Discussione:Elena Fischli Dreher

Ultimo commento: 3 anni fa, lasciato da Caulfield in merito all'argomento Parliamo del dubbio E

Parliamo del dubbio E modifica

Da noi assessore/a non è enciclopedico di default, ma vedo che Elena Dreher (come viene riportata in altre fonti) sia stata la prima donna in Italia a ricoprire un incarico pubblico dopo la Liberazione (1945), inserita nell’elenco “tradizionale” di 15 cittadini illustri e benemeriti iscritti al Famedio del Cimitero Monumentale di Milano. Fu la prima direttrice del Villaggio “Cagnola” alla Rasa di Varese, comunità alla quale viene dedicato il libro Educazione laica negli anni Cinquanta. Il villaggio «Sandro Cagnola» alla Rasa di Varese e dove Dino Risi girò il film Verso la vita. Leggo qui che "nel 1945 l’assessora all’assistenza del Comune di Milano, Elena Dreher, si incamminasse per la città senza auto blu, con pochi mezzi pubblici circolanti, a cercare la penicillina per i bambini malati e che, alla fine, trovasse i soldi di generosi donatori per ottenere i farmaci". È la protagonista della puntata Controcorrente. Storie di donne e uomini coraggiosi di RSI, la Radiotelevisione svizzera, dove leggo "si racconta la vicenda di Elena Dreher : attiva in Italia nel Comitato di Liberazione Nazionale, mise in salvo, durante il secondo conflitto mondiale, decine di perseguitati politici del regime nazi-fascista". Insieme a Giovanna Barcellona, Giulietta Fibbi e Rina Picolato, del Partito Comunista; Laura Conti e Lina Merlin, socialiste; Ada Gobetti, con lei nel Partito d’Azione, è una delle firmatarie dell’atto costitutivo dei Gruppi di difesa della donna (GDD) - fonte I Gruppi di Difesa della Donna 1943 – 1945, prefazione di Anna Bravo, Roma, Archivio Centrale Unione Donne Italiane, 1995, pp. 49 – 50. È quello che ho trovato in mezz'ora, non è detto non ci sia altro. --Camelia (msg) 12:21, 21 ott 2020 (CEST)Rispondi

Ecco qua, altri due libri su Google Books che parlano dell'imepgno di Elena Dreher durante la Resistenza italiana: L'illusione della parità. Donne e questione femminile in Giustizia e Libertà di Noemi Crain Merz e Partisan Diary: A Woman's Life in the Italian Resistance di Ada Gobetti. --Camelia (msg) 12:39, 21 ott 2020 (CEST)Rispondi
Essere una della fondatrici dei Gruppi di difesa della donna (che potrebbero essere equiparati ad un partito politico per quanto riguarda l'enciclopedicità dei primi firmatari? In ogni caso bisognerebbe approfondire un poco il suo ruolo nella voce), l'essere protagonista di una puntata di una rubrica radiofonica svizzero, l'essere la prima donna a ricoprire un incarico pubblico dopo il 1945 (a Milano, non un paesino) e l'essere iscritta al Famedio di Milano mi sembra appastanza per l'enciclopedicità. --Postcrosser (msg) 13:49, 21 ott 2020 (CEST)Rispondi
A renderla sicuramente enciclopedica basta la costituzione dei Gruppi di difesa della donna. Invito [@ Caulfield] a rimuovere il suo avviso. --Il TuchinoAmo la Pace, non fatemi la guerra! 06:35, 8 mar 2021 (CET)Rispondi
Con l'aggiunta di queste ultime informazioni, non presenti nella versione da me consultata, ritengo anch'io superato il dubbio di enciclopedicità --Caulfieldimmi tutto 21:30, 8 mar 2021 (CET)Rispondi
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