Discussione:Lucio Anneo Seneca

Ultimo commento: 16 anni fa, lasciato da Gydos in merito all'argomento Copiatura
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Antica Roma
Letteratura
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Lucio Anneo Seneca
Argomento di scuola secondaria di II grado
Materiafilosofia
Dettagli
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

Ho inserito il testo che Utinam ha messo in Letteratura latina, sul quale sto lavorando. Ha un impostazione forse più letteraria che filosofica, ma comunque mi sembra utilizzabile. Poi vedete voi come modificarlo, visto che io non mi sono mai occupato del progetto filosofia.

Snowdog 10:12, Apr 12, 2004 (UTC)

Ok, Snowdog. Ottimo lavoro. Giomol 20:44, Apr 12, 2004 (UTC)

Stralcio modifica

Inserisco qui il materiale di un articolo destinato alla cancellazione che però contiene materiale pertinente a Seneca --εΔω 23:07, ott 31, 2005 (CET)

La vita

  • nasce nel 5-4 a.C. (o 1 a.C.) a Cordova
  • va a Roma studia retorica
  • Sozione lo introduce alla filosofia
  • segue Papirio Fabiano e Attalo di Pergamo, stoici
  • 19 d.C. Tiberio emana un provvedimento contro culti “giudaici” ed “egiziani”, Seneca(che è anche malato) deve fuggire, va in Egitto
  • ritorna a Roma negli ultimi anni di Tiberio, compie il cursus honorum (diventa senatore) e la carriera forense
  • sotto Caligola tiene un discorso troppo libero(o tropo bello) e rischia la condanna a morte ma un’amante dell’imperatore lo convince a non condannarlo ma S. deve sospendere la attività oratoria
  • sotto Claudio è accusato di adulterio con Giulia Livilla(sorella di Caligola, figlia di Germanico), condannato a morte, la sua pena è convertita in esilio in Corsica
  • Agrippina minore, moglie di Claudio lo fa tornare per averlo come precettore per il figlio Domizio(Nerone)
  • Dopo molti anni al servizio di Nerone Seneca, gli chiede di potersi congedare, pur ricevendo un rifiuto abbandonerà la corte
  • Poiché sospettato di essere partecipe della congiura dei Pisoni,Seneca è condannato al suicidio
  • Muore tagliandosi le vene e bevendo cicuta nel 65d.C

Dialoghi modifica

  • si ricollega

- a Platone, ma pochi sono dialoghi la maggior parte sono discorsi -alla diatriba (ne sono un esempio anche le lettere di S. Paolo),apostrofi ai destinatari, proverbi e metafore ma la rende raffinata

  • rivolto alla prassi (fa morale) ma si rivolge al individuo, non al civis
  • prende origine dallo stoicismo

- riflessione morale - inclinazione per la natura - dio come ordinatore del mondo - rapporto principe-sudditi - 2 principi fondamentali: natura e ragione

  • tuttavia manca di una organizzazione solida, prendendo inoltre anche da altre scuole di pensiero (antidogmatismo)à la sapienza è in rebus non in verbis
  • formano un ritratto del sapiens

- colui che è interiormente libero - sa dominare le passioni(atarassia) - è un punto di riferimento per la vita associata (۰ invita a vedere gli schiavi come esseri umani ۰ regola i rapporti umani, ۰ sorvegli il sovrano)

le tre Consolationes

  • ad Marciam figlia di un antitiberiano che aveva perduto un figlio
  • ad Elviam matrem afflitta per l’esilio del figlio
  • ad Polybium per la morte del fratello - scritta apparentemente dall'esilio in Corsica per ingraziarsi il destinatario, potente liberto di Tiberio; egli avrebbe infatti potuto richiamare Seneca a Roma
  • genere già sviluppato dalla filosofia
  • schema compositivo: ۰ esordi ۰ parte argomentativa (precetti e esempi alternati) ۰ epilogo
  • ineluttabilità del dolore e della morte
  • inconsistenza ragioni del soffrire
  • sterilità di un dolore troppo a lungo protratto

de ira

  • argomento già affrontato da Cicerone, Plutarco, Platone e Aristotele e molti altri autori classici
  • l'ira è la più rovinosa passione umana
  • l’iracondo può danneggiare se stesso e gli altri
  • anche nelle sue manifestazioni più lievi non è conforme alla natura umana
  • ampio spazio alla parte terapeutica

