Discussione:Lingua creola delle Seychelles
Seychelles Creole Susanne Michaelis e Marcel Rosalie
1.Introduzione
Il creolo delle Seychelle (kreol seselwa) è parlato da circa 80.000 persone nella Repubblica delle Seychelles, un arcipelago di 110 isole diffuse su una regione di 455 km2 nell’oceano indiano (est del Kenya) e da altre circa 80.000 parlanti diffusi in Kenya, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda.
2. Contesto socio storico
Le isole inabitate delle Seychelles furono, tra tutte le isole dell’oceano indiano, le ultime ad essere colonizzate nel 1770 da parte dei francesi, provenienti soprattutto dalle Mauritius (colonizzate nel 1721), ma anche dall’isola di Riunione. I colonizzatori francesi provenienti dalle Mauritius portarono con sé gli schiavi verso la nuova semi colonia che dipendeva dalle Mauritius. Nelle prime due decadi la colonia dovette affrontare numerose difficoltà, ma un boom demografico si registrò alla fine degli anni 80 quando l’economia passò dallo sfruttamento delle risorse naturali ad una agricoltura redditizia (cotone, caffè, spezie). Nel 1791 si contavano 572 abitanti nelle isole: 65 di origine europea, 20 “free coloured” e 487 schiavi. A causa di una domanda costante di manodopera servile la popolazione aumentò costantemente e nel 1980 si contavano 317 colonizzatori europei, 135 “free coloured” e 3015 schiavi sull’isola. Dopo le guerre napoleoniche con il trattato di Parigi del 1814 le Seychelles e le Mauritius finirono sotto il dominio della Gran Bretagna mentre reunion rimase sotto il dominio francese. Dopo il 1807 il commercio degli schiavi fu abolito in tutti i territori britannici, ma le autorità coloniali non riuscirono ad applicare questa legge nelle Seychelles e alle Mauritius. Il commercio illegale di schiavi iniziò ad aumentare nelle isole dell’oceano indiano con un afflusso notevole di schiavi provenienti dal Madagascar e dall’Africa orientale. Dopo l’abolizione della schiavitù nel 1835 la marina britannica catturò navi francesi liberando gli schiavi nelle Seychelles. Questo portò ad un considerevole influsso della lingua bantu parlata dagli africani dell’est. I colonizzatori francesi arrivati alle Seychelles portarono con loro il creolo delle Mauritius. Le due lingue oggi sono difatti intelligibili ed è per questo il creolo delle Seychelles può essere caratterizzato come un ramo del creolo delle Mauritius. Le lingue che compongono il substrato di questa lingua creola sono fondamentalmente le lingue parlate dagli schiavi ovvero il malgascio, e più in generale le lingue parlate nell’area che si estende da Zanzibar al Mozambico del sud.
3. Situazione sociolinguistica
Dal 1976 le Seychelles sono indipendenti e dal 1978 il creolo delle Seychelles è divenuto lingua ufficiale assieme al francese e all’inglese. È la lingua nativa del 95% della popolazione. Nel 1982 divenne lingua ufficiale nelle scuole e usata in diversi contesti comunicativo, come in tv, alla radio, in tribunale e nei giornali. La prima opera scritta pubblicata in creolo è una raccolta di fiabe di Lafontaine che furono tradotte da Radolphine Young (1860-1932) 1982: viene pubblicato il primo dizionario creolo-francese pubblicato da St Jorre & Lionnet. Oltre il 98% del vocabolario deriva da varietà dialettali del francese del 17° e 18° secolo. Alcune parole sono di origine bantu (come ad es. toto “bambino”), altre sono di derivazione malgascia (del Madagascar). Infine una piccola minoranza di parole possono essere ricondotte a lingue africane orientali. Il creolo delle Seychelles presenta circa 80 parole che possono essere considerati prestiti dalla lingua inglese come ays “gelato”, mice “topo” e sik “malato”.
4. Fonologia Sistema vocalico composto di 5 vocali orali (i,e,a,u,o) e 3 nasali.
anteriori centrali posteriori Chiuse i u Mid e, ẽ o, õ Aperte a,ã
Le vocali vengono nasalizzate di fronte a n,m, presenta un sistema di 17 consonanti L’accento cade sempre sull’ultima sillaba.
