Discussione:Busillis

Ultimo commento: 4 anni fa, lasciato da Rabanus Flavus in merito all'argomento Giraldus Cambrensis

Genitivo o ablativo?

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Anch'io credo che busillis sia ablativo plurale, altrimenti magnis che cosa ci sta a fare? Del resto plenus può reggere sia il genitivo che l'ablativo, il cosiddetto ablativo di abbondanza ("pieno con" invece che "pieno di"). E nella frase originale magnis è evidentemente ablativo neutro plurale (grandi cose). E per di più un Busillum della II declinazione (con una desinenza da vezzeggiativo) sarebbe più credibile di un Busillis (o Busille o Busilles) della III. Come, in italiano, busillo sembra un sostantivo ragionevole, busille no. -- GianniG46 (msg) 23:08, 30 mag 2010 (CEST)Rispondi

Busillis nella letteratura

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Si stanno accumulando diverse citazioni letterarie dell'uso di busillis ... quale ampiezza pensiamo che sia giusto riservare loro? Quanti esempi letterari ci servono? Perché in teoria forse gli esempi sono più adatti ad altri progetti (mi veniva in mente Wikizionario, forse). Cosa ne pensate? --Epìdosis 11:56, 15 mag 2018 (CEST)Rispondi

Giraldus Cambrensis

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La storia si origina da Giraldus Cambrensis, v. qui e qui. Si tratta soltanto della falsa lettura di in diebus illis. Di "magnis plenae" e dell'India non ci si trova niente. Infatti, la frasi "In diebus illis magnis plenae" è impossibile secondo la grammatica latina. --Rabanus Flavus (msg) 11:00, 24 gen 2020 (CET)Rispondi

[@ Rabanus Flavus] Ciao, anche a me "magnis plenae" suonava strano: ho modificato la voce e ho aggiunto un {{F}} in cima in attesa che venga interamente riscritta con delle fonti, al momento assenti. Grazie mille, --Epìdosis 11:14, 26 gen 2020 (CET)Rispondi
Grazie, benissimo --Rabanus Flavus (msg) 12:39, 26 gen 2020 (CET)Rispondi
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