Discussione:Terremoto del Val di Noto del 1693

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aggiungo mappa modifica

aggiungo mappa territoriale della distruzione sismica--Anthos 19:07, 11 feb 2007 (CET)Rispondi

didascalia foto cattedrale modifica

Ho modificato la didascalia, così mi sembra più corretto.--LuckyLisp 23:45, 15 giu 2007 (CEST) ps. grazie Anthos,,,Rispondi

Eliminazione citazione necessaria modifica

Nonostante sia corretto dire che non esisteva la scala Richter i maggiori studiosi del settore hanno calcolato sulla base della vasta documentazione esistente per interpolazione di dati e valutazione crociata dei rapporti del tempo che la magnitudo sia da valutare tra 7.0 e 7.5 Richter.

La seguente tabella è copiata dal documento IL TERREMOTO DEL 9 GENNAIO 1693 a cura di M. Stucchi,P. Albini, A. Moroni, I. Leschiutta, C. Mirto e G. Morelli.

  • 7.5 Postpischl (1985) dalla relazione Mk = 0.51 Io + log h + 0.35 (Karnik, 1969,

con Io = 11 e h = 36 km)

  • 7.0 ± 0.3 Westaway (1992) dalla relazione M (n) = 2log (r ) + 0.51n - 0.54, usando i

R 10 n dati di intensità di Barbano e Cosentino (1981)

  • 7.5 ± s Boschi et al. (1995) Mm calibrata a Ms, ottenuta a partire dai dati di intensità di

s Boschi et al. (1995) e con il metodo proposto da Gasperini e( > 0.3)Ferrari (1995)

  • 7.0 Camassi e Stucchi (1997) Mm calibrata a Ms, ottenuta a partire dai dati di intensità di

Barbano (1985) utilizzando la relazione tabellare di Rebez e Stucchi (1996)

  • 7.4 ± 0.1 Boschi et al. (1997) Mm calibrata a Ms, ottenuta a partire dai dati di intensità di

Boschi et al. (1995) e con il metodo proposto da Gasperini e Ferrari (1997)

  • 7.4 ± 0.1 GdL CPTI (1999) media pesata dei valori Me = 7.46 e Mm = 7.1, ottenuti

rispettivamente con il metodo di Gasperini e Ferrari (1997) e dalla nuova versione della relazione tabellare di Rebez e Stucchi (1996), ricavata dai dati di supporto al catalogo CPTI. Sia Me che Mm sono determinati a partire dai dati di intensità di Boschi et al. (1995) --Anthos 16:48, 30 gen 2008 (CET)Rispondi

  • Ho modificato qualche parte e inserite note. Eliminata [[Caltagirone tra le città maggiormente colpite perchè non veritiero: i morti a Caltagirone furono circa 1000 su una popolazione di 12.339--Anthos 20:19, 31 gen 2008 (CET)Rispondi

Il piu' grande - il piu' lungo, etc modifica

Ho modificato l' indicazione del terremoto da come il piu grande a uno dei maggiori per tre motivi:

