Discussione:Bogia nen

Ultimo commento: 5 mesi fa, lasciato da ICE77 in merito all'argomento Forma e discordanze
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Piemonte
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Interpretazione personale modifica

secondo me l'interpretazione comune (non proprio falsa) è che i piemontesi siano (siamo) conservatori, tradizionalisti, refrattari alle novità, restii al cambiamento. Lele giannoni (msg) 19:27, 9 giu 2015 (CEST)Rispondi

Forma e discordanze modifica

Questo articolo ha due problemi.

1. La forma non è "bogia nen" ma "bogianen" perché nella prima forma è un imperativo e nella seconda un sostantivo. Quindi, questo articolo, essendo specificamente per un appellativo, dovrebbe usare la seconda forma.

2. La storia dei bogianen, secondo l'articolo sulla Battaglia dell'Assietta è quanto segue:

Il testo dice "Chiese quindi al Conte di San Sebastiano, che comandava le forze schierate nella ridotta più avanzata alla Testa dell'Assietta, di lasciare la sua postazione e di ritirarsi con i suoi soldati - due compagnie granatiere e il 1º Battaglione del Rgt. Guardie, verso il Gran Serin. Le forze francesi superstiti lanciarono degli attacchi finalizzati a fissare le forze piemontesi presenti in zona, e tali azioni vennero non correttamente interpretate dal San Sebastiano, il quale decise di non sganciare le proprie forze."

In quanto alla nota 5, spiega che "Secondo una tradizione molto tarda, nata solo nel corso dela seconda metà del XX secolo, il rifiuto del San Sebastiano di abbandonare le proprie posizioni diedero vita al soprannome bogianen attribuito inizialmente ai soldati sabaudi e poi all'intero popolo piemontese. Maurizio Lupo, Il conte Bricherasio capostipite dei «Bogianen», La Stampa, 24 febbraio 1998."

Questo articolo dice che "Sottoposto a una serie continua di assalti, il comandante generale Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio decise di chiamare a raccolta tutte le truppe a difesa del bastione del Grand Serin ma nonostante l'ordine di ritirata arrivasse per tre volte all'avamposto della Testa dell'Assietta, oggetto di assalti altrettanto violenti, il comandante dell'avamposto Paolo Federico Novarina Conte di San Sebastiano (figlio di primo letto della Marchesa di Spigno, sposata morganaticamente da Vittorio Amedeo II prima dell'abdicazione), pronunciò la frase: "In faccia al nemico le Guardie non possono volgere le spalle" e aggiungendo, secondo tradizione, in piemontese “Noiàutri i bogioma nen da sì”."

Il testo dice che il Conte di San Sebastiano ha frainteso degli ordini. La nota dice che il Conte di San Sebastiano rifiutò di abbandonare le sue posizioni e che il soprannome dei piemontesi è nato nella seconda metà del XX secolo. Questo articolo dice che Paolo Federico Novarina pronunciò la fatidica frase che poi diede l'appellativo ai piemontesi.

Trovo una certa discordanza, sia da un punto di vista di comunicazione con un fraintendimento o di un ordine che non fu obbedito (grande differenza) che da un punto di vista cronologico che non mi convince sul fatto che l'espressione “Noiàutri i bogioma nen da sì”, datata al 1747, si sia trasformata nell'appellativo bogianen solo dopo gli anni 50 del 1900.

ICE77 (msg) 20:43, 19 nov 2023 (CET)Rispondi

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