5. Sintagma nominale
I sostantivi sono invariabili. Ad es. zonm (uomo/uomini), latab (tavola/tavole).Una caratteristica interessante è rappresentata dalla fusione dell'articolo determinativo francese con il termine a cui è riferito: così, il francese l'avenir diventa laveni, latab (> francese la table). Il genere viene reso aggiungendo mal per indicare il genere maschile e femel per il femminile. Es: en mal bourik- una scimmia maschio; en femel bourik- una scimmia femmina
Nelle lingue creole a base francese parlate nella zona dell’oceano indiano si utilizza la forma ban (che deriva dal francese une bande de) per esprimere il numero. Nel creolo delle Seychelle generalmente il numero non viene espresso, ma esiste per ogni sostantivo una sola forma che indica sia il singolare che il plurale. Tuttavia, può essere utilizzato il nome banm (> francese bande) che anteposto al sostantivo di riferimento ne indica la forma plurale, usato per lo più nella lingua scritta formale. Es: banm latab (tavole)
Esiste un articolo indeterminativo, en, che precede il nome di riferimento: es: en lakaz, una casa Il dimostrativo sa recentemente ha assunto la funzione di articolo determinativo Es: sa gro zaret.
I nomi comuni generalmente non sono marcati Es: lion i manz gazel, i leoni mangiano le gazzelle
Non esiste differenza tra pronomi e aggettivi dimostrativi. Esiste un’unica forma, sa, che precede il nome a cui si riferisce. Es: sa dimyel, questo miele Sa i zoli, questo è bello
Costruzioni possessive
Gli aggettivi possessivi precedono il nome e hanno la stessa forma del pronome soggetto, ad eccezione della 3 persona singolare. Es: mon lakaz, la mia casa Son bato, la sua barca
I pronomi possessivi vengono realizzati tramite la preposizione pour e il pronome oggetto clitico Es: Sa liv i pour mwan, questo libro è mio
Il creolo delle Seychelle presenta due costruzioni diverse per le frasi possessive:
• ordine posessore - cosa posseduta, dove la cosa posseduta è marcata tramite l’aggettivo possessivo di riferimento es: sa zonm son lakaz
questo uomo sua casa la casa di questo uomo
• ordine cosa posseduta - possessore in cui la cosa posseduta occupa il primo posto all’interno della frase e non compare l’aggettivo possessivo. Es: lakaz sa zonm
Casa questo uomo La casa di questo uomo
Gli aggettivi seguono il sostantivo di riferimento Es: lalin kler, luna brillante
Dilo so, acqua calda
Ad eccezione di un piccolo numero di aggettivi che di norma precedono il nome Es: en gran bato, una barca grande En zoli garson, un bel ragazzo En zenn fiy, una giovane ragazza
Gli aggettivi non si accordano nel genere ad eccezione di alcuni casi come Es: en zonm fou, un uomo pazzo vs en madanm fol, una donna pazza Questa regola si applica soprattutto agli aggettivi che indicano l’origine geografica Es: en zonm seselwa, un uomo delle Seychelles
en fanm seselwaz, una donna delle Seychelles
Nelle costruzioni comparative di uguaglianza il secondo termine di paragone è introdotto dalla particella ki oppure koman e l’aggettivo è preceduto dalla particella osi che può essere omessa solo se il secondo termine di paragone è introdotto da koman.