  1. Intanto sarebbe da chiarire cosa si intende per storia sismica della penisola, se ci limitiamo come storia ai 2000-3000 anni in cui possiamo cercare qualche dato storico (in senso classico letterario-archeologico) l' affermazione scientificamente non vale una cicca frusta: si tratta di un istante rispetto al tempo geologico di formazione del sistema ibleo (per non parlare di quello necessario per formare la nostra penisola)
  2. Si fa riferimento ad un testo del 1993, precedente allo studio del 2000 che piu' correttamente e scientificamente limita le proprie conclusioni nell' ambito di quella regione sismica. Inoltre lo studio del 2000 ha decisamente una maggior impronta di ricerca scientifica e non di articolo divulgativo che deve soddisfare anche gli ormai noti criteri di scienza spettacolo.
  3. Si potrebbe parlare del maggiore terremoto avvenuto nella penisola italiana (isole comprese) solo a seguito di un lavoro complessivo e coerente di analisi di tutti sismi avvenuti sempre in Italia & isole. Lavoro che probabilmente non sarà' mai fatto dato l' elevatissimo numero di terremoti da valutare e le forti differenze far le diverse regioni sismologiche italiane (non siamo in California dove tutto e' in funzione di una unica faglia principale)
  4. IMO sarebbe preferibile lasciare al Guinnes dei primati certe affermazioni su presunti record, che non solo sono imprecise e discutibili, (per esempio il terremoto di Messina è valutato anch' esso fra 7.1 e 7.5 della scala Richter, ed il Terremoto del 1857 in Basilicata a suo tempo fu valutato come il terzo storicamente maggiore in europa!) ma distolgono l' attenzione sull' oggetto della voce, rischiando anche di favorire inutili diatribe campaniliste. --Bramfab Discorriamo 12:32, 1 feb 2008 (CET)Rispondi

Facezie e dintorni modifica

Siamo in periodo di ilarità :-D quindi non mi arrabbio per i toni saccenti.(Peraltro..solo un cretino potrebbe vantarsi di avere avuto un terremoto disastroso, per primato di campanile) e credo che tu non pensi questo di me...spero.. Per età e serietà personale non mi interesso di Guinness dei primati, che lascio ai..primati. Ma mi documento e non certo su scoop giornalistici o programmi divulgativi:

