De motu cordis et aneurysmatibus
De motu cordis et aneurysmatibus è un saggio di fisiologia di Giovanni Maria Lancisi, pubblicato postumo a Roma nel 1724.
De motu cordis et aneurysmatibus | |
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Autore | Giovanni Maria Lancisi |
1ª ed. originale | 1724 |
Genere | trattato |
Sottogenere | scientifico |
Lingua originale | latino |
Descrizione modifica
L'opera principale di Giovanni Maria Lancisi, la cui redazione è iniziata intorno al 1700, è pubblicata postuma nel 1728 dall'Assalti[1] a Roma, e poi dopo poco tempo anche a Napoli, Venezia e Lione. Una seconda edizione risale al 1745.
Con quest'opera Lancisi contribuì allo sviluppo della fisiopatologia cardiocircolatoria, distinguendo l'ipertrofia dalla dilatazione del cuore e studiando l'origine degli aneurismi.
In quest'opera, Lancisi espone la sua esperienza di fisiologo innovatore del suo tempo. Accanto a diverse asserzioni rivelatesi poi errate, il Lancisi espone dei concetti confermati nella loro validità: forse il più famoso di questi è il Segno di Lancisi.
Accoglienza dell'opera modifica
Il medico Giovanni Battista Morgagni elogiò il valore dell'opera.
Galleria d'immagini modifica
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Immagine di presentazione.
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Nervi intorno al cuore.
Note modifica
- ^ Il botanico e medico fermano Pietro Assalti, che curò tutte le edizioni dei Lancisi.
Bibliografia modifica
- Ferdinando Ranalli, Vite di uomini illustri romani dal risorgimento della letteratura italiana, Roma, P. Pagni, 1838.
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