Discussione:Diocesi di Treviso

Ultimo commento: 3 anni fa, lasciato da InternetArchiveBot in merito all'argomento Collegamenti esterni interrotti

Link a ordini religiosi modifica

Il principio è quello di non ripetere i link, soprattutto nello stesso paragrafo. Ho visto che hai cambiato anche Ordine di San Benedetto con Benedettini Confederati, ma quest'ultimo punta su Ordine di San Benedetto, quindi la soluzione precedente evitava il redirect. Spero di non suscitare malumori, se ripristino. Avemundi 15:47, 17 feb 2008 (CET)Rispondi

Abbazia di Novisa modifica

Ho fatto una ricerca riguardo all'Abbazia di Novisa, ma non se ne parla da nessuna parte (tanto meno, non è citata sul sito della stessa diocesi) se non su pochissimi siti che hanno attinto da questa pagina. Credo che l'abbazia di Novisa non sia mai esistita. Chi ha aggiunto la frase in merito deve aver preso un granchio da chissà dove. Foflynn 19:00, 8 apr 2008 (CET)Rispondi

La frase, che ho aggiunto io, è riportata da Catholic Encyclopedia "Bernardino Marini (1788-1817), a canon of the Lateran, present at the Council of Paris, 1811, who united the abbey nullius of Novisa with the See of Treviso". Cercherò di approfondire. Avemundi (msg) 20:10, 8 apr 2008 (CEST)Rispondi
Il Moroni non ne fa cenno, a questo punto potrebbe essere riportata da Cappelletti (ma il vol. X non è consultabile su Google Books) o da Semenzi, che sono le fonti citate di Catholic Encyclopedia. Inizio a pensare che forse si tratti di un errore di Catholic Encyclopedia, ma a mio parere sarebbe corretto riportarlo in voce sub condicione con una frase tipo: "U. Benigni riporta che l'Abbazia di Novisa...ecc...anche se questa notizia sembra infondata". Avemundi (msg) 21:10, 8 apr 2008 (CEST)Rispondi

Posizione cartina modifica

Forse dipende dalla risoluzione del tuo monitor. Con la mia, la cartina a fianco produce un vistoso vuoto sotto il titolo del paragrafo "Elenco delle parrocchie" e sta molto male. Credo che la soluzione di mantenerla non affiancata con il testo risolva il problema. Avemundi (msg) 01:41, 14 giu 2008 (CEST)Rispondi

Vabbé, ritorno alla versione precedente...--Foflynn (msg) 15:15, 16 giu 2008 (CEST)Rispondi

Sede Vacante modifica

La diocesi diverrà sede vacante solo quando Mazzoccato entrerà ufficialmente a Udine, nel frattempo questi è amministratore apostolico con gli stessi identici poteri che aveva come Vescovo. Ffeeddee (msg) 15:01, 24 ago 2009 (CEST)Rispondi

Anche se Mazzocato è ancora fisicamente a Treviso, la sede è vacante. Puoi consultare il Codice di Diritto Canonico a riguardo. È amministratore apostolico pro tempore, fino a quando il nuovo vescovo di Treviso non prenderà possesso della diocesi. In tutti gli altri casi abbbiamo cercato di evitare di particolareggiare la situazione nominando l'amministratore apostolico pro tempore (molto poco enciclopedico) e poi di nominare il vescovo come vescovo eletto ecc. ecc. L'importante è seguire la vita della diocesi non secondo per secondo, ma in ottica storica.  AVEMVNDI (DIC) 21:32, 24 ago 2009 (CEST)Rispondi
Ho l'esame di canonico l'8 settembre, ti assicuro che è come dico io, mi sono anche poi confrontato col canonista della diocesi di Treviso Mons. Brugnotto (non a causa di di Wikipedia!), e mi ha confermato il tutto. Ma se dici di "seguire la vita della diocesi (...) in ottica storica" allora faremo come dici tu... Ma solo perché non ho voglia di star la a discutere! Ciao! Ffeeddee (msg) 11:24, 31 ago 2009 (CEST)Rispondi
Un esperto in materia dà sempre un contributo importante! Ho letto il canone 418 e hai perfettamente ragione sulla sede vacante. Diciamo che la prassi di Progetto:Diocesi (nella sua ignoranza) voleva dare rilievo al canone 430, da cui si evince la temporaneità dell'ufficio dell'amministratore diocesano. Occorre trovare una soluzione alternativa, che non parli di sede vacante e possibilmente non citi l'amministratore.  AVEMVNDI (DIC) 13:46, 31 ago 2009 (CEST)Rispondi
Personalmente inserirei nel template le voci Amministratore diocesano e Amministratore apostolico... A gennaio avevo fatto un tentativo in tal senso, ma l'utente Avemundi non ne volle sapere e annullò la modifica... --FeltriaUrbsPicta (msg) 14:51, 31 ago 2009 (CEST)Rispondi
Ho verificato ulteriormente. La diocesi è vacante anche dopo la nomina dell'amministratore. Quindi non è necessario apportare modifiche né al template, né all'incipit. Possiamo comunque discutere la proposta di FeltriaUrbsPicta. Fonti per spiegare il problema della sede vacante: ero stato tratto in inganno dalla traduzione in italiano del canone 419 (poi ho sbagliato e ho scritto 418), in realtà tutto l'articolo (cann. 416-430) si riferisce alla sede vacante. Mi ha tolto ogni dubbio la consultazione di un dizionario di diritto canonico. Ne consegue anche che Ffeeddee abbia torto, infatti il can. 416 dice «Sedes episcopalis vacat [...] traslatione [...] intimata», quindi all'annuncio del trasferimento e non a trasferimento avvenuto.  AVEMVNDI (DIC) 05:41, 1 set 2009 (CEST)Rispondi
Ossignore...non diciamo corbellerie, il Can. 418, Par.1 dice INEQUIVOCABILMENTE "die autem captae possessionis dioecesis novae, dioecesis A QUA vacat". Nella traduzione ufficiale è tradotto "dal giorno poi della presa di possesso canonico della nuova diocesi, la diocesi di provenienza diviene vacante". Ora non diamo interpretazioni cervellotiche di altri canoni quando il 418 è chiarissimo a riguardo. Per favore! Ffeeddee (msg) 12:57, 1 set 2009 (CEST)Rispondi
Avemundi, ora però non arrampicarti sugli specchi! Il can. 418 è chiaro a riguardo! --FeltriaUrbsPicta (msg) 15:17, 1 set 2009 (CEST)Rispondi
(conflittato) Scusate l'atteggiamento ondivago. Effettivamente Ffeeddee ha ragione, il can. 416 dice «translatione ac privatione Episcopo intimata» (che si può leggere in due modi: «intimata translatione et privatione» oppure «translatione et intimata privatione», dal punto di vista letterale si possono portare ragioni per preferire o l'una o l'altra, ma il significato si può ricavare dal can. 418). Il can. 419 non c'entra niente, l'articolo del dizionario di diritto canonico parla dell'ufficio dell'amministratore diocesano. Comunque il can. 418 è riportato male dallo stesso sito della Santa Sede (manca la parola "die") e bene da Ffeeddee (la parola "die" non l'ha inventata lui, si può leggere ad esempio nella traduzione testo a fronte latino-russo sullo stesso sito della Santa Sede, questo prova anche che Ffeeddee è un vero esperto). La seconda parte del can. 418 § 1 appare come una precisazione della «translatione» del can. 416. Che poi il can. 418 sia chiarissimo, a me non pare, visto che "die...vacat" viene poi tradotto con piccole varianti che precisano meglio "dal giorno" e "diviene vacante" (letteralmente sarebbe "il giorno" ed "è vacante"). Se però prendiamo l'intera frase «die autem captae possessionis dioecesis novae, dioecesis a qua vacat» il senso non può essere che quello che riferisce Ffeeddee, a cui torno a dare ragione.  AVEMVNDI (DIC) 15:39, 1 set 2009 (CEST)Rispondi

