Discussione:Matilde Serao

Ultimo commento: 9 mesi fa, lasciato da 93.62.146.126 in merito all'argomento Fa un po' ridere però è da riportare
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Il primo inserimento - vedi - indica che è stato tratto da una tesi di laurea. Scusate l'amnesia: cosa la consideriamo? Una donazione? Vedo che qui in discussione non vi è alcuna traccia di ciò, tuttavia. È valida lo stesso? --Twice25 (disc.) 17:26, 24 feb 2006 (CET)Rispondi

Studiosi di letteratura all'opera (?) modifica

La voce sembra provenire dalla tesi di laurea di Anna Laudati (che è anche l'autrice). Non essendo scritta in funzione di wikipedia, ha un taglio di altro tipo: puramente biografico. Manca di un elenco delle opere, delle necessarie considerazioni sulla personalità della scrittrice, di una bibliografia. È solo una biografia. Personalmente sono contrario a questo genere di trasferimenti, da articoli, tesi, saggi ecc... anche dopo elaborazione. Ma a questo punto la palla passa agli studiosi di letteratura, se hanno voglia di renderla una voce enciclopedica.... Al Pereira 15:03, 1 mar 2006 (CET)Rispondi

Nel testo si fa riferimento al quotidiano Il Giorno, fondato a Napoli dalla Serao, ma il link porta al quotidiano Il Giorno di Milano, fondato molti anni dopo

Sottotitolo modifica

Ci sono errori grammaticali nel sottotitolo, impossibili da correggere. Chi li corregge? Tom

Il giorno modifica

Il link porta ad una testata molto più recente, si fa riferimento sia al Giorno che a Il Giornale, qual'è quello corretto?? Clover (msg) 18:52, 23 giu 2008 (CEST)Rispondi

Citazione modifica

Un anonimo ritiene importante il fatto che Matilde Serao sia citata in un'opera intitolata Le Autrici della Letteratura Italiana. Prudentemente riporto qui la citazione e apro una discussione: è appropriato inserirla nella voce? Sentruper (msg) 20:54, 12 ago 2012 (CEST)Rispondi

«Matilde Serao (1856-1927) è scrittrice fondamentale nella storia della letteratura italiana d'Otto/Novecento; è quindi censita in Le Autrici della Letteratura Italiana [1]»

Nell'inserto non c'è scritto questo; l'inserto dà l'informazione su come avere una bibliografia delle opere di Matilde Serao e una bibliografia della critica. Il rimando rinvia ad un sito universitario, ad un lavoro quindi del servizio pubblico, i cui risultati di ricerca sono istituzionalmente a disposizione di tutti i cittadini, che ne sono i committenti. Difficile sostenere che nel redigere la voce su uno scrittore/scrittrice è meglio non sapere quali opere ha scritto e qual è la storia della critica che la riguarda.

Si tratta di un lavoro che certamente non si può saccheggiare mediante un copia-incolla; informare gli utenti di wikipedia - anche gli utenti non professionali, quindi; i professionisti ovviamente lo conoscono molto bene - dell'esistenza del sito sì che si può, anzi, mi pare doveroso. Personalmente mi appare incomprensibile che lei sia intervenuto tante volte a privare i lettori di questa informazione. 16:55, 14 agosto 2012

Mi ha convinto. Ho pubblicato il link nella sezione Collegamenti_esterni.--Sentruper (msg) 09:19, 20 ago 2012 (CEST)Rispondi
Io invece ritengo che, per la ricchezza di informazioni che mette a disposizione anche dei lettori di wikipedia, la sua collocazione corretta sia in sequenza, paritaria, con il "titolo" che si chiama "Giudizi critici". In tutta franchezza, non vedo alcuna ragione perché mai il lavoro critico degli ultimi quarant'anni - nel quale si trovano molti interventi di autori di grande rilievo in ambito sia nazionale che internazionale - debba mai essere considerato di tipo secondario, o inferiore, rispetto alle annotazioni di Benedetto Croce o Giosue Carducci. Se wikipedia ritiene che la storia della critica letteraria sia una conoscenza con un valore - e questo è evidente in molte voci redatte - perché lei non vuole che tale valore sia dato anche agli ultimi cinquant'anni? 10:26, 20 agosto 2012
Sempre dietro anonimato, eh? Ho inserito la citazione nel paragrafo "Giudizi critici". --Sentruper (msg) 09:11, 27 ago 2012 (CEST)Rispondi
Per me la questione si chiude qui, non c'è senso in questa diatriba. Però un'ultima cosa mi pare opportuno dirla. Lei è intervenuto due volte ad affermare che «wikipedia si basa sul consenso». Io non sono affatto d'accordo con la marginalizzazione delle scrittrici che lei sostiene, eppure la sua volontà l'ha postata lo stesso, è intervenuto per ben sei volte pur di distruggere l'affermazione dell'importanza dell'opera delle scrittrici nella civiltà letteraria italiana dell'Otto-Novecento. Questa voce è composta da oltre un centinaio di righe; le era stato chiesto di accettarne due - due! - valutate secondo il giudizio critico di un altro contributore; due, a fronte delle più di cento scelte secondo i criteri suoi, e non due righe di modifica dei significati, due righe esplicitamente informative: «neutre», come dice wikipedia. La quale, alla voce "consenso", parla appunto di un'interazione tra le valutazioni dei contributori, non di un monologo. Faccia come crede, mi pare del tutto evidente che lei proprio non è interessato al mio contributo. 10:19, 27 agosto 2012
Continuerò a tenere monitorata la voce.--Sentruper (msg) 09:04, 4 set 2012 (CEST)Rispondi
Allora direi che è certamente bene che la responsabilità del livello a cui la voce è lei se la prenda da solo. Magari potrebbe cominciare scrivendo la storia letteraria di Matilde Serao, dato che è questo che ne fa un soggetto di enciclopedia, non le sue vicende affettive. È veramente grave che di una scrittrice fondamentale della letteratura italiana dell'Otto/Novecento si riesca a raccontare una sequenza di vicende personali, che non si vede proprio perché debbano essere sfruculiate in questo modo, e l'opera letteraria sia così sostanzialmente ignorata. Desidera essere l'unico che si occupa della voce? Va bene, lavori. 19:26, 4 settembre.