  1. Oltre al Prof Mario Cosentino, ben conosciuto ricercatore dell'Istituto di Scienze della Terra dell'Università di Catania (quindi non uno qualsiasi), considerano il terremoto suddetto come quello di maggior magnitudo dall'anno mille ad oggi, nel loro saggio Cataloghi sismici e previsione dei terremoti, i Prof. Francesco Mulargia,Stefano Tinti e Paolo Gasperini (non certo degli sconosciuti): a pag 66, nella mappa d'Italia degli epicentri dei terr.di magnitudo maggiore o uguale a 5.0 indicano l'avampaese ibleo come area del maggior sisma, del periodo citato, stimato in 7.5 Richter.
  1. La paziente consultazione del catalogo degli eventi sismici (varie migliaia) dal 421 a.c. ad oggi (il periodo definito come "epoca storica") dell'INGV (quindi non cicciobello) ti dimostrerà che si tratta di uno degli eventi maggiori di tutto il periodo.
  1. L'affermazione di parte degli studiosi che sia stata la maggiore catastrofe non si basa su campanilismi, come suggerirebbe la tua affermazione, ma sulla valutazione attenta della vasta quantità di documenti e rapporti dell'epoca, molto dettagliati grazie alle direttive ferree di Giuseppe Lanza, Duca di Camastra, il plenipotenziario incaricato della ricostruzione del Val di Noto, che dimostrano l'ampiezza dell'area colpita e la vastità delle distruzioni, non soltanto il mero conteggio dei morti (che sarebbe da solo un dato fuorviante).
  1. Infine, un ripassino non ti farebbe male: La California non ha semplicemente da studiare, come affermi,la Faglia di St Andreas (non siamo in California dove tutto è in funzione di una unica faglia principale), ma complicano la vita agli studiosi californiani la trasversale Faglia di Garlock che si innesta ortogonalmente alla faglia della Death Valley ,la quale a sua volta si innesta diagonalmente alla faglia di Furnace Creek. Non basta, perchè parallele alla st.Andreas, vi sono presso San Diego le faglie minori di Elsinore e San Jacinto; mentre a nord, nei pressi di San Francisco, premono sulla St.Andreas le faglie di Hayward e Calaveras. Non così semplice come dicevi.--Anthos 19:16, 1 feb 2008 (CET)Rispondi
  • Se son sembrato saccente mi scuso, ma dopo aver visto reiterare la solita affermazione sul terremoto piu grande avevo voluto velocemente elencare alcune considerazioni, per niente toccate dalle obiezioni fatte a seguito:
  1. Nessuno discute sulla professionalità' degli studiosi, osservo che i valori massimi stimati della Richter per quella zona variano far 7 e 7.5 a seconda delle pubblicazioni citate da Stucchi ed alii, e riportate sopra. Una stima piu' precisa non sarà fattibile, sul singolo terremoto neppure fra cent' anni, essendo sempre questa basata su correlazioni empiriche/statistiche fra dati qualitativi e basati su fonti storiche (quindi non migliorabili nel tempo) con un valore quantitativo. E le medesime correlazioni statistiche hanno maggior attendibilità' se applicare nella medesima area in cui sono state studiate. Che l ' avampaese ibleo sia una delle aree a maggior rischio di forti terremoti e' un dato assodato, ma non ha senso affermare di conseguenza che quello specifico terremoto si astato il piu' forte in assoluto.
  1. Il catalogo degli eventi sismici andando dal 421 a.c. ad oggi copre poco meno di 3500 anni. E vorrei aver tempo per valutare quanto possano essere approfonditi, sicuri e statisticamente validi i dati per i primi 2000 anni, per poter essere convertiti, in scala richter con la precisione di un decimale di magnitudo.! Ed in ogni caso che siano 3500 0 1500 cambia un bel niente rispetto alla scala temporale dei fenomeni geodinamici. Aggiungo, basandomi su quanto hai scritto sopra che Cosentino affermerebbe che si tratta del maggiore terremoto dall' anno mille ad oggi, ovvero inserisce un bel parametro limitativo temporale, ed immagino che inserisca la precisazione proprio basandosi sulle mie stesse considerazioni sulle fonti.
  1. Lo stesso discorso vale per le fonti storiche, basate su rapporti accurati del tempo vale anche per altri sismi, come Terremoto del 1857 in Basilicata. Sono tutti ottimi dati per valutare l'area, fare le microzonazioni, etc, etc. Non certo per paragoni fra aree diverse geologicamente.
  1. E qui' si arriva al dunque e ai ripassi: sbrigativamente (e qui' ho sbagliato per la fretta) si parla di "faglia di Sant' Andrea" per intendere tutto il sistema di faglie associate, che sono la risposta ad una situazione geodinamica unica: un margine trasforme (che viene fatto coincidere superficialmente con la faglia di Sant' Andrea) tra la placca nord americana e quella pacifica. Che poi il campo degli stress generi non una singola faglia, ma ne induca molteplici, anche intersecantisi fra di loro e' naturale. Anche i diversi terremoti iblei non dipendono tutti dalla stessa singola faglia. Il punto e' un altro: per la sua complessità la situazione geodinamica italiana e' tale che il modello sismologico ibleo non puo' essere applicato in altri settori della penisola.--Bramfab Discorriamo 16:28, 5 feb 2008 (CET)Rispondi

Siamo perfettamente d'accordo...ora modifica

La mia affermazione infatti non voleva stabilire primati, ma solo riferire l'impressione di uno studioso serio. E' del tutto evidente che non si può quantificare se non sulla base di valutazioni empiriche, d'altronde anche l'ultimo spaventoso Tsunami asiatiche è seguito ad un terremoto profondo che fin'ora è oggetto di studio e valutazione dato che sembrerebbe aver superato anche i parametri della Richter, (sembrerebbe dico.. per favore...Bramfab). Amici ancora?.

