazioni
modificaLe abitazioni dei Daasanach sono a forma di basse cupole, hanno un tetto in lamiera e un pavimento ricoperto di stuoie.[1]
Tradizionalmente, queste abitazioni vengono costruite dalle donne.[1] La prima parte di queste abitazioni ad essere costruita è il magazzino, dove vengono custoditi prodotti quali il caffè e il tabacco.[1]
Abiti
modificaL'abito maschile e rappresentato semplicemente da una stoffa a quadri legata attorno al torace.[1] Le donne indossano invece una gonna di pelle pieghettata.[1]
Lingua
modificaLa lingua daasanach appartiene al ceppo linguistico delle lingue cuscitiche.[1][3]
Si tratta di una lingua SOV[3], che, dal punto di vista grammaticale, si caratterizza per la presenza un gran numero di classi di sostantivi e di verbi irregolari[1].
Economia
modificaPrincipali attività economiche dei Daasanach sono l'agricoltura, la pastorizia e la pesca.[1][2]
La pastorizia era un tempo l'attività prevalente, ma in seguito i Daasanach si sono votati perlopiù all'agricoltura, in particolare di prodotti quali mais, sorgo e piselli.[4]
Demografia
modificaAl censimento del 2007, si contavano 60.730 persone appartenenti a questo gruppo etnico.[3] Di queste, 48.230 vivevano in Etiopia.[3]
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad Daasanach Archiviato il 24 aprile 2018 in Internet Archive. su Pianeta Gaia Viaggi
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Daasanach su Mursi Online
- ^ a b c d e f g h i j k Daasanach su Ethnologue - Languages of the World
- ^ a b c d e f g h i j k Popoli d'Africa: Daasanach su Sancara.org
- ^ a b c Tribe: The wandering Daasanach of East Africa Archiviato il 25 aprile 2018 in Internet Archive. su Afritorial
- ^ a b Los Daasanach – Una tribu Etíope que recicla desechos del mundo moderno y los transforma en accesorios de moda, su furiamag.com. URL consultato il 24 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2019).
- ^ Ivo A. Strecker - Balambaras Aike Berinas, Berimba's Resistance: The Life and Times of a Great Hamar Spokesman, Lit Verlag, Wien, 2013, p. 8
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Daasanach
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85035829 · GND (DE) 4666107-4 · BNF (FR) cb12481922t (data) · J9U (EN, HE) 987007543372805171 |
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