Oscar Wilde modifica

Leggo quanto segue:

«Ricordata anche per il suo squallido e inaspettato atteggiamento ostile verso Oscar Wilde. Giunto a Napoli con il suo compagno Alfred Douglas, dopo due anni di lavori forzati, Wilde era in cerca di un paese che potesse accoglierlo degnamente ma ritrovò in Matilde Serao gli stessi epiteti di condanna che lo avevano spinto a fuggire dalla Londra Vittoriana

Quindi non conobbe direttamente Oscar Wilde. In quale occasione proferì queste parole? Manca la fonte. --Sentruper (msg) 16:45, 11 lug 2017 (CEST)Rispondi

La Serao, che firma su "Il Mattino" una rubrica con lo pseudonimo di Gibus, stigmatizza in maniera sgradevolmente violenta e senza appello la notizia dell'arrivo in Italia di Oscar Wilde in compagnia di Alfred Douglas:

"Qualcuno ha annunziato che in Napoli si trovi Oscar Wilde, il "decadente" inglese che diede così larga copia di argomenti ai cronisti alcuni anni or sono a proposito di un processo ripugnante. Questo annuncio ha messo molte persone, tra le quali l'umile sottoscritto, in una certa trepidazione confinante col panico. [...] Vi ricordate il putiferio che si fece, lungamente, assordantemente intorno a questo nome resosi celebre nel mondo assai per gli immondi errori di chi lo porta che per le opere, pregevolissime per forma eletta, del suo ingegno acuto e scintillante? [...] Poi, finalmente, le trombe della trista fama immodestamente acquistatasi da colui che era stato ad un pelo per diventar poeta laureato della corte inglese si tacquero, per stanchezza o per tardiva pietà per le orecchie del prossimo e Oscar Wilde fu lasciato alla sua sciagura, ai suoi pentimenti, alle sue pene. [...] Stia o non stia a Napoli, l'esteta raffinato - raffinato a suo modo, s'intende! - io protesto in nome della gente per bene, in nome della gente che vuol vivere tranquilla, in nome della pace del Wilde stesso (il quale ha diritto di chiedere mercé e discrezione, dappoiché anche ai grandi colpevoli è consentito questo diritto) perché non ci si infligga più una cronaca wildistica!" (M.Serao, C'è o non c'è, in "Il Mattino", 7 ottobre 1897

Quanto al suo "complice", "quel giovane Lord Douglas che porta così poco decorosamente il nome di una delle maggiori famiglie storiche della Gran Bretagna [...] il Signore gli usi misericordia". Ivi

@Sentruper 151.37.73.46 (msg) 02:26, 17 set 2022 (CEST)Rispondi

Aggiunte modifica

  Voce creata o ampliata durante l'editathon permanente online 1day1woman organizzato a partire da agosto 2017  


Incongruenza modifica

C'e' una palese incongruenza... Nell'incipit si legge " Negli anni '20 fu candidata sei volte, senza mai ottenerlo, al Premio Nobel per la Letteratura. Morì suicida nel 1927."

E poi alla voce Ultimi anni e morte: "Matilde morì alla sua scrivania, a Napoli, nel 1927: fu colpita da un infarto mentre era intenta a scrivere."

Fa un po' ridere però è da riportare modifica

I suoi figli furono pionieri del calcio napoletano, Antonio, Paolo e Carlo fondarono il Football Club Partenopeo mentre Michele è stato tra i primi giocatori di quello che successivamente è diventato il Napoli, mentre Antonio corse il giro del Mondo del 1908; nei suoi Mosconi forse c'è la chiave per scoprire molte cose dello sport partenopeo...--93.62.146.126 (msg) 12:48, 18 lug 2023 (CEST)Rispondi

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