Certo che siamo sempre amici, ci mancherebbe altro! Lasciami solo aggiungere che il grado Richter (impropriamente si continua ad usare il termine scala, usato correttamente per la Mercalli) non ha un limite superiore, essendo in pratica una misurazione di energia sviluppata (o lavoro svolto dalla faglia) rapportata a condizioni standard di riferimento. Teoricamente sono stati calcolati dei limiti fisici superiori basandosi sulle caratteristiche geomeccaniche delle rocce, in soldoni gli sforzi massimi le rocce potrebbero sopportare (e quindi accumulare energia) prima di attivare una faglia. Ma per l' appunto sono valori teorici basati su assunzioni generiche. Questo e' anche uno dei tipici casi in cui si evidenziano i limiti attuali di una certa vulgata scientifica che semplifica troppo e e mescola termini. Si tratta anche di uno dei casi in cui dovrebbe risultare la superiorita' di wikipedia, come strumento didattico libero e di facile accesso per tutti, ma con voci rigorose e comprensibili (almeno in teoria). Ciao --Bramfab Discorriamo 11:37, 7 feb 2008 (CET)Rispondi

Spostamento modifica

Ho redirectato ad un titolo più preciso, casomai si dovessero creare in futuro articoli su altri sismi che investirono il Val di Noto in altradata.--Io' (msg) 16:26, 9 lug 2010 (CEST)Rispondi

Citazione spostata dalla voce modifica

Sposto qui una o piú citazioni che ho rimosso dalla sezione iniziale della voce, in quanto non rispettano Wikipedia:Citazioni. Reinseritele solo dopo aver corretto gli errori (tipicamente, lunghezza e/o numero eccessivi, e/o carenza di fonti). Grazie, Nemo 15:21, 17 dic 2011 (CET)Rispondi

(SCN)

«All'unnici di Jinnaru a vintin'ura / a Jaci senza sonu s'abballava / cui sutta li petri e cui sutta li mura / e cui misericordia chiamava.»

(IT)

«L'undici di gennaio alle ore ventuno ad Acireale senza musica si ballava, chi sotto le pietre e chi sotto le mura e chi invocava la misericordia divina.»

(SCN)

«All’unnici i Jinnaru a vintu’ura / fu pi tuttu lu munnu ‘na ruìna / piccili e ranni sutta li timpuna riciènu - Aiutu! - e nuddu ci ni rava / Si n’era pi Maria, nostra Signura, tutti forrimu muorti all’ura r’ora / all’ura r’ora ciancieriemmu forti se Maria nun facìa li nuostri parti.»

(IT)

«L’undici di gennaio, alle ore ventuno fu per tutto il mondo una rovina: bambini e adulti (sepolti) sotto i massi chiedevano - Aiuto - e nessuno poteva darne. Se non era per Maria, nostra Signora, saremmo tutti morti a quest’ora; a quest’ora piangeremmo forte se Maria non si schierava dalla nostra parte.»

giorni modifica

Sulla base degli studi dell'INGV (Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia) pubblicati nel 2001 nel lavoro Boschi-Guidoboni, gli eventi del 9 e dell'11 appaiono due eventi sismici diversi: del primo si è localizzato l'epicentro presso Sortino, del secondo l'epicentro è al largo di Catania. Inoltre le faglie coinvolte sarebbero diverse. L'assenza di rilievi sismologici moderni coevi agli eventi non aiuta a distinguere con totale sicurezza, ma siamo in grado di stabilire che i due eventi sono più paralleli che un unico evento su due giornate. Non credo sia il caso di scorporare e creare due articoli, ma ho precisato in articolo - sperando di averlo fatto in maniera chiara - che i due eventi sono probabilmente separati. Specifico anche - sempre sui dati dell'INGV - che il sisma del 1169 fu probabilmente ben più dannoso del sisma del 1693, anche se il primo fu di 6.2 Me e il secondo di 7.1 Me (e non 7.4 Me, come riportato, ma bisogna verificare prima le fonti usate prima del mio intervento, se più recenti e aggiornate del Boschi-Guidoboni, quindi ho preferito non cambiare).--79.53.109.42 (msg) 08:11, 13 mar 2013 (CET)Rispondi

Collegamenti esterni modificati modifica

Gentili utenti,

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 13:46, 29 gen 2018 (CET)Rispondi

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