Es: Mari i osi gran ki Pyer
Mari i (osi) gran koman Pyer
Nel comparativo di maggioranza le particelle che introducono i termini di paragone sono obbligatori
Es: Mari i pli gran ki Pyer
Il superlativo assoluto si forma partendo dal comparativo di maggioranza aggiungendo una particella
Es: Mari i pli gran parmi tou bann fiy
Mari è più alta tra tutte plurale ragazza
Un’altra possibilità consiste nell’utilizzo del verbo depas (superare), ma il termine di paragone è espresso da un nome astratto
Es: Mari i depas tou bann fiy lo grander
Mari è superare tutte plur. ragazza in altezza
Pronomi personali Esistono due categorie di pronomi personali
Pronomi soggetto Pronomi oggetto clitici Aggettivi possessivi 1SG mon- io mwan- me mon- mio 2SG ou- tu ou – te ou- tuo 3SG i- egli/ella li-si son- suo 1PL Nou- noi nou-ci nou-nostro 2PL Zot- voi zot-vi zot- vostro 3PL Zot- essi zot-si zot- loro
I pronomi soggetto possono comparire solo in posizione di soggetto, mentre i pronomi oggetto possono avere funzione sia di soggetto che di oggetto. Alla terza persona singolare non c’è accordo di genere: la forma i vale sia per il maschile che per i femminile. Le forme della 2PL e 3PL sono identiche.
Il creolo delle Seychelles presenta una costruzione coordinante particolare quando uno dei due soggetti della frase è un pronome personale soggetto.
Ad es: Nou de Mari nou ti al dan lakour
1pl due Marie 1pl pst andare a casa Io e Marie andammo a casa
6. Sintagma verbale
Nelle lingue creole le TMA in genere precedono il verbo nell’ordine tempo- modo- aspetto- radice verbale. Per quanto riguarda il tempo le lingue creole hanno come riferimento il tempo in cui avviene l’azione. Modo: vengono distinti eventi reali da eventi irreali. Gli eventi reali avvengono nel momento in cui si parla; quelli irreali sono immaginari o futuri. Aspetto: si distinguono eventi non puntuali, che si svolgono in un periodo di tempo o ripetutamente ed eventi puntuali che avvengono in un determinato periodo di tempo e si protraggono per un lungo periodo. Gli eventi non puntuali sono generalmente marcati da una TMA, mentre i puntuali generalmente non lo sono.
Il creolo delle Seychelles ha 8 TMA diversi
ti (indica passato) in/’n per indicare azioni perfettive pe per la forma progressiva a e pu per il futuro fek per il passato immediato nek per la forma continuativa marcatore zero (verbi non marcati)
I verbi si dividono in dinamici (ad es. manze ‘mangiare’, vini ’venire’) e statici (krwar ’credere’, reste ’stare/abitare’, konnen ’sapere’) e verbi aggettivali (malad ’essere ammalato’, fatige ’essere stanco’).
Tipo di azione Tempo/aspetto Forma verbale francese
zero tutte(dinamica, statica, aggettivale) presente semplice
futuro
presente abituale
presente generico
(contesti narrativi)
passato perfettivo
pe dinamico
aggettivale presente progressivo
futuro Etre après de/à
ti tutte passato semplice Étais, était
in/’n dinamica
statica passato con rilevanza al presente cambiamento di stato completato con rilevanza al presente Finir de faire fek tutte passato immediato (ne) faire que a tutte futuro (v)a faire pou tutte futuro Etre pour faire
Le particelle TMA possono apparire in combinazioni diverse tra loro. Ad es.
ti pou indica il futuro nel passato nei contesti narrativi una volta che la narrazione viene ambientata al passato tutti i verbi vengono interpretati al passato (siano essi dinamici, statici o non marcati quindi al presente).
Negazione
La particella pa serve ad esprimer la negazione e precede i TMA (come nella maggior parte delle lingue creole) ma segue il pronome personale o il sostantivo in posizione di soggetto
Es: Ou ti al bazar
2sg pst andare mercato Tu sei andato al mercato
Ou pa ti al bazar 2sg neg pst andare mercato Tu non sei andato al mercato
I pronomi indefiniti coesistono con la particella pa; la negazione multipla è dunque possibile.