trilogia a Sereno

De tranquillitate animi

  • per raggiungere il distacco dai dolori (atarassia) punta alla tranquillità dell’animo(euthymia), che si raggiunge conoscendo se stessi e sapendosi dominare
  • l’inizio è veramente un dialogo
  • il saggio sa come alternare il periodo di otium a quello di attività
  • ampia galleria di tipi umani trattati

de constantia sapientis

  • il saggio non sente gli effetti delle ingiurie: è invulnerabile - simile ad un mare, le cui acque, per quanti fiumi si riversino in esso, non cambiano mai salinità
  • il soffrire ingiustizia giova al sapiente

de otio

  • il saggio è utile agli altri sia nella vita contemplativa sia in quella attiva
  • la natura ha fatto l’uomo tanto per agire quanto per l’otium
  • la scelta dell’otium non è l’unica possibile, ma nella situazione presente è però l’unica disponibile per giovare a se ed agli altri


de providentia

  • risponde alla domanda del senso della
  • le sofferenze sono delle prove
  • la virtù senza contrasti infiacchisce

ad Paulinum, de brevitate vitae

  • Seneca lo scrive dopo essere tornato a Roma dalla Corsica; è influenzato e colpito dall’attivismo e dalla lamentata brevità della vita dei romani
  • visione soggettiva del tempo (come poi S. Agostino)
  • tentativo di correggere gli “occupati”
  • l’unico tempo ben impiegato è quello speso per la filosofia
  • il saggio si preoccupa solo del tempo presente, sapendo che se ha ben vissuto il passato è ricordato con piacere e rifiuta il futuro poiché gli uomini non possono controllare la vita
  • il saggio vive ogni giorno come se fosse l’ultimo
  • tempo visto come fiume, il saggio si ritira dalle onde nel porto sicuro della filosofia
  • tempo paragonato ad un punto in quanto istantaneo per chi lo vive
  • influenze di Panezio(per lui la felicità è la virtù)
  • agli antipodi degli insegnamenti edonistici di Aristippo

Opere politiche e sociali modifica

de clementia

  • opera più politica di Seneca, esaltazione di Nerone
  • ispirato delle Leggi di Platone, aveva immaginato un signore(tyrannos) aiutato da un legislatore filosofo
  • il principato saprà governare bene , avendo un buon esempi(Augusto) e uno cattivo da evitare (Claudio)
  • Nerone deve incarnare l’ideale del sovrane ideale, esecutore del progetto razionale della divinità per il mondo
  • Buono e solidale con le necessità del popolo , deve intervenire per preservare l’armonia dello stato
  • Il suo autocontrollo è quello della clemenza

de beneficiis

  • l’opera più sistematica di Seneca
  • la beneficenza va fatta sia in pubblico che in privato ma sempre lietamente, senza esibizione
  • il beneficio va impartito per se stesso non per la sua sperata utilità
  • indirizzato alle classi alte l’opera sottolinea il valore sociale della beneficenzaà appiana gli squilibri sociali
  • rivalutata anche la dignità degli schiavi che possono fare beneficenza ai loro padroni
  • per Seneca prova un sentimento di simpatia per tutti gli uomini poiché partecipi del logos divino
  • la sola vera schiavitù per Seneca è quella interiore
  • Seneca rimane convinto però che solo pochi possono seguire i precetti dell’etica stoica

l’Apokolokyntosis

  • zucchificazione, parodia dell’apotheosis, deificazioneà narra le vicende dell’imperatore post mortem
  • si ricollega alla tradizione della satira latina
  • misto di prosa e versi

Naturale Quaestiones

  • Segue i quattro elementi della fisica classica

- libri I e II fuoco - libri III e prima parte del IV l’acqua - seconda parte libro IV e V l’aria - libro VI la terra - libro VII le comete

  • interesse argomento in Seneca fin da giovaneà forse per la sua permanenza in Egitto
  • osservando la natura il saggio si distacca dalla folla
  • scala gerarchica dell’essere

- dio ratio trascendente , puramente intellettuale - mondo sensibile e natura - l’anarchia del mondo degli uomini

  • nel proemio elogio della conoscenza pura, ispirato su toni platonici

Epistulae morales ad Lucium

  • Scelta di includere l’insegnamento entro una raccolta di lettere,approccio esistenziale non dottrinale
  • Epistola filosofica, novità per il mondo latino, ma si ispira ad Epicuro
  • Il dialogo coinvolge anche chi scrive, l’autore arriva all’autoanalisi
  • L’interlocutore è Lucino, ma rappresenta tutti gli uomini
  • Motivi frequenti

