Discussione:Piazza delle Cinque Lune


E' un film pieno della forza drammatica degli eventi che narra mischiandoli all’invenzione cinematografica. Ha un ritmo incessante che inizia con la corsa del palio ... la piazza ...la musica. Ritmo che mantiene per tutto il film che passa dalla drammaticità storica alla trama che si tinge di giallo e che sembra il pulsare di un cuore. Uno dei suoi pregi sta proprio nelle tinte del giallo atte ad incuriosire sulla storia e gli eventi di quei giorni, a leggere, ad informarsi al di fuori della trama un romanzata del film. Sono lo spunto, il pungolo e per chi era nato in allora e per chi non lo era ancora per documentarsi meglio e scernere tra trama filmica e storia. Spunto per conoscere questa vicenda tragica che ha segnato tutta un'epoca della nostra storia recente e che ancora oggi conserva tanti misteri irrisolti.

Originale è l'ambientazione di Siena, scegliendo non la solita città, scenario di tanti film (Roma o Milano) ma la bellissima Siena e la campagna circostante che fanno da ambientazione ai fatti.

Incisiva l'immagine del giudice a Versailles quando incontra l'Entità vicino alla statua del Titano Morente, che viene un po' a significare il suo destino di uomo sul cammino della ricerca della verità. Quella ricerca della verità che è motore di tutto il film dall’iniziale citazione di Moro al discorso del giudice prima del suo pensionamento. C'è inoltre da dire che una scena simile fu girata in JFK: lì era Donald Sutherland a spiegare a Kevin Costner come la classe burocratica americana muoveva lo scacchiere internazionale, una verità alla base sia del film di Oliver Stone sia di quello di Renzo Martinelli, che tendono nelle due opere a denunciarla in quanto contrastante la democrazia.

La scena dell'aereo ricorda invece un Alfred Hitchcock d'annata (Intrigo internazionale). Ancor più significativa e d'effetto è la scena di Siena vista progressivamente dall'alto, in cui il giudice Rosario salendo le scale con Branco e Fernarda mostra loro come la visione degli eventi e dei fatti cambi a seconda della visuale che si ha. Più la si ampia, maggiore comprensione si ha degli eventi e più vicina la verità. La visione d'insieme come nell'interpretazione dei fatti e degli avvenimenti.

Bravi tutti gli attori da Stefania Rocca a Giancarlo Giannini a Donald Sutherland.

Molto toccante la canzone - ballata del nipote di Moro, Luca, in allora bambino "Maledetti Voi signori del potere", un urlo di dolore e rabbia che chiude e fa da colonna sonora di coda del film.


Ho spostato qui il testo da sistemare e controllare che non era stato ancora toccato da molto tempo. Se qualcuno vuole sistemarlo ed estrarne il salvabile per reinserirlo può tranquillamente fare. shaka (you talkin' to me?) 08:42, Apr 8, 2005 (UTC)

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