Personn pa ti vini Nessuno neg pst venire Nessuno è venuto
Mon pa ti vwar personn/naryen 1sg neg pst vedere nessuno/niente
Io non ho visto nessuno/niente
Modo Esistono 4 tipi di modo I verbi kapab e bezwen possono esprimere tutte e quattro le modalità mentre il verbo dwatet può avere solamente una funzione epistemica (supposizione)
Tipi di modo costruzione Esempi Possibilità/necessità Kapab; bezwen, fodre+frase Koze i pa ti kapab Parlare 3sg neg pst potere Lui non poteva parlare Permesso/obbligo Kapab; bezwen Ou bezwen al lopital 2sg bisognare andare ospedale Tu devi andare all’ospedale Root possibilità Kapab; bezwen Dimoun pa kapab ariv ditou Persone neg potere arrivare affatto Le persone non possono arrivare Funzione epistemica Incertezza/probabilità Kapab; bezwen, dwatet Pyer i kapab arive Pyer è potere arrivare Pyer potrebbe arrivare
Mon bezwen in perd li laba 1sg bisognare tma perdere pron ogg 3sg là Io devo averla/o perso/a là
I dwatet sorti Ladig 3sg dovere uscire La Digue Lui deve venire da La Digue
Copula
Il creolo delle Seychelles non usa la copula. Aggettivi con funzione predicativa sono combinati direttamente con una particella TMA, ma senza copula.
Es: Ou papa ti reziser
2sg poss papà pst manager
Tuo papà era un manager di una tenuta
Pyer i kot Marcel Pyer è a Marcel Pyer è a casa di Marcel
7. Frasi semplici
L’ordine della frase è SVO. Il verbo può avere una struttura breve oppure lunga (es. sant vs sant-e ‘ cantare’; vin vs vin-i ‘venire’) La struttura breve viene usata se il verbo è seguito direttamente da un complemento verbale (sia un oggetto diretto come Es: Mon donn li en mang
Io dare lui/lei un mango Io do a lui/lei un mango
Oppure da una locuzione avverbiale Es: mon retour lakaz
Io tornare casa Io torno a casa
Se il complemento è presente, ma non segue il verbo, quest’ultimo appare nella forma lunga.
Es: sa mang ki mon ti donnen
Questo mango pr.rel 1sg pst dare È il mango che io detti a lui/lei
Con i verbi ditransitivi il creolo delle Seychelles presenta una costruzione con doppio oggetto Es: Lea ti donn Gabriel en mang
Lea pst dare Gabriel un mango
Lea ha dato a Gabriel un mangosi noti la differenza con il francese Lea a donné une mangue à Gabriel.
I verbi esperienziali spesso presentano un modello transitivo e si differenziano dal francese che, al contrario, usa un oggetto intransitivo.
Es: mon per li
1sg avere paura 3sg oggetto
Ho paura di lui/lei Francese; j’ai peur de lui
Mon kotan li 1sg amare 3ogg Io lo amo Cf. francese: je suis content(e) de lui/d’elle.
Mon bezwen li 1sg avere bisogno 3ogg Io ho bisogno di lui/lei Cf. francese: j’ai besoin de lui
Esiste il marcatore verbale espletivo i alla 3sg e 3pl che occupa la posizione a destra del predicato finito se nessuna particella TMA è presente.
Esempi:
- Pyer i manz mang Pyer mangia un mango/manghi - Pyer pa manz mang Pyer non mangia un mango/manghi - Pyer ti manz mang Pyer mangiò un mango/manghi - Pyer pe manz mang Pyer sta mangiando un mango/manghi
Forma Passiva
Esistono diverse costruzioni che svolgono la funzione del passivo. Nella lingua parlata la costruzione più diffusa consiste nella soppressione del soggetto.
Es: Ti vann lakaz
pst vendere casa Loro vendono case/ le case erano vendute
In altre costruzioni l’oggetto si sposta in posizione di soggetto e il verbo compare nella forma lunga.
Es: lasyet i lave
Piatti è lavare I piatti sono lavati
Nella lingua parlata formale viene impiegata una forma passiva con l’ausiliare ganny (> francese gagner) seguito dal verbo alla forma lunga.
