Discussione:Illasi

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Centuriazione in Val d'Illasi modifica

Nella voce sta scritto: ... In epoca romana, così come tutto il territorio circostante, Illasi è zona di centuriazione: divisa in appezzamenti distribuiti ai veterani delle legioni, che da soldati divenivano agricoltori. ... Ma mancano le fonti a sostegno. A quanto mi risulta non esistono documenti letterari e epigrafici e nemmeno archeologici che attestino una centuriazione in epoca romana in Val d'Illasi. Le affermazioni riportate rispecchiano una tradizione "dotta" inventata per molte aree padano-venete. In area veneta le uniche centuriazioni certe sono quelle di Borgoricco e di Villadose, tutte le altre non hanno il sostegno di fonti letterarie coeve ne della geografia archeologica. Alberto Pento--79.38.249.59 (msg) 20:19, 11 lug 2014 (CEST)Rispondi

per alberto pento: prova a sovraporre un treticolo in scala di 710 metri a una carta IGM e vedrai che buona parte delle strade rientrano in quella che potrebbe essere una centuriazione. un lavoro di geografia archeologica lo ha fatto la Lissandrini, usato dal benetti e anche dal pasa. durante una conferenza in loco gli archeologi hanno portato una immgine di una lamina di rame con delle sigle che potrebbero essere usate in questa centuriazione. molti cippi muti, ma alcuni parlanti murati nella chiesa di s. giustina: dicono niente? se tutto è tradizione "dotta" allora a chi dovremo credere?

Le fantasie sono fantasie, le ipotesi sono ipotesi, le certezze sono certezze perché sostenute da documenti certi, la fede e le credenze sono altro ancora. In una enciclopedia è necessario specificare per bene, cos'è un'ipotesi sia pur dotta, una fede o una credenza e ciò che è certezza perché ben documentato. La lamina è in bronzo e riguarda una divisione in 6 lotti di cui tre con nome, ma non si sa da dove provenga e a che territorio si riferisca; i cippi parlanti o muti non necessariamente riguardano delle centuriazioni e non si sa bene a che territori si riferiscano. La sovrapposizione di un ipotetico reticolo centuriale su una carta topografica se genera qualche tratto o elemento coincidente non è di per sé sufficiente a sostenere l'esistenza di una centuriazione. tutt'al più avrebbe dovuto stimolare ulteriori ricerche e approfondimenti che se ci sono stati nei decenni, stando ai risultati, non hanno dato gran ché come conferme e certezze. E comunque bisogna sempre citare le fonti. Il Benetti ha ipotizzato una serie di centuriazioni nell'alto vicentino ma a tutt'oggi non vi sono state conferme archeologiche. Le ipotesi restano ipotesi e non vanno fatte passare per verità storica. Bisogna credere ai fatti, la scienza si basa su fatti, la religione sulla fede; una tradizione dotta con una serie di indizzi ma senza prove resta una pura ipotesi e per uno storico contano i fatti certi e non le credenze e le fedi o le tradizioni dotte, una tradizione dotta non costituisce di per sé una prova. Alberto Pento--79.38.249.59 (msg) 20:17, 20 lug 2014 (CEST)Rispondi

quanta fede politica in Pento. Altro che scienza, solo posizione politicante verde.

Etimologia modifica

Bisognerebbe specificare che Val d'Illasi è la valle del torrente Illasi (detto anche Progno, nome generico) e che con buone probabilità è il nome del torrente quello originario da cui il nome della valle e del paese. L'idronimo Illasi è affine ai corsi d'acqua: Illach, Iller, Ila, Illija, Elsa, Ilissos. Longazeria e Logazeria che certi dotti vorrebbero dal latino longa/loga/loca e cerea (cereale) è una pura paretimologia, non vi è alcuna buona argomentazione linguistica a sostegno come potrebbe costituire l'esistenza di toponimi analoghi con etimologia provata. Alberto Pento.--79.38.249.59 (msg) 20:59, 20 lug 2014 (CEST)Rispondi

Sezione mancante modifica

A mio parere mancano: 1) la sezione preistorica del periodo delle palafitte e dei castellieri e 2) una sezione preistorico-storica o protostorica "reto-veneto-celta" ("preromana"); il territorio prima dell'epoca "romana" non era certo disabitato ma molto popolato e lavorato dalle genti dell'area veneta e non credo sia il caso di tralasciare questi millenni come inesistenti o insignificanti. Alberto Pento --79.38.249.59 (msg) 07:19, 25 lug 2014 (CEST)Rispondi

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