- Ricerca della felicità attraverso il processo della sapienza - Esortazione all’ozium e alla libertà interiore - Corretta considerazione del tempo - Imperturbabilità di fronte alle disgrazie - Meditazione quotidiana sulla morte

  • Solo la pratica quotidiana della filosofia può portare il dominio di se
  • Seneca incarna gli ideali del medico dell’anima e del direttore di coscienza
  • Graduale cammino verso la sapienza

1. Prime lettere presentano gli insegnamenti di tante scuole, offrendo spesso sententia(per la maggior parte di Epicuro)

2. Cerca poi di arricchi il patrimonio spirituale dell’allievo , senza sententia (lo stoicismo non esige fede nell’autorità)

3. Il tono si eleva a teoretico

4. Nelle ultime lettere cerca di rivisitare sistematicamente tutta la filosofia dei Dialoghi

Copiatura modifica

Salve a tutti, mi sono accorto leggendo il testo (mi serve perché sto facendo una tesina di maturità proprio su Seneca), che nel paragrafo relativo alle "Epistulae morales ad Lucilium" una parte è stata copiata senza citare nè la fonte, nè il fatto che sia stata copiata - inoltre sono state cambiate alcune parole -; infatti nel mio libro di testo di latino è riportata la citazione integrale. La riscrivo: "In realtà l'etica senecana resta profondamente aristocratica, e il sapiens stoico che esprime la sua simpatia per gli schiavi maltrattati manifesta apertamente anche il suo irrevocabile disprezzo per le masse popolari abbrutite dagli spettacoli del circo" (G.B. Conte, Letteratura latina, Firenze, Le Monnier, 1977, pag. 317) Tratto dal mio libro di testo "Millennium: Letteratura, antologia, autori latini - Percorsi, 3, Dall'età di Tiberio alla letteratura cristiana, SEI editrice, 2004. Non sono molto pratico ancora di Wikipedia, ma se qualcuno mi dice cosa si possa fare, io potrei farlo! Gydos 12:41, 18 giu 2007 (CEST)Rispondi

Nuovo inserimento modifica

Ho aggiunto un link ai testi della biblioteca Intratext ad accesso gratuito. Kikadue

Spiegazione rollback intervento anonimo modifica

Caro anonimo,

Se, come tu dici "non si trovano tracce di dette opere" [10:46, 13 nov 2006 193.205.105.8], sarebbe meglio che tu indicassi più chiaramente a cosa ti riferisci, che argomenti e fonti porti a sostegno della tua tesi e che, invece di (o perlomeno prima di) cancellare porzioni della voce, aggiungi le tue informazioni a quelle già esistenti. Può darsi che "dette opere" di Seneca non ci siano pervenute, ma che ne conosciamo l'esistenza o i contenuti attraverso altre fonti. Cortesemente, Cat 10:52, 13 nov 2006 (CET)Rispondi

De brevitate vitae modifica

E'un opera dedicata a Paolino(padre forse della seconda moglie di S.)stilata circa tra il 49-55,esorta a non sprecare tempo della propria vita per dedicarsi alla politica e alla mondanità invece di dedicarsi al perfezionamento del proprio carattere e agli studi

sezione sulle tragedie modifica

ho appena eliminato dalla sezione sulle tragedie nella voce su Lucio Anneo Seneca (il giovane) un capoverso, chiaramente divagatorio e irrilevante, relativo al concetto di tragedia. Anche così, però, la sezione resta carente perché priva di un ordine logico coerente: gli ultimi capoversi contengono una discussione critica dell'opera tragica di Seneca, a prima vista di buon livello (da "Alle diverse vicende tragiche fa da sfondo una realtà dai toni cupi e atroci" sino a "Nelle tragedie senecane dominano insomma incontrastate l'irrazionale e il Male"); questa parte è però interrotta da una interpolazione relativa al rapporto con i modelli greci ("Di quasi tutte le tragedie senecane, restano i modelli greci, nei confronti dei quali Seneca ha una grande autonomia che però presuppone un rapporto continuo col modello, sul quale l'autore opera interventi di contaminazione, di ristrutturazione, di razionalizzazione nell'impianto drammatico") che andrebbe, io credo, spostata o eliminata. Evito questo intervento perché forse merita una discussione --Gitz6666 (msg) 11:47, 19 apr 2018 (CEST)

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