Es: Bidzet 2005 ti ganny approve menm zour
Budget 2005 pst ausiliare pass. approvare stesso giorno Il budget per il 2005 è stato approvato lo stesso giorno
Voce riflessiva
Può essere espressa in costruzioni diverse:
a. non viene espressa nei cosiddetti grooming verbs es: i lave
lui/lei lava
b. pronome oggetto clitico es: i get li dan laglas
lui guarda si nello specchio
c. uso di lekor (> francese le corps) es: i deteste son lekor
lui odia sé stesso
d. uso di limenm (> francese lui-meme) pronome + aggettivo indefinito es: i vwar limenm dan laglas
lui guarda sé stesso nello specchio
e. uso di kanmarad (>francese camerade) es: nou pa zwenn kanmarad
1pl neg. incontrare l’un l’altro
Diatesi causativa
Viene espressa con il verbo fer
Es: Winslow ti fer zanfant manze
Winslow pst fare bambini mangiare Winslow ha fatto mangiare i bambini
L’oggetto che subisce l’azione viene collocato tra il verbo fer e il verbo principale.
8. Interrogative e costruzioni focali
Nelle frasi interrogative introdotte da un pronome interrogativo, quest’ultimo è di norma in posizione iniziale.
Es: Lekel (ki) ou ti vwar?
Chi 2sg pst vedere
Chi hai visto?
Kan ou pou vini? Quando 2sg fut venire Quando verrai?
Tuttavia il pronome interrogativo può anche rimanere in situ (come ad e. lekel e avek kwa)
Es: ou ti vwar lekel?
2sg pst vedere chi
Domande polari
Vengono di norma marcate da un innalzamento dell’intonazione, ma possono essere introdotte dalla particella eski in molte varietà francesi del creolo delle Seychelles.
9. Frasi complesse
Le congiunzioni paratattiche sono molto rare nella lingua parlata. La costruzione della frase avviene generalmente tramite giustapposizione Esiste una tipologia particolare di giustapposizione chiamata intonazione integrativa.
Es : ou grat li ou tir li tou ou zet li ater
2sg grattare 3sg tu tirare 3sg tutti 2sg attraverso 3sg sul pavimento
Tu lo gratti, tu lo tiri, tu lo lanci sul pavimento
Questo tipo di intonazione viene usata in frasi che hanno in comune lo stesso soggetto, le stesse particelle TMA e ????? Le congiunzioni coordinanti vengono utilizzate prevalentemente nella lingua scritta.
Le proposizioni avverbiali sono introdotte da avan (prima), akoz (perché), kan (quando), si (se), pangar (per paura che). Esiste una costruzione concessiva che prevedere l’utilizzo della preposizione dan (in) seguita da una locuzione verbale nominalizzata (?).
Es: dan tou son fatige, i ti bezwen ed pov balen
In tutta sua fatica, lui pass dovere aiutare povera balena
Anche se egli era stanco, ha dovuto aiutare la povera balena
Frasi relative Seguono il sintagma nominale di riferimento. Ci sono diverse costruzioni. L’elemento ripreso dal pronome relativo riveste la funzione sintattica di complemento oggetto ed è introdotto da ki. Allo stesso tempo l’oggetto viene ripreso dal pronome di ripresa sa.
Es: sa gro delwil nwanr ki korvet i servi sa
dim grande olio nero pr. Rel corvette PM usare pr. Ripresa questo olio nero pesante che la corvette usa
un altro modo può essere rappresentato dal cosiddetto fenomeno del pied- piping. La preposizione subisce il fenomeno del fronting assieme al pronome relativo ki
Es: sa i kouto ek ki za ti koup pwason
questo PM coltello con pr. Rel. Jacques pst tagliare pesce questo è il coltello con cui Jacques tagliò il pesce
Un ultimo modo consiste nel cosiddetto fenomeno del preposition stranding
Es: sa sizo ki i ti koup papye avek
Questa forbice pr. Rel. 3sg pst tagliare carta con Le forbici con cui egli tagliò il pesce
- REDIRECT [[]]
Bibiolgrafia
Susanne Michaelis e Marcel Rosalie, Seychelles Creole
Arends, J. et al. Pidgins and creoles, Amsterdam
Copyviol
modificaSembra un testo ripreso pari pari da una precedente pubblicazione cartacea, con tanto di autori e firma. Pareri? --Gac 18:26, 27 feb 2010 (CET)
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