Discussione:Architettura romanica in Italia

Architettura romanica in Italia
Argomento di scuola secondaria di II grado
Materia	storia dell'arte
Dettagli
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

Ho introdotto un paragrafo sull'architettura romanica sarda ed in seguito ho creato anche la voce Romanico sardo alla quale bisogna ancora lavorare parecchio. Infatti in quell'isola si è sviluppata un tipo di architettura inedita nella quale sono certamente riconoscibili influssi pisani, lucchesi, pistoiesi ma anche lombardi e francesi oltrechè tracce del passagio di maestranze, provenienti dalla penisola iberica, di cultura araba. Pertanto il voler relegare l'architettura romanica ad una espressione di quella pisana è inesatto, riduttivo ed inadeguato. Fpittui 11:10, e 12:28 6 marzo 2009

Correnti Lucchesi e Pistoiesi in Sardegna

Premesso che sia le espressioni architettoniche lucchesi che pistoiesi erano sempre legate al duomo di Pisa ed agli altri testi prodotti in quella città e nel suo territorio. Ammesso che questi influssi (insieme naturalmente ai modi direttamente pisani) sono stati veicolati in Sardegna ed in Corsica a seguito dell'intraprendenza politica e militare dei pisani e dagli importanti rapporti che essi avevano stabilito nelle due isole, tuttavia gli influssi luc. e pist. sono inequivocabili. Per quanto riguarda gli influssi lucchesi in Sardegna sono molto più numerosi e importanti di quanto qualcuno possa pensare. Infatti l'elenco delle chiese dove si possono rintracciare chiari segni di quella espressione culturale è lunghissimo. Si possono citare il san Giovanni di Billalba (Viddalba), il san Lorenzo di Rebeccu, (Bonorva); il san Nicola in Silanos (Sedini), ecc. Ma non mancano gli esempi anche in Corsica come La Canonica (santa Maria Assunta) ed il San Parteo di Lucciana. Lo stesso vale per i pistoiesi il cui capostipite in Sardegna è la cattedrale di san Pietro di Sorres (nonostante questa presenti diverse peculiarità), sempre al nord dell'isola sono rintracciabili alcuni elementi nella b. di Saccargia quali il portico e la torre campanaria, nel san Michele di Salvennor e nel Sant'Antonio di Salvennor (Ploaghe) e nel san Pietro delle Immagini a Bulzi; mentre nel sud dell'isola a Santa Maria di Tratalias. Fpittui 12:02, 17 marzo 2009

Perplessità

L'architettura romanica in Italia copre un periodo di produzione architettonica più ampio di altri paesi europei, dai precoci esempi negli ultimi decenni dell'XI secolo fino, in alcune regioni, a tutto il XIII secolo. Mi sembra utile rettificate l'indicazione di precocità degli ultimi decenni del XI secolo quando già il romanico poteva dirsi maturo, anticipandola ai primi decenni, quando ebbero inizio importanti cantieri pienamente romanici.--Salvatore gioitta (msg) 19:07, 27 set 2010 (CEST)

condivido, correggi pure--OPVS SAILCI 21:36, 5 ott 2010 (CEST)

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