Lorenzo Zane modifica

Lorenzo Zane, quando nel 1478 fu nominato alla sede di Brescia, era anche patriarca titolare di Antiochia. Prima di essere nominato alla sede di Treviso era stato arcivescovo di Spalato e patriarca titolare di Gerusalemme. --FeltriaUrbsPicta (msg) 16:58, 5 giu 2013 (CEST)Rispondi

Questo vescovo occupò le sedi di Spalato (1452-73), poi di Treviso (1473-78) e infine di Brescia (1478-80). Come era abituale all'epoca (il cumulo dei benefici non era vietato), contestualmente alle sedi suddette fu anche titolare delle sedi patriarcali latine di Gerusalemme (1458-60) e di Antiochia (1473-85).--Croberto68 (msg) 11:49, 6 giu 2013 (CEST)Rispondi
La voce va sicuramente integrata. Bisognerebbe poi valutare quanto sia corretto scrivere in cronotassi "nominato vescovo di Brescia". --FeltriaUrbsPicta (msg) 12:22, 6 giu 2013 (CEST)Rispondi
Ti riferisci al fatto che era "arcivescovo"? Purtroppo qs è una cosa nostra, Eubel non distingue.--Croberto68 (msg) 12:37, 6 giu 2013 (CEST)Rispondi
Sì. Mi pare sarebbe più corretto scrivere "nominato arcivescovo, titolo personale, di Brescia". --FeltriaUrbsPicta (msg) 12:39, 6 giu 2013 (CEST)Rispondi

Collaborazioni pastorali modifica

Queste collaborazioni pastorali sono enciclopediche?--AVEMVNDI 12:43, 11 dic 2018 (CET)Rispondi

A mio avviso no, equivalgono alle unità pastorali della diocesi di Milano o alle cooperazioni pastorali presenti in altre diocesi. Essendo strutture intermedie (sorte per il diminuire del numero dei preti) tra la parrocchia e il vicariato/decanato/forania. Forse bisogna discuterne nel progetto.--Croberto68 (msg) 14:27, 11 dic 2018 (CET)Rispondi
Non si capisce bene se siano strutture temporanee o definitive, visto che dal 2012 a oggi la situazione pare molto fluida. --AVEMVNDI 14:57, 11 dic 2018 (CET)Rispondi
Non so se conosci le unità pastorali di Milano... Le collaborazioni pastorali sono (penso) la stessa cosa. Si affida un gruppo di parrocchie o della stessa città o di un gruppo di paesi vicini ad una equipe di 2/3 sacerdoti. Questa suddivisione è (molto) variabile e fluida...--Croberto68 (msg) 15:58, 11 dic 2018 (CET)Rispondi
Le collaborazioni pastorali sono "sono una forma stabile di collaborazione tra parrocchie, chiamate a far maturare, nel contesto ecclesiale e socio-culturale, la loro identità e missione di comunità cristiane mediante un cammino condiviso e coordinato, a partire da un comune progetto pastorale" (cfr. Diocesi di Treviso, Orientamenti e norme per le Collaborazioni Pastorali nella diocesi di Treviso, Treviso, Editrice San Liberale, 2016, p. 15). --FeltriaUrbsPicta (msg) 17:14, 11 dic 2018 (CET)Rispondi
Resta la questione sollevata da [@ Avemundi] (enciclopedicità) che a mio avviso andrebbe affrontata nel Progetto:Diocesi.--Croberto68 (msg) 08:43, 12 dic 2018 (CET